Nella messa di domenica con cui il Papa concluderà il giubileo dei malati, «per la prima volta in piazza San Pietro la lettura del Vangelo sarà drammatizzata da persone con disabilità mentale e intellettiva, per permettere la comprensione a pellegrini con disabilità mentale e intellettiva». Lo ha detto monsignor Rino Fisichella illustrando ai giornalisti la tre giorni del Giubileo dei malati, da domani a domenica. In particolare, sia per la Messa che per gli appuntamenti di catechesi e ludici dei prossimi giorni, saranno utilizzati una serie di mezzi espressi adatti a ciechi, sordi, muti.
«Ci saranno – ha detto Fisichella – alcune accortezze che meritano di essere menzionate, il servizio liturgico e le letture saranno affidate a persone con disabilità, in particolare tra i ministranti ci saranno alcuni ragazzi down e con disabilità intellettiva, un diacono sordo dalla Germania, la prima Lettura sarà fatta da un disabile spagnolo, la seconda Lettura, in inglese, sarà letta in Braille da una ragazza non vedente, e tutto sarà tradotto nella lingua internazionale dei segni, e la preghiera dei fedeli nelle diverse lingue sarà espressa da ammalati e disabili di diverse nazionalità».
Fisichella ha osservato che questo tipo di attenzioni per i disabili e malati, anche nella liturgia, dovrebbero essere quotidiane, ma a maggior ragione sono state volute per il Giubileo dei malati e disabili.