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10 bugie sull’amore che ci vendono i film di Hollywood

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Catholic Link - pubblicato il 30/05/16

di Nory Camargo

Lavorare nell’industria cinematografica mi ha permesso di comprendere il suo potere. Molti registi sono consapevoli dell’opportunità che hanno di poter raggiungere molte parti del mondo con le proprie produzioni. La magia del cinema ha il potere di farci commuovere, di ridere, di piangere, etc,. Un buon film ci può far riflettere, può cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, può darci tanto e ci può mostrare tutto ciò che non dobbiamo confondere con la realtà. Più di una volta mi è successo di dire all’orecchio di chi stava vedendo un film con me: “Questo non succede mai nella vita reale”.

Oggi voglio condividere con voi 10 bugie che Hollywood ci propina ogni giorno sull’amore:

1. L’uomo che conquista la donna è sempre il più bello e di successo

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Nella maggior parte dei film, per non dire in tutti, l’uomo che riesce a conquistare una donna ha due caratteristiche essenziali: è il più bello di tutti e ha più soldi di loro. “Casualmente” il ragazzo ha ottima prestanza fisica e non conquista la sua bella soltanto grazie al suo corpo atletico e abbronzato, ma anche grazie al lusso nel quale vive. Sappiamo che questo tipo di ragazzo è consolidato nel mondo di Hollywood, è quasi una regola. Solo in pochi casi il protagonista del film è un uomo con caratteristiche fisiche “normali”. Non tutti gli uomini del mondo sono alti 1.80 m, né hanno occhi azzurri, capelli castani, muscoli definiti, sorriso splendente e una personalità travolgente. Non voglio deludervi, probabilmente l’uomo che avete al vostro fianco ha tutte queste caratteristiche, ma dobbiamo essere realisti. A volte il meglio per noi è proprio di fronte ai nostri occhi; ma non gli diamo valore, perché andiamo alla ricerca di qualcuno che non riusciremo mai a raggiungere. Con questo non voglio che voi pensiate che io stia dicendo di accettare il primo che vi passa davanti, bensì che consideriate la sottile linea che esiste tra la realtà e la fantasia in cui ci fanno vivere i film. Sono completamente certa che ogni essere umano ha abilità e qualità che lo rendono speciale; ecco perché, oltre a considerare le persone che sono attorno a noi, è importante avere una buona considerazione di noi stessi e accettare il fatto che la bellezza e il denaro non sono tutto nella vita, a differenza di quanto ci lasciano intendere alcuni film.

2. Le donne devono essere sempre salvate dal “principe azzurro”

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I film di Hollywood mostrano sempre il genere femminile come il più debole. Donne indifese, capaci di farsi male persino con una formica, fragili e per le quali è difficile andare avanti senza un uomo. Falso, totalmente falso! Noi donne non abbiamo bisogno di essere salvate da nulla, con l’aiuto di Dio e della Madonna possiamo avere tutto. Ci hanno fatto credere che la vita senza un uomo non è vita, neanche se abbiamo una famiglia amorevole, una casa bella, una carriera e un buon stile di vita. Che tristezza non avere un uomo!

La verità è che la società ha finito per accettare questa idea da film a lieto fine. Le donne che affermano di stare bene senza un uomo sono etichettate come amareggiate, capricciose, egoiste e femministe. Ma il punto non è muovere vendetta contro la società a causa di una cattiva esperienza, ma di comprendere che non tutti abbiamo la stessa vocazione. Ogni uomo e ogni donna di questo pianeta ne ha una diversa. La solitudine non deve essere sinonimo di tristezza o di sconfitta. Questa condizione, che può essere temporanea, è potenzialmente benefica sia per l’uomo che per la donna. Nella solitudine inoltre si scoprono punti di forza ritenuti assenti, e lo dico per esperienza personale: ho sempre pensato che essere soli sia la cosa peggiore nell’universo, e sebbene non sia stato facile, per me è stata un’opportunità validissima per conoscermi e per rendermi conto di quanto possa essere forte e indipendente. Cerchiamo quindi di abbandonare la convinzione di dover essere salvate! Non condividiamo la casa con Raperonzolo, non è necessario far scendere i nostri capelli dalla finestra con la speranza che il principe azzurro ci salvi da questo terribile disastro in cui siamo bloccate.

3. Durante la proposta di matrimonio un aereo deve scrivere un messaggio nel cielo

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Aerei, palloncini, elicotteri, yacht, diamanti da infiniti carati, uno stadio gremito o un coro con 100 cantanti di opera. Non aspettatevi cose alla Hollywood. Non bisogna rimanere delusi da una proposta di matrimonio semplice. Onestamente nessuno si immedesima nel panico che provano gli uomini quando decidono finalmente di fare la domanda da un milione di dollari: il cuore batte all’impazzata, sicuramente avranno recitato il discorso cento volte – che avranno preparato con cura e che avranno chiesto al miglior amico di giudicare… nel momento clue avranno rischiato una crisi respiratoria, per poi farsi coraggio. Questa è forse l’atto più grande che un fidanzato possa realizzare, e pertanto spera che la tua reazione sia all’altezza. Ha il cuore che batte forte, esposto al rischio di sentirsi rispondere “non sono pronta”. Non c’è una formula esatta per una proposta di matrimonio perfetta. Ogni coppia sperimenta l’amore in modo diverso e sono sicura che la proposta sarà perfetta se lei ama con tutto il cuore l’uomo che ha al suo fianco. A questo punto è importante ricordare che bisogna fare attenzione al linguaggio quando si toccano temi quali il matrimonio. Molte volte sottovalutiamo i nostri partner, credendo che non abbiano idea di come fare determinate cose e tendiamo a disprezzare lo sforzo che hanno fatto per conquistarci. E spesso vengono fatti paragoni, errore gravissimo! “Pepita Gonzalez ha ricevuto la proposta di matrimonio con una coreografia della Disney, un diamante grande quanto Giove, e il ragazzo le ha composto una canzone e fatto una serenata”, “questo sì che è un buon fidanzato”. Errore madornale, non bisogna mai fare paragoni. Con commenti semplici come questi rischiamo di spezzare il cuore dei nostri fidanzati, facendoli sentire insicuri di loro stessi. Consiglio ai ragazzi: pregate, pregate e pregate. Prima di prendere una decisione così importante, parlatene con Dio. La Sua volontà non è sempre quella che ci aspettiamo. Affidate perciò il vostro rapporto a Maria Santissima e a San Giuseppe, chiedendo permesso a Dio di sposare la vostra donna. Perché dovete ricordare che il matrimonio è per sempre, non è un simulacro.

4. Non proprio nella salute e nella malattia

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Molti film ci ricordano quanto grande possa diventare l’amore tra due persone. E in una certa misura è vero, ma purtroppo nella maggior parte dei casi ci rendiamo conto che davanti alle difficoltà o alle malattie l’amore, come per incanto, svanisce. E sorgono le scuse: “Non ho avuto tempo di venirti a trovare in ospedale”, “Ho molte cose da fare”, “La cosa migliore è prenderci del tempo fino a quando tu non ti senta meglio”, o nel peggiore dei casi, “Non riesco a sopportare la tua malattia, tutto questo mi fa molto male, è meglio interrompere tutto in questo momento”. La malattia può essere tollerabile o meno, può esserci un recupero totale o può non esserci. Possiamo subire un incidente e diventare paraplegici, possiamo essere contagiati da un virus del quale non si conosce cura, possiamo perdere l’udito o la vista, ammalarci di cancro o di qualsiasi altra patologia grave. Ora pensate che io stia esagerando. Ma il mio punto non è spaventarvi, bensì ricordarvi che la vita può essere perfetta un giorno e rovinarsi irrimediabilmente il giorno dopo. Prepariamoci ai cambiamenti, e sebbene a nessuno di noi piace pensare che ci possa succedere qualcosa di cattivo, dobbiamo avere la consapevolezza che può accadere a chiunque di noi. Nei film le coppie si sostengono quasi sempre fino alla morte, sarebbe bellissimo se fosse così anche nella vita reale. Molte volte purtroppo i voti matrimoniali si dimenticano nel momento esatto in cui si mette un piede fuori dalla Chiesa. “In salute e in malattia”. Siamo disposti a farlo davvero?

5. L’amore della tua vita di seguirà fino in aeroporto per non farti andare via

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“L’amore della mia vita ha appena preso l’ultimo volo, per favore aiutami, non mi ero mai sentito così dispiaciuto per lei, se la lascio andare non potrei mai perdonare me stesso, devo fermare quell’aereo”. Queste parole sono ripetute tante volte in numerosi film, è un classico: l’uomo arriva con il cuore in gola, non riesce a respirare perché ha corso per non so quanti chilometri (perché la macchina non partiva), poi è riuscito finalmente a prendere un taxi che ha attraversato il traffico della città, ha quasi travolto una donna anziana, hanno schivato una madre in carrozzina e hanno saltato un ponte. Lei sta per consegnare il suo biglietto all’assistente di volo o si sta per allacciare la cintura. Il super eroe salta tutti gli ostacoli della sicurezza e alla fine riesce a fermarla: “Non andare. Per favore non mi lasciare, sono stato uno stupido, non ti merito, dammi un’altra possibilità, siamo felici”. Lei ha accarezzato il viso dell’uomo con entrambe le mani, accettando la sua richiesta con lacrime di coccodrillo, l’ha baciato e tutti hanno applaudito sull’aereo. Questo non accade, santo cielo! Non accade nella vita reale. Prima di tutto, non andiamo a prendere un aereo per l’India ogni volta che litighiamo. L’uomo non si pentirà nel momento in cui state per partire, non gli si romperà la macchina, non attraverserà la città per venire da voi, tanto meno andrà a dire al pilota dell’aereo di fermarsi perché “c’è un pazzo che dice di morire d’amore”. Se uno dei due si dovesse pentire, che non aspetti un minuto di più: lasci perdere l’orgoglio e corra verso casa con un regalo in mano. Non chiedete perdono in aeroporto. Ricordatelo: non in aeroporto.

6. Un bacio sotto la pioggia, meraviglioso!

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Quanti baci avete dato sotto la pioggia? Quando si scatena un temporale, la prima cosa che pensate è forse di baciare il vostro fidanzato in mezzo alla strada? Quante volte, all’uscita dal ristorante, avete deciso di fermarvi esattamente in una pozzanghera per baciarvi? Chi di voi lo ha fatto più di una volta per favore lo scriva tra i commenti. E mi racconti com’è stato, se è stato come nei film in cui la ragazza alza il piede per mostrare che il bacio era perfetto. Molte cose ci emozionano dei film, soprattutto di quelli romantici. Al cinema sospiriamo e stringiamo la mano di chi ci sta accanto fino a quando non abbiamo gli occhi lucidi. È bello, sì! Il film ha raggiunto il suo scopo. Ci emozioniamo, ci illudiamo, ci immaginiamo che può succedere anche a noi e fantastichiamo sul fatto che l’uomo con cui siamo andati al cinema possa compiere questa pazzia. Ma quando lo spettacolo è finito bisogna tornare con i piedi per terra. Attenzione! Non sto dicendo che sia impossibile baciarsi sotto la pioggia. Se volete, nella prossima giornata di pioggia, potete proporre alla vostra fidanzata di uscire per strada e rendere realtà quelle famose scene dei film.

7. Incontrare l’amore della vostra vita dopo una notte passata a bere

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Forse dopo aver bevuto un bicchiere dopo l’altro, aver perso coscienza ed essere finite a letto con un totale sconosciuto o con un “amico” potreste far evolvere il rapporto, diventando con tempo una coppia. Ma nella vita reale nessuna coppia costruisce un rapporto sano dopo una notte passata a tracannare alcol. Avere rapporti sessuali “da folli” è una delle scene preferite dei film di Hollywood. Come per magia la coppia si sveglia il giorno dopo un po’ imbarazzata ma con un sorriso a trentadue denti, la donna va in bagno in punta di piedi, si sistema viso e capelli, manda giù un po’ di dentifricio – non essendo casa sua non ha uno spazzolino da denti – torna a letto e simula una posa “sexy”, in modo che l’uomo pensi: “Mamma mia quanto è bella!”. Uno dei due decide di sorprendere l’altro portando la colazione a letto e da quell’istante preciso inizia la vera storia del film. Condurre una vita disordinata e piena di eccessi, pensando che sia normale perché “tutto il mondo lo fa”, non è assolutamente una cosa costruttiva. Bisogna scendere dalle nuvole, lasciare alcune fantasie al grande schermo e lottare affinché la nostra vita quotidiana non sia contaminata dai peccati che il cinema vende come qualcosa di completamente naturale.

8. Casualmente incontri ovunque la persona che ti piace

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Un giorno una donna bellissima stava lanciando dei palloncini in aria godendosi una giornata di sole, non aspettandosi alcun evento straordinario. Camminava per le strade di una città qualsiasi – una che raramente è l’ambientazione dei film – New York. Aveva tra le mani una busta con qualcosa che aveva comprato, un libro o un caffè. All’improvviso si scontra con un ragazzo che non aveva mai visto. Lui l’aiuta a raccogliere le cose, si scambiano alcune parole di scusa – come “Quanto sono imbranata!” o qualcosa di simile – mantenendo lo sguardo per quattro interminabili secondi e poi ognuno riprende la sua strada. Il giorno dopo si incontrano da Starbucks, che coincidenza! I due si prendono un caffè con panna, sorridono e parlano un po’. Due giorni dopo si incontrano in libreria; poi nel parcheggio e infine in una festa. Per concludere in bellezza, hanno degli amici in comune. Vi avverto, tutto ciò non succede quasi mai nella vita reale. Capito?

9. La soluzione a ogni conflitto è il divorzio

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Non dico che tutti i film trasmettono quest’idea, ma molti di loro ci fanno pensare che il divorzio sia l’alternativa migliore. Attraverso di esso diventiamo liberi dalla schiavitù della vita coniugale, niente più litigi, urla, promesse infrante. Dopo un anno di matrimonio non ci sono più ragioni per sopportare ulteriori inconvenienti. Stranamente entrambi si rendono conto che sposarsi sia stato l’errore peggiore della loro vita.
Nei film il divorzio dà potere alla donna, la rende coraggiosa, audace e intelligente; le dà la possibilità di fare quello che ha sempre sognato, di trovare l’amore da un’altra parte, di raggiungere i suoi obbiettivi e di diventare più avventurosa. A questo punto ripeto quello che dico sempre: quando due persone decidono di unire le proprie vite nel sacramento del matrimonio si deve lottare fino alla fine, costi quel che costi. Si cercano nuove forze laddove sembra che non ve ne siano più, si fa di tutto per salvare l’unione, perché dubito che il giorno del matrimonio qualcuno abbia puntato loro una pistola. In casi eccezionali il matrimonio si può annullare, motivo per cui la decisione di contrarre matrimonio o di divorziarsi non deve essere presa alla leggera.

10. Essere soli è la peggiore delle disgrazie

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Dai, dai, dai! Questo punto mi affascina. Dopo la rottura arriva il pianto senza controllo, la rabbia, la sete di vendetta. L’uomo tira ogni cosa per terra e diventa furioso, mentre la donna va al supermercato per comprare un barile di gelato, dei fazzoletti, una scatola di cioccolatini e una bottiglia di vino; si mette il pigiama, si sdraia sul letto e mette un film d’amore per piangere ancora più forte. Ah, non dimentichiamoci del gatto, sempre fedele ai capricci della padrona. Non va bene né un cane né un canarino, deve essere un gatto. Il gatto accompagna da sempre le zitelle di tutto il mondo. La tristezza regna nel suo cuore, la vita non ha più senso, non ci sono motivi per andare avanti, l’unica opzione che i “migliori” amici suggeriscono è che l’uomo vada con la prima donna che capita e che la donna si metta il suo miglior vestito, torni in palestra, si trucchi più che mai e poi torni sulla pista da ballo il venerdì notte. Basta dire bugie! La vita va avanti e – sorpresa! – Dio ha piani migliori dei nostri. È vero, fa male tantissimo; è difficile ricominciare tutto da capo quando una persona non c’è più, potremmo essere molto abituati alla sua compagnia da non concepire l’idea di tornare alla nostra vita indipendente. Ma bisogna andare avanti.

Credo che nella vita di ognuno sia necessario godersi i momenti di solitudine. Non per costrizione, ma per volontà propria. Abbiamo bisogno di tempo per noi stessi, per scoprirci nuovamente, conoscere altre persone e altre forme di gustare tutto ciò che Dio ha messo a nostra disposizione. Posso assicurare che non è così brutto come lo dipingono. È un processo. All’inizio tutto fa male, tutto è difficile. Ci sono ricordi ovunque. Lacrime, dolori al petto e incubi notturni. La seconda fase è una delle più difficili, perché si corre il rischio di cadere: iniziamo a sentirci un po’ meglio e all’improvviso vogliamo tornare a vederci con quella persona promettendo di cambiare. Ma se avete preso una decisione dovete essere forti. Chiedete a Maria Santissima di darvi forza e coraggio (chiedere aiuto funziona sempre) e potrete superare anche questa fase. Dopo di questa c’è qualcosa che chiamo “il nuovo io”: scopriamo che il dolore non dura 100 anni, siamo forti, allegri, positivi e finalmente ci piace essere da soli. È una sensazione bella. Qualcuno potrebbe pensare che io sia impazzita, ma la verità è che essere soli non è come lo dipingono i film: significa sperare nell’amore di Dio, confidare nel fatto che forse esiste la persona giusta, o forse capire che non siamo fatti per l’altare. Ma comprendere che in entrambi i casi possiamo essere felici, sentirci completi, accettare la volontà di Dio senza forzare le cose per compiere la nostra.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

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