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Come la devozione alla Divina Misericordia può dissipare l’oscurità

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Ma. Paola Daud

Quadro della Divina Misercordia.

Pildorasdefe.net - pubblicato il 25/05/16

Anche se siamo nel nostro momento peggiore, Dio non ci ha abbandonati. Ci sta cercando

Cosa c’è di tanto importante nella Divina Misericordia di Dio? Come influisce sulla nostra vita terrena? Purtroppo molti vivono come se Dio fosse un tiranno che punisce senza clemenza chi pecca. Quando una persona vede che vive di peccati, non vuole per nessun motivo rivolgersi a un tiranno, e deciderà di condurre una vita di disperazione.

Queste persone pensano che Dio le abbia abbandonate e non vedono speranza dopo la morte.

Fortunatamente non è questo il Dio in cui crediamo, visto che il nostro è un Dio sia di giustizia che di misericordia.

Per poter comprendere perché la devozione alla Divina Misericordia è tanto importante, vediamo cosa significa per Dio essere misericordioso.

In primo luogo, la misericordia di Dio è stata sempre collegata alla sua giustizia. Spiega papa Francesco:

Non sono due aspetti in contrasto tra di loro, ma due dimensioni di un’unica realtà che si sviluppa progressivamente fino a raggiungere il suo apice nella pienezza dell’amore. La giustizia è un concetto fondamentale per la società civile quando, normalmente, si fa riferimento a un ordine giuridico attraverso il quale si applica la legge. Per giustizia si intende anche che a ciascuno deve essere dato ciò che gli è dovuto. Nella Bibbia, molte volte si fa riferimento alla giustizia divina e a Dio come giudice. La si intende di solito come l’osservanza integrale della Legge e il comportamento di ogni buon israelita conforme ai comandamenti dati da Dio. Questa visione, tuttavia, ha portato non poche volte a cadere nel legalismo, mistificando il senso originario e oscurando il valore profondo che la giustizia possiede. Per superare la prospettiva legalista, bisognerebbe ricordare che nella Sacra Scrittura la giustizia è concepita essenzialmente come un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio” (bolla di indizione del Giubileo della Misericordia Misericordiae Vultus).

Dio ci giudica sulla base della nostra fedeltà ai suoi comandamenti e di quanto ci abbandoniamo alla sua santa volontà.

La giustizia di Dio, però, non finisce lì. Dio desidera che tutto il suo popolo sia portato ad avere un buon rapporto con Lui, e gli va attivamente incontro. Non è un giudice freddo che disprezza chi vive al di fuori della sua Legge. Al contrario, la sua giustizia richiede che vada incontro a chi è perduto e provi in tutti i modi ad attirarlo verso i suoi precetti. Come si legge nel Catechismo, “sia che l’uomo dimentichi il suo Creatore oppure si nasconda lontano dal suo volto, sia che corra dietro ai propri idoli o accusi la divinità di averlo abbandonato, il Dio vivo e vero chiama incessantemente ogni persona” (CCC 2567)

Papa Francesco ribadisce questa realtà e la collega alla Misericordia di Dio, dicendoci che “la misericordia non è contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere”.

Dio rivela questo tipo di misericordia anche nell’Antico Testamento attraverso il profeta Ezechiele quando dice: “Forse che io ho piacere della morte del malvagio – dice il Signore Dio – o non piuttosto che desista dalla sua condotta e viva?” (18, 23).


La misericordia non nega in alcun modo la Legge, né la rende superflua. Dio sostiene che dovremmo rimanere leali ai suoi comandamenti e che siamo giudicati su questa base. Dio, tuttavia, non è un essere statico, o una figura come Zeus che ha inviato tuoni e fulmini sui poveri peccatori. Al contrario, cerca di avvicinarsi alla pecora perduta, la prende tra le braccia e la riporta a Sé.

Purtroppo, molto spesso respingiamo Dio quando bussa alla nostra porta. Respingiamo i suoi tentativi di attirarci nuovamente nel gregge, e quando lo facciamo rimaniamo lontani dal suo abbraccio amorevole. Più lo respingiamo, più sarà difficile accettarlo quando ci troveremo faccia a faccia con Lui al termine della nostra vita. La buona notizia è che Egli non smette mai di cercare di attirarci. Ci verrà sempre incontro, non importa quando siamo lontani da Lui. Dipende da noi accettarlo nella nostra vita e permettere che il suo amore ci avvolga.

È per questo che la devozione alla Divina Misericordia è tanto importante per dissipare l’oscurità nei momenti di disperazione. Ci ricorda che anche se ci troviamo nel nostro momento più negativo, Dio non ci ha abbandonato, ma di fatto ci sta cercando. Dio è sempre lì, soprattutto quando ne abbiamo più bisogno.

L’inferno è un luogo per chi ha rifiutato la Divina Misericordia di Dio e ha deciso di crogiolarsi nella disperazione, mentre il Cielo è dove possiamo accettare la sua mano tesa, cambiare il nostro modo peccaminoso di vivere ed essere attirati alla completa comunione con Lui.

Ricordiamo allora le parole di papa Francesco, soprattutto quando pensiamo di essere stati abbandonati da Dio a causa dei nostri peccati:

Dio non rifiuta la giustizia. Egli la ingloba e supera in un evento superiore dove si sperimenta l’amore che è a fondamento di una vera giustizia”.

La misericordia non è contraria alla giustizia ma esprime il comportamento di Dio verso il peccatore, offrendogli un’ulteriore possibilità per ravvedersi, convertirsi e credere”.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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