Non proprio quelle appropriate a una festa, ma comunque vere: “Preparatevi a gioie intense seguite da intensi dolori”
Per il matrimonio della mia figlia più grande, venerdì, mi sono seduto a scrivere qualche breve considerazione in quanto padre della sposa. È uscito fuori questo… e allora ho ricominciato daccapo e sono stato un po’ più “leggero”, ma a Cecilia è piaciuta l’idea di condividere qui la versione originale.
Cecilia, so cosa puoi aspettarti dal tuo matrimonio.
Intense gioie seguite rapidamente da intensi dolori – euforia e rabbia, profondo conforto e irritazione madornale. Sarai portata al limite e vorrai disperatamente porre fine a tutto. Il suo fascino fanciullesco diventerà immaturità irresponsabile. Il tuo fascino calmo diventerà enigmaticità esasperante. Le sorgenti del vostro amore diventeranno piscine bassissime. Arriveranno le discussioni e sembrerà che tutto – gioia, pace, felicità, il futuro – sia in gioco ogni volta.
Ma se tieni duro – e prego Dio che tu lo faccia (prego ogni giorno che voi ragazzi teniate duro) –, se tenete duro, scoprirete le splendide cose che seguono la prima fase del matrimonio. Le irritazioni rimarranno, ma diventeranno un rumore di secondo piano. Prevarrà la gioia – la gioia possibile solo a chi ha dedicato la propria vita a qualcun altro e ha spazzato via l’egoismo con ogni grammo del suo essere. Le discussioni ci saranno comunque, ma sarà in gioco molto meno. A sopraffarvi non sarà la rabbia, ma la pace e la gratitudine per ciò che vi è stato dato.
Tu e Ryan ora siete innamorati – veramente innamorati. Non ne dubito. E non dubito che il vostro amore un giorno eclisserà qualsiasi amore io abbia mai avuto. Ma per ora non è così. Non è più grande dell’amore che provo per tua madre. Non ancora.
Ora vi amate abbastanza da offrire la vostra vita al sogno di ciò che può diventare. In seguito dovrete continuare a offrire il vostro amore alla realtà molto meno elevata di quello che sarà davvero la vostra vita.