Il nuovo Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, ha compiuto questo pomeriggio il suo ingresso solenne a Gerusalemme. Alle 15,30 ora locale è avvenuta l’accoglienza, come da tradizione alla Porta di Jaffa: insieme ai frati della Custodia ad attenderlo c’erano il nunzio apostolico Giuseppe Lazzarotto, la delegazione del Patriarcato latino ma anche i rappresentanti delle altre confessioni cristiane di Gerusalemme e delle autorità civili della città, oltre che delle altre congregazioni religiose (tra le prime strette di mano quella alle Missionarie della Carità, le suore di Madre Teresa).
In processione – attraverso gli stretti vicoli del quartiere cristiano – il corteo ha poi raggiunto il convento di San Salvatore, la sede dei francescani nel cuore di Gerusalemme, dove è avvenuta la lettura del decreto di nomina seguito dalla professione di fede, l’atto con cui il Custode inizia il proprio ministero.
«Mi rendo conto di essere un novizio in questa realtà – ha detto Patton rivolgendosi poi ai frati – e anche della complessità e della delicatezza del compito che mi viene chiesto di svolgere. Sento, però, una profonda fiducia, perché credo fermamente che sia il Signore il nostro custode, colui che ci conduce dentro le situazioni più impensabili e imprevedibili. Colui che ha in mano tanto le nostre piccole vite come le sorti del mondo e della storia».
«L’abbraccio con il quale tra poco mi accoglierete come Custode – ha aggiunto ancora rivolgendo ai frati – è il segno che viene utilizzato anche nella prima professione, quando un nuovo fratello entra in fraternità. Vi chiedo di accogliermi così. Cercherò di prendermi cura di ciascuno, consapevole di quanto ci ha detto il nostro padre san Francesco: che il servizio dell’autorità è il servizio del lavare i piedi ai propri fratelli».
Alle autorità religiose e civili di Gerusalemme presenti al rito il nuovo Custode ha assicurato «piena collaborazione. C’è una lunga storia di rapporti che ci lega – ha aggiunto – e sono sicuro che anche in futuro continueremo a collaborare insieme, ciascuno nella fedeltà al proprio ruolo e nella sincera ricerca di ciò che è bene per questa terra e i suoi abitanti».
Per nulla formale l’abbraccio con il proprio predecessore, Pierbattista Pizzaballa, per dodici anni alla guida della Custodia di Terra Santa: padre Patton ha voluto ringraziarlo pubblicamente «per il servizio svolto con zelo, competenza e senza risparmio di energie e alla cui esperienza avrò modo di attingere».
Dopo il primo ingresso di oggi a San Salvatore il nuovo Custode di Terra Santa nei prossimi giorni compirà lo stesso gesto in tutti i Luoghi Santi: oggi sarà al Santo Sepolcro, domani al Cenacolo (la sede originaria della Custodia e di cui mantiene tuttora il titolo di Guardiano), giovedì alla basilica della Natività a Betlemme. Nelle prossime settimane sarà poi la volta di Jaffa e della basilica dell’Annunciazione a Nazareth.