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Padri e madri educano in modo diverso, ed è un bene

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LaFamilia.info - pubblicato il 15/06/16

La figura del padre è imprescindibile per il corretto sviluppo psichico del bambino

In alcuni Paesi la festa del papà si celebra a giugno, e non c’è miglior omaggio che parlare dello stile educativo maschile, visto che molti constatano che padri e madri educano i figli in modo diverso: mentre gli uomini sono pratici e forse più liberali in alcun aspetti dell’educazione, le donne sono per natura più protettive. Ciò che è certo è che padri e madri trattano i figli in modo diverso, ed è un bene per la crescita dei bambini, come confermano vari autori e studi.

María Calvo, autrice del libro Padres destronados, ha spiegato le differenze principali tra il padre e la madre di fronte all’educazione di un figlio:

“La presenza della madre è essenziale nel suo ruolo di dargli affetto, proteggerlo, curarlo, educarlo… ma allo stesso livello del padre. Ciò che accade è che il padre e la madre si rivolgono ai figli in modo diverso per via della propria educazione, della cultura, dei propri valori, ecc. La donna è quella che per eccellenza si incarica di controllare lo spazio vitale del piccolo, il suo cibo, le sue amicizie, che non gli manchi niente quando va a scuola… Noi madri tendiamo ad avere un atteggiamento sostitutivo, il che vuol dire che quando a un figlio cade la forchetta la madre la raccoglie, il padre no. Quando un figlio è in ritardo per la scuola, la madre gli allaccia i bottoni della camicia e lo aiuta a mettersi le scarpe, anche se il bambino ha dieci anni. Il padre invece gli dice: Spicciati ad allacciarti il cappotto’. L’uomo, in definitiva, dà ai figli più autonomia e libertà. In questo modo si promuove un equilibrio nello sviluppo del bambino”.

È chiaro che i ruoli di madre e padre sono diversi, e nessuno è migliore o peggiore dell’altro. Ciascuno ha la sua missione, ed entrambi sono necessari. Il pediatra francese Aldo Naouri ricorda nel suo libro più recente che madri e padri esercitano in famiglia i rispettivi ruoli femminile e maschile per assicurare lo sviluppo normale del bambino.

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Secondo il pediatra, nello sviluppo umano è il padre a trasmettere al bambino la consapevolezza del tempo, mentre la madre resiste in modo spontaneo a che il bambino “esca da lei” definitivamente. Naouri, pediatra da 40 anni, sostiene che il figlio deve vedere che dietro sua madre “c’è un uomo che la emoziona”.

Differenze nella comunicazione

La rivista Hacer Familia ha pubblicato uno studio elaborato dall’Università dello Stato di Washington (USA) che ha misurato i vari modi dei genitori di parlare ai figli. Dallo studio è emerso che le madri tendono ad assumere un “tono da bambino” che trasmette bontà, mentre i padri trattano i figli come “piccoli adulti”, il che può diventare un “ponte” verso il mondo reale.

Lo studio ha analizzato centinaia di conversazioni familiari tra padri, madri e i loro figli in età prescolare. Tutti avevano dei microfoni, e le loro interazioni della giornata sono state raccolte per lo studio.

I ricercatori hanno concluso che per parlare con i figli le donne usano un tono più alto e variato di quello che usano con gli adulti, mentre i padri parlano ai figli in un modo simile a quello che usano per parlare con altre persone.

Ciò non vuol dire che i padri “falliscano” al momento di parlare con i figli, e anzi, secondo i ricercatori questo modo diverso di parlare ai bambini può aiutarli ad affrontare situazioni e linguaggi diversi nel corso della vita.

Caratteristiche della paternità

L’educatore Tomás Malmierca ha esposto alcune caratteristiche fondamentali della paternità:

– Il padre riempie della sua presenza una casa, in modo uguale o diverso rispetto alla madre, ma la riempie. Il padre apporta sostentamento fisico ai figli, sicurezza, fiducia; sostentamento affettivo, affetto, comprensione, perdono; sostentamento intellettuale, insegnando ai figli; sostentamento spirituale.

– Dal padre ci si aspetta autorità, che significa riferimento, guida, conoscere il cammino della vita, stabilire dei limiti per il bene del figlio, saper correggere senza umiliare. Dal padre ci si aspetta di conoscere il perché delle cose. Sa esigere, come la madre, perché i figli siano forti, lavoratori, rispettosi degli esseri umani e dell’ambiente. È diligente quando sanziona. Il padre confida nei figli, esorta a usare la libertà. Il padre è allo stesso tempo autorità e accoglienza.

I figli e le figlie si aspettano dal padre anche amore, affetto, abbracci. Non è propria della paternità la distanza affettiva. Per questo, il padre è affabile. Sa consolare, ha senso dell’umorismo, sa ricevere, promuove e cura la vita di famiglia e sa festeggiare. Un abbraccio della madre è diverso da quello del padre. Si potrebbe dire che ci sono un affetto maschile e un affetto femminile.

– Il padre dà protezione. Se un figlio si sente in pericolo fisico lo dirà alla madre, ma si sentirà più protetto se lo dice al padre. A volte si sentirà più sicuro, anche se può essere che con la madre si senta più compreso. I figli sono felici quando il padre si unisce all’azione della madre, quando la loda e se ne prende cura. Si sentono infelici quando la umilia, la disprezza o la sminuisce. Il figlio cerca nel padre sostegno e sicurezza.

Si dimostra allora che la figura del padre è imprescindibile per il corretto sviluppo psichico del bambino, fondamentale quanto quella materna. Per questo, è necessario che venga permesso ai padri di coinvolgersi nell’educazione, e bisogna comprendere il loro stile educativo in base al loro approccio maschile.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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