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Gesù ha davvero moltiplicato pani e pesci?

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 06/06/16

“Vorrei porre un quesito con gentile richiesta di risposta. In merito al Vangelo della Domenica del “Corpus Domini” per quel che riguarda il miracolo della moltiplicazione dei pani, desidererei spiegazione in merito: Cristo, attuo’ materialmente il miracolo moltiplicando i pani ed pesci o si riferisce alla condivisione di quel poco posseduto dai discepoli che lo mettono in comune e quindi, il messaggio è che la condivisione porta alla moltiplicazione”.

Lettera firmata

«Il miracolo di Dio sconvolge le leggi della natura – premette ad Aleteiadon Bernardo Estrada, biblista e docente della Pontificia Università della Santa Croce -, compie atti straordinari. A partire dalla seconda metà del XX secolo, il miracolo è stato considerato sempre più un segnale, un “avviso” che ha la funzione di suscitare la fede».

4 TIPOLOGIE DI MIRACOLI

Prosegue Estrada: «Quando si parla di miracoli nei Vangeli dobbiamo far sempre riferimento a quattro tipologie: gli esorcismi, con i quali il Signore scaccia una presenza diabolica dal corpo di una persona; le guarigioni, che sono quelle meglio accettate dalla gente perché prevede nella persona che ne beneficia un cambiamento psicosomatico palese a tutti: basti pensare alle tante persone guarite dalle malattie attraverso l’intercessione di un santo, della Madonna, ecc.; nei Vangeli si parla ancora di epifanie, ovvero manifestazioni straordinarie di Gesù come la resurrezione, la trasfigurazione, il battesimo stesso, si tratta di eventi in cui Dio si rivela attraverso suo Figlio; infine i miracoli di natura: in questo caso Gesù “salta” le leggi della natura, è come se le gestisse a modo suo, lasciando la gente sbigottita».

La moltiplicazione dei pani e dei pesci tratta dal Gesù di Zeffirelli

CONFRONTO TRA FONTI

In questa ultima categoria di eventi straordinari rientra il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. «Qui la presenza del razionalismo – evidenzia il biblista -, cioè la verifica dell’evento attraverso dei dati, esaminando il materiale a disposizione pretende di spiegare i miracoli senza l’intervento di una forza superiore. Una tendenza di chi non vuol accettare il miracolo raccontato nel Vangelo. Quando si studia un qualsiasi miracolo, per capirne la veridicità, un primo passo da fare è confrontare se esistono diverse fonti e autori».

I PASSI EVANGELICI

Nel caso della moltiplicazione dei pani e dei pesci «il miracolo appare nei quattro Vangeli e persino Giovanni, che ne racconta pochissimi, ne fa cenno. Questo è un indizio molto importante che spinge a pensare che sia realmente avvenuto». Ne parla infatti Matteo con una prima moltiplicazione (Mt 14,13-21) e una seconda (Mt 15,29-39); anche Marco parla di una prima moltiplicazione (Mc 6,30-44) e seconda (Mc 8,1-10); e ancora nel Vangelo di Luca (Lc 9,12-17) e Giovanni (Gv 6,1-15).

Papa Francesco commenta il celebre episodio narrato nel Vangelo di Giovanni

LA FRAGILE TESI DI PAULUS

«La Chiesa insomma – sottolinea Estrada – è sempre stata convinta dell’esistenza reale di quel miracolo, a differenza di chi come il teologo evangelico Heinrich Paulus, sulla base delle teorie razionaliste mise in discussione i miracoli di Gesù, e nel caso dei pani e dei pesci fece riferimento a un’ondata di solidarietà tra i discepoli tale da spingerli a distribuire a tutta la folla, spronati da Gesù, il cibo a disposizione. Questi autori non accettano l’operato del Cristo sulla Terra e arrivano a creare teorie davvero poco fondate».

IL “SALTO” DELLA FEDE

Non possiamo non tener conto, poi, «di alcuni dati che emergono dai racconti evangelici, ovvero l’emozione della gente che comincia a gridare, sottolineata da Giovanni oppure la presenza di erba verde nel luogo della moltiplicazione, segno che è avvenuto in una stagione non fredda, come la primavera». Una stagione più tiepida, infatti, consente più agevolmente di aggregare gente in uno stesso luogo; la presenza del verde; il mare più calmo.

Il salto finale, conclude il biblista, «deve farlo il credente, l’ultima accettazione se Gesù ha potuto realizzare un fatto straordinario cambiando le leggi della natura in quel momento, dipende dalla fede».

Il miracolo raccontato da Matteo ci offre lo spunto per un viaggio attraverso l’arte

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