Suggerimenti per ricolmare i fanciulli che si apprestano a ricevere l’Eucaristia di “beni non deperibili”
Nel mese di maggio tantissimi bambini si accingono a vivere e ricevere per la prima volta il sacramento dell’Eucaristia. La Prima Comunione è un passo fondamentale nel cammino di fede di ciascuno, e questo giorno rimane in tutti noi come un ricordo vivo e indelebile, così come il periodo di formazione e preparazione che lo precede.
«(…) mi ricordo bene del giorno della mia Prima Comunione. Era una bella domenica di marzo del 1936, quindi 69 anni fa. Era un giorno di sole, la chiesa molto bella, la musica, erano tante le belle cose delle quali mi ricordo. Eravamo una trentina di ragazzi e di ragazze del nostro piccolo paese, di non più di 500 abitanti. Ma nel centro dei miei ricordi gioiosi e belli sta questo pensiero (…) che ho capito che Gesù è entrato nel mio cuore, ha fatto visita proprio a me. E con Gesù Dio stesso è con me. E che questo è un dono di amore che realmente vale più di tutto il resto che può essere dato dalla vita; e così sono stato realmente pieno di una grande gioia perché Gesù era venuto da me. E ho capito che adesso cominciava una nuova tappa della mia vita, avevo 9 anni, e che adesso era importante rimanere fedele a questo incontro, a questa Comunione. Ho promesso al Signore, per quanto potevo: “Io vorrei essere sempre con te” e l’ho pregato: “Ma sii soprattutto tu con me”. E così sono andato avanti nella mia vita. Grazie a Dio, il Signore mi ha sempre preso per la mano, mi ha guidato anche in situazioni difficili. E così questa gioia della Prima Comunione era un inizio di un cammino fatto insieme».
L’attuale società sempre più secolarizzata e orientata all’insaziabile consumo di beni materiali rischia di svilire il profondo significato spirituale di questo momento, enfatizzando al contrario quello che dovrebbe essere unicamente lo sfondo in cui si incardina il rito sacramentale.
Ecco quindi che l’interesse e l’attenzione dei fanciulli vengono polarizzati su aspetti e gratificazioni che, pur legittimi e comprensibili, dovrebbero essere comunque secondari, come l’abito della cerimonia, le persone da invitare, la festa da organizzare, le bomboniere da scegliere e per ultimo ma non da ultimo l’agognata lista dei regali che si desidera ricevere. Questo elenco è solitamente popolato dagli ultimi modelli tecnologici in commercio, come smartphone, tablet, computer, da videogiochi, dvd, oltre che da abbigliamento e accessori sportivi, gadget vari “firmati” dagli idoli televisivi e non solo.
Tra i regali che solitamente vengono ricevuti mancano proprio quelli che più dovrebbero rispecchiare il carattere spirituale della festa. Per questo abbiamo ritenuto utile proporre dei suggerimenti per aiutare familiari e amici nella scelta di doni autentici che possano accompagnare nel tempo i loro cari nel percorso di fede e maturazione personale.
1. Per chi vuole regalare al giovane che si prepara a ricevere la Prima Comunione un’esperienza di fede e una giornata di condivisione consigliamo un pellegrinaggio in un santuario mariano o alla cattedrale della propria città. Con l’occasione potrete passare sotto la Porta Santa e spiegare al festeggiato il significato del Giubileo della Misericordia e delle indulgenze.