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Chi sono gli artisti di strada in piazza con Papa Francesco?

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 16/06/16

Dagli acrobati del Kenya a Pulcinella: tutti insieme per il "Giubileo dello spettacolo viaggiante"

Un mondo variegato, formato da circensi, lunaparchisti, madonnari, bande musicali, giocolieri, acrobati, musica meccanica, sbandieratori.

E’ questo mondo che ha abbracciato Papa Francesco nel corso del “Giubileo dello spettacolo viaggiante” promosso Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti.

UNA MUSICA COMMOVENTE

Da Trastevere al Vaticano l’onda di entusiasmo e spettacoli all’aperto ha rallegrato per due giorni Roma. E il culmine dell’evento in piazza San Pietro, il 16 giugno, si è contraddistinto per un Pontefice particolarmente attento a seguire le performance degli artisti. Ma anche commosso per l’ascolto della musica scritta da Nino Rota per il film “La Strada” dedicato da Federico Fellini al mondo degli spettacoli viaggianti, colonna sonora dell’incontro in piazza San San Pietro (Agi, 16 giugno).

DANZE DI FUOCO

Chi sono gli artisti che animato la giornata? La spettacolare performance degli acrobati africani Black Blues Brothers ha catalizzato su di loro l’attenzione di tutta la piazza. I cinque acrobati-equilibristi, in piazza con il circo sociale del Kenya, hanno eseguito in stile americano, salti mortali e piramidi umane tra danza del fuoco, limbo, rhythm & blues (La Repubblica, 16 giugno).

PULCINELLA

Bruno Leone col suo “Pulcinella e San Gennaro” ha portato all’attenzione del papa, per la prima volta nella storia, «una maschera storica, simbolo universale della napoletanità ma anche di alcuni tratti caratteristici delle italiche genti. E il burattino per eccellenza, entrambi radicatissimi nella cultura popolare e ben oltre i confini nazionali» (Circo.it, 14 giugno).

CIRCENSI DI TUTTO IL MONDO

E ancora insieme al papa c’erano i fratelli Pellegrini, acrobati campioni del mondo; la musica suonata con un organetto dell’800 da Franco Severi; il Mago Sales (sacerdote, “missionario della gioia”, come si definisce lui), maestro del noto trasformista Arturo Brachetti; artisti dei circhi italiani (Rony Roller, Martini, Cristian e Davide Medini, Cristian Orfei) e stranieri (il circo sociale di Parada, Daniel Romila al Diabolo, l’artista ungherese Gyorgy Tibor.

LA PANTERA E LA TIGRE

Con il papa anche cani ammaestrati, una tigre e un cucciolo di pantera. Papa Francesco li ha accarezzati senza timori. «Sapete far nascere il sorriso di un bambino, illuminare lo sguardo di una persona sola, rendere gli uomini più vicini gli uni agli altri, e anche potete spaventare il Papa nel carezzare, ma siete potenti, eh?», è stata la battuta di Francesco con cui il pontefice si è conquistato l’applauso della piazza (Ansa, 16 giugno).

L’ “ACCOMPAGNAMENTO” DELLA CHIESA

Il valore di questa giornata si può racchiudere con le parole del cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti: «Si tratta di persone che non hanno dimora fissa, sono itineranti e hanno bisogno di sentire che la Chiesa li accompagna, che si prende cura di loro. Nell’ambito poi del Giubileo della Misericordia non poteva mancare l’appuntamento con questo mondo, abituato a trasmettere gioia e speranza, a trasmettere amore» (Radio Vaticana, 15 giugno).

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