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Quale grazia riceve chi pratica i nove primi venerdì del mese?

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Pixabay.com/Public Domain/ © mleonascimento0

Silvia Lucchetti - Aleteia - pubblicato il 17/06/16

I nove primi venerdì del mese un culto di devozione e riparazione al Sacro Cuore di Gesù

Come nasce la pratica deinove primi venerdì del mese? Come si svolge? Le risposte le abbiamo rintracciate nell’opuscolo “I nove primi venerdì del mese” (editrice Shalom) che illustra la storia del culto al Sacro Cuore di Gesù e guida il lettore nelle tappe e meditazioni che compongono questa devozione.

Il mese di giugno è dedicato al Sacro Cuore di Gesù, immagine di tutta la storia della salvezza ed è più di una devozione: «(…) una vera e propria spiritualità, radicata nella Sacra Scrittura, nella Tradizione, nel Magistero, nella Liturgia, che culmina nella solennità del Sacratissimo Cuore, celebrata il venerdì che segue la seconda domenica di Pentecoste».

L’esperienza di Santa Margherita Maria Alacoque

A Santa Margherita Maria Alacoque, suora visitandina, nel 1673 giorno della festa di san Giovanni Evangelista, mentre pregava davanti l’Eucarestia «le apparve il Signore Gesù e la invitò a riposare a lungo sul suo petto. Quindi, mostrandole per la prima volta il suo adorabile Cuore, le disse: “Questo Cuore brucia di tanto amore per te e per tutti gli uomini che non posso più contenerlo. È necessario perciò che, per mezzo tuo, sia fatto conoscere a tutti, sicché tutti siano ricolmi dei benefici del mio Cuore e siano preservati dagli eterni supplizi”». Poi Gesù le chiese il cuore, lo immerse nella fornace del Suo Cuore divino e glielo restituì infuocato del suo stesso fuoco e per tutta la vita suor Margherita Maria Alacoque arse di quella stessa fiamma. In seguito ricevette molte visioni del Cuore di Gesù, il quale, «le ripeteva in continuazione che, con il culto al Suo Cuore, intendeva rinnovare in questi ultimi secoli la sua Redenzione, a una condizione essenziale: che gli uomini si decidessero ad amarlo». A tutti quelli che avessero risposto al suo amore e al suo desiderio di essere amato, conosciuto e onorato, il Signore avrebbe garantito delle magnifiche promesse, la più straordinaria delle quali denominata Grande Promessa.


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La Grande Promessa

“Io ti prometto, nell’eccesso della Misericordia del mio Cuore, che il mio Amore Onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il Primo Venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro asilo sicuro in quell’ora estrema”.

In spirito di amore e di riparazione

In una delle Sue apparizioni, il Signore, mostrò a santa Margherita Maria Alacoque il Suo Cuore dolendosi delle ingratitudini degli uomini.


Così le chiese, in spirito di amore e riparazione, di ricevere la santa Comunione specialmente nel Primo Venerdì di ogni mese. “Spirito di amore e di riparazione, ecco l’anima di questa Comunione mensile; di amore che cerca di contraccambiare l’ineffabile amore del Cuore divino verso di noi; di riparazione per le freddezze, le ingratitudini, il disprezzo con cui gli uomini ripagano tanto amore”.

Le condizioni per adempiere la pratica dei novi primi venerdì del mese

Il Sacro Cuore di Gesù promette a chi farà bene i primi nove venerdì del mese la grazia di non morire in peccato mortale. «L’unica condizione, perché la pratica sia da considerarsi valida, è quella di ricevere nove sante Comunioni, cioè non sacrileghe, il Primo Venerdì del mese, per nove mesi consecutivi con le intenzioni del Sacro Cuore di Gesù».

Le comunioni non devono essere sacrileghe, ovvero non si può ricevere Gesù in peccato mortale, quindi ci si deve confessare al massimo otto giorni prima del Primo venerdì. Per i peccati veniali non è obbligatoria la confessione «perché il peccato veniale non priva della grazia santificante, dell’amicizia con Dio, della carità, né quindi della beatitudine eterna», però la Chiesa invita i fedeli a riconciliarsi comunque «come esercizio per una piena e più perfetta vita di fede».

Le Comunioni devono essere fatte con le intenzioni del Cuore di Gesù «chi non esprime quest’intenzione non adempie la condizione». Tuttavia se l’intenzione viene espressa almeno il primo venerdì, anche se per dimenticanza omessa nei successivi otto mesi, resterà valida.

Le Comunioni devono essere nove e ricevute all’interno della messa. Solo per i malati e per chi li assiste è possibile ricevere il Sacramento senza parteciparvi.

Le Comunioni devono essere ricevute in mesi consecutivi senza interruzioni. Se per qualunque motivo si saltasse un mese, si deve ricominciare da principio.

Perché il venerdì e non un altro giorno?

«La scelta del venerdì l’ha fatta Gesù stesso: è il giorno in cui si commemorano la passione e morte di Gesù, il giorno della redenzione, centro della storia della salvezza».

L’opuscolo della casa editrice Shalom menziona alcuni esempi di storie legate alla spiritualità dei nove primi venerdì del mese: vi riportiamo quella del veggente Bruno Cornacchiola.

«Cominciamo dalla storia delle apparizioni alle “Tre Fontane” di Roma: la Madonna apparve a Bruno Cornacchiola, blasfemo ed eretico peccatore, il 12 aprile 1947. Mentre stava leggendo la Bibbia per preparare argomenti contro l’Immacolata Concezione, l’uomo vide la Madonna, che iniziò a parlargli con queste parole: “Sono Colei che sono nella Trinità divina. Sono la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti: ora basta! Entra nell’ovile santo, corte celeste in terra. Il giuramento di Dio è e rimane immutabile: i Nove Primi Venerdì al Sacro Cuore di Gesù, che la tua fedele sposa ti fece fare prima di entrare nella via della menzogna (il protestantesimo) ti hanno salvato! Frequentate i Primi Venerdì del mese perché è una promessa di mio Figlio!”».

Atto di riparazione

O Gesù dolcissimo, il tuo immenso amore per gli uomini viene ripagato con tanta ingratitudine, per questo, prostrati davanti a te, intendiamo riparare la freddezza e l’indifferenza con cui viene ferito il tuo Sacro Cuore. Anche noi, a volte, ci siamo macchiati degli stessi peccati e con profondo pentimento e vergogna imploriamo la tua misericordia anzitutto per noi, impegnandoci a espiare volontariamente le nostre e le altrui infedeltà per estendere a loro i frutti della tua misericordia.

Promettiamo di voler riparare i nostri e gli altrui peccati e di cercare di impedire, con tutte le nostre forze, le offese contro di te avvicinandoti il maggior numero possibile di anime. Accogli, o Gesù, per intercessione di Maria, questa volontaria offerta di riparazione e conservaci fedeli nella tua obbedienza e nel tuo servizio fino alla morte, affinché possiamo tutti, un giorno, giungere in Paradiso, dove tu col Padre e con lo Spirito Santo vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Amen

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