Se anima e corpo sono una cosa sola, ne consegue che...
Negli esseri umani, anima e corpo sono uno. Non siamo delle anime intrappolate in un corpo e in attesa di essere liberate. Né siamo soltanto dei corpi che hanno sviluppato delle funzioni cerebrali superiori.
La Chiesa parla della “profonda” unione tra anima e corpo. Spirito e materia “non sono due nature congiunte, ma la loro unione forma un’unica natura”.
Non è facile mettere sufficiente enfasi su quanto sia importante questo insegnamento e su quanto possa essere semplice fraintenderlo. Ecco 16 verità che conseguono dall’unione tra anima e corpo.
1. L’essere umano è nobile.
“Che capolavoro è l’uomo!”, ha detto Amleto. “Così nobile nella ragione, così infinito nelle facoltà e per forma e moto così perfetto e ammirevole! E nell’azione così simile a un angelo! E a un Dio nell’intelletto! Lui, la bellezza del mondo! Il paragone degli animali!”
È così. Siamo in parte animali e in parte “angeli”; siamo fatti di polvere e sogniamo di raggiungere le stelle. Il libro della Genesi esprime lo stesso concetto dicendo che Dio ci ha formati dalla polvere della terra e ha soffiato in noi un alito vitale.
Se la Chiesa ha ragione, siamo nobili e belli; se la Chiesa ha torto, siamo soltanto dei ricettacoli di piacere autonomi e altamente sviluppati.
2. L’arte può essere grandiosa.
Quando creiamo arte, esprimiamo idee intangibili attraverso la materia che tocchiamo, gustiamo, ascoltiamo o vediamo. L’arte utilizza i nostri sensi per parlare alla nostra anima.
Se la Chiesa ha ragione sull’anima e sul corpo, l’arte è un canale per una bellezza che trascende da noi. Se la Chiesa ha torto, l’arte è soltanto un esercizio di ingenuità in cui l’occhio finisce col diventare ancora meno soddisfatto.

3. Le regole sono importanti.
Ciò che noi facciamo con il nostro corpo, spesso indipendentemente dalle nostre intenzioni interiori, è ciò che importa davvero. Noi siamo il nostro corpo, e siamo responsabili delle nostre azioni.
Ma se la Chiesa ha torto, non abbiamo diritto di accusare o di trovare colpevolezza l’uno nell’altro, perché non possiamo in alcun modo giudicare le intenzioni degli altri, o perché il loro corpo sta semplicemente rispondendo a forze di cui non sono responsabili.
4. L’incarnazione di Dio è possibile.
Le prime eresie cristologiche sono state dei tentativi di separare tra loro la divinità e l’umanità di Gesù Cristo. Dio era la sua anima ma non il suo corpo? È un dio minore a causa della sua corporeità? È diventato Dio dopo essersi battezzato? L’unione tra anima e corpo dà una soluzione a queste eresie: Lui è sempre stato, dall’inizio, ciò che è: pienamente Dio e pienamente uomo.
Se la Chiesa ha torto sull’unione tra anima e corpo, Gesù non può essere Dio e noi non possiamo essere redenti. Se la Chiesa ha ragione, la nostra fede non è a vuoto.

5. L’aspetto delle chiese è importante.
Se anima e corpo non sono uno, non importa come siano esteriormente le chiese, che rappresentano il corpo. Se anima e corpo sono uno, invece, gli edifici di culto devono dare grande testimonianza della maestà di Dio.
6. Il modo in cui decoriamo le chiese è importante.
Senza questo insegnamento, le chiese sarebbero spoglie o incentrate su forme geometriche per impedire il nostro corpo di distrarci dalla nostra anima. Questo insegnamento, invece, ci spinge a riempirle di icone e statue che possano attrarre la nostra natura corporea.
7. I sacramenti sono necessari.
Senza questo insegnamento, sarebbe inutile ricorrere alla materia per diffondere grazia.
Con questo insegnamento, possiamo accedere alla grazia attraverso cose ordinarie che vengono trasformate dai sacerdoti: acqua, pane, una mano unta, la parola pronunciata.
