di Nory Camargo
Lavorare nell’industria cinematografica mi ha permesso di comprendere il suo potere. Molti registi sono consapevoli dell’opportunità che hanno di poter raggiungere molte parti del mondo con le proprie produzioni. La magia del cinema ha il potere di farci commuovere, di ridere, di piangere, etc,. Un buon film ci può far riflettere, può cambiare il modo in cui guardiamo il mondo, può darci tanto e ci può mostrare tutto ciò che non dobbiamo confondere con la realtà. Più di una volta mi è successo di dire all’orecchio di chi stava vedendo un film con me: “Questo non succede mai nella vita reale”.
Oggi voglio condividere con voi 10 bugie che Hollywood ci propina ogni giorno sull’amore:
1. L’uomo che conquista la donna è sempre il più bello e di successo

Nella maggior parte dei film, per non dire in tutti, l’uomo che riesce a conquistare una donna ha due caratteristiche essenziali: è il più bello di tutti e ha più soldi di loro. “Casualmente” il ragazzo ha ottima prestanza fisica e non conquista la sua bella soltanto grazie al suo corpo atletico e abbronzato, ma anche grazie al lusso nel quale vive. Sappiamo che questo tipo di ragazzo è consolidato nel mondo di Hollywood, è quasi una regola. Solo in pochi casi il protagonista del film è un uomo con caratteristiche fisiche “normali”. Non tutti gli uomini del mondo sono alti 1.80 m, né hanno occhi azzurri, capelli castani, muscoli definiti, sorriso splendente e una personalità travolgente. Non voglio deludervi, probabilmente l’uomo che avete al vostro fianco ha tutte queste caratteristiche, ma dobbiamo essere realisti. A volte il meglio per noi è proprio di fronte ai nostri occhi; ma non gli diamo valore, perché andiamo alla ricerca di qualcuno che non riusciremo mai a raggiungere. Con questo non voglio che voi pensiate che io stia dicendo di accettare il primo che vi passa davanti, bensì che consideriate la sottile linea che esiste tra la realtà e la fantasia in cui ci fanno vivere i film. Sono completamente certa che ogni essere umano ha abilità e qualità che lo rendono speciale; ecco perché, oltre a considerare le persone che sono attorno a noi, è importante avere una buona considerazione di noi stessi e accettare il fatto che la bellezza e il denaro non sono tutto nella vita, a differenza di quanto ci lasciano intendere alcuni film.
2. Le donne devono essere sempre salvate dal “principe azzurro”

I film di Hollywood mostrano sempre il genere femminile come il più debole. Donne indifese, capaci di farsi male persino con una formica, fragili e per le quali è difficile andare avanti senza un uomo. Falso, totalmente falso! Noi donne non abbiamo bisogno di essere salvate da nulla, con l’aiuto di Dio e della Madonna possiamo avere tutto. Ci hanno fatto credere che la vita senza un uomo non è vita, neanche se abbiamo una famiglia amorevole, una casa bella, una carriera e un buon stile di vita. Che tristezza non avere un uomo!
La verità è che la società ha finito per accettare questa idea da film a lieto fine. Le donne che affermano di stare bene senza un uomo sono etichettate come amareggiate, capricciose, egoiste e femministe. Ma il punto non è muovere vendetta contro la società a causa di una cattiva esperienza, ma di comprendere che non tutti abbiamo la stessa vocazione. Ogni uomo e ogni donna di questo pianeta ne ha una diversa. La solitudine non deve essere sinonimo di tristezza o di sconfitta. Questa condizione, che può essere temporanea, è potenzialmente benefica sia per l’uomo che per la donna. Nella solitudine inoltre si scoprono punti di forza ritenuti assenti, e lo dico per esperienza personale: ho sempre pensato che essere soli sia la cosa peggiore nell’universo, e sebbene non sia stato facile, per me è stata un’opportunità validissima per conoscermi e per rendermi conto di quanto possa essere forte e indipendente. Cerchiamo quindi di abbandonare la convinzione di dover essere salvate! Non condividiamo la casa con Raperonzolo, non è necessario far scendere i nostri capelli dalla finestra con la speranza che il principe azzurro ci salvi da questo terribile disastro in cui siamo bloccate.