«Nell’apprendere la notizia del decesso del venerato cardinale Loris Francesco Capovilla, desidero esprimere le mie condoglianze a lei, all’intera comunità diocesana – di cui si sentiva ormai parte viva – alle suore delle poverelle di Ca’ Maitino in Sotto il Monte, che lo hanno amorevolmente assistito, ai parenti, agli amici e agli estimatori del benemerito porporato». È quanto scrive papa Francesco nel telegramma di cordoglio trasmesso al vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, per la morte del cardinale Loris Capovilla, da lui stesso insignito della porpora nel concistoro del 22 febbraio 2014.
«Penso con affetto – afferma il Pontefice – a questo caro fratello che nella sua lunga e feconda esistenza ha testimoniato con gioia il Vangelo e servito docilmente la Chiesa, dapprima nella diocesi di Venezia, poi con premuroso affetto accanto al Papa San Giovanni XXIII, della cui memoria fu zelante custode e valido interprete. Nel suo ministero episcopale, specialmente a Chieti-Vasto e a Loreto, fu sempre pastore totalmente dedito al bene dei sacerdoti e dei fedeli tutti, nel segno di una solida fedeltà alla bussola del Concilio Vaticano secondo».
«Elevo la mia preghiera al Signore – conclude Francesco – affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria e di San Marco Evangelista, accolga questo suo fedele servitore nel gaudio e nella pace eterna, e di cuore imparto a quanti ne piangono la scomparsa la benedizione apostolica».
E questa sera a Sotto il Monte, il paese di Papa Giovanni XXIII, verrà celebrata una messa in suffragio del cardinale. A Sotto il Monte, infatti, viveva anche Capovilla e nella sua abitazione, Camaitino, è stata allestita la camera ardente, sotto un grande ritratto del papa buono. Decine di fedeli stanno arrivando per rendergli omaggio. La data dei funerali dovrebbe essere decisa entro stasera.
«La morte del cardinal Capovilla suscita il cordoglio affettuoso di una moltitudine che lo ha conosciuto nel corso della sua lunga ed intensa esistenza e nel dispiegarsi di un ministero connotato dalla sua personalità, dalla sua fede e dalla relazione speciale con il Santo Papa Giovanni – ha detto il vescovo di Bergamo che stasera celebra la messa – La sua presenza tra noi e il legame del tutto particolare con la nostra Diocesi – prosegue – alimentano un corale sentimento di partecipazione alla sua morte e di riconoscenza per la sua vita del quale mi faccio interprete, quasi voce dell’intera Chiesa bergamasca».