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Francesco Patton è il nuovo custode di Terra Santa

Vatican Insider - pubblicato il 20/05/16

Alla fine il francescano trentino Francesco Patton, 52 anni, è stato scelto come nuovo Custode di Terra Santa. Succede a Pierbattista Pizzaballa, 51 anni, che ha guidato la Custodia negli ultimi dodici anni, rendendola un punto di riferimento nel complesso contesto mediorientale. 

Il Frate ha accolto la nomina «con sorpresa e anche con timore e trepidazione, sapendo che si tratta di una realtà complessa e delicata, importante per l’Ordine e anche per la Chiesa», ha dichiarato lo stesso Patton ai microfoni di Radio Vaticana. «Alle comunità cristiane di Terra Santa io direi che vengo con molta umiltà, in punta di piedi. Vengo con, nel cuore, un grande amore per questa Terra. Chiedo anche di essere accolto e aiutato a svolgere il mio servizio per il bene delle persone che lì vivono e per il bene delle persone che vengono per studio, per pellegrinaggio o, anche semplicemente, per una curiosità nei confronti di questi luoghi. Ma quello che chiedo, appunto, è di essere accolto come un fratello».  

Le mie speranze, afferma ancora il nuovo Custode, «sono quelle di poter vivere lì con lo stile di san Francesco. Sappiamo che nel 1219, quando è andato appunto in Terra Santa, lui ha saputo vivere la realtà dell’incontro. E credo che, come suggerisce spesso papa Francesco, quella sia una terra dove sia importante costruire ponti. Poi, evidentemente, per noi ha un significato tutto speciale, perché è la terra nella quale si è compiuta l’incarnazione, nella quale si è compiuta la passione, morte e risurrezione del Signore Gesù. Quindi, per noi è toccare, oserei dire, la carne della nostra fede».  

La Custodia di Terra Santa «ha una presenza più ampia in Medio Oriente, perché comprende anche la Siria, la Giordania, l’Egitto, il Libano e ha una presenza a Rodi e a Cipro. Si tratta, quindi, di una presenza un po’ in tutto il Medio Oriente ed è una presenza che deve essere di tipo pastorale, di tipo religioso e spirituale. Sappiamo, però, che avendo a che fare con le persone, deve essere anche una presenza, in questo momento, di riconciliazione e di pace». 

Patton, ministro provinciale della provincia tridentina «S. Vigilio» di Trento dal 2008 a quest’anno, «è stato nominato dal governo generale dell’Ordine dei Frati minori e approvato dalla Santa Sede a norma degli Statuti pontifici che reggono questa Entità dell’Ordine francescano», si legge in una nota vaticana. Viene dunque nominato un esterno alla Custodia di Terra Santa, come non avveniva da tempo.

Francesco Patton è nato a Vigo Meano, nella diocesi di Trento, il 23 dicembre 1963. Appartiene alla provincia «S. Antonio dei Frati Minori» dell’Italia del Nord. Oltre all’italiano, parla inglese e spagnolo, non l’arabo e l’ebraico. Nella biografia diramata dalla Santa Sede si legge che Patton ha emesso la prima professione religiosa il 7 settembre 1983 e quella solenne il 4 ottobre 1986. Ha ricevuto l’ordinazione presbiterale il 26 maggio 1989. Nel 1993 ha conseguito la licenza in Scienze della Comunicazione presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha svolto diversi servizi all’interno della sua provincia di origine e all’interno dell’Ordine. È stato due volte segretario generale del capitolo generale Ofm (2003 e 2009), visitatore generale (2003), presidente della Conferenza dei Ministri provinciali d’Italia e Albania (Compi, 2010 – 2013), ministro provinciale della provincia «S. Vigilio» di Trento (2008-2016). Numerosi gli incarichi fuori dell’ordine: membro del consiglio presbiterale diocesano e della segreteria dello stesso consiglio pastorale diocesano dell’arcidiocesi di Trento; docente di Scienze della Comunicazione sociale presso lo Studio teologico accademico tridentino; collaboratore del settimanale diocesano, della radio diocesana e di Telepace Trento. Dal 1991 è iscritto all’albo giornalisti del Trentino–Alto Adige come pubblicista. Quando il suo nome emerse come possibile vescovo di Trento, l’anno scorso, L’Adige lo descrisse come «un frate dal profilo umile, ma buon predicatore e già con esperienze di governo della sua provincia francescana». Invece che il suo Trentino, però, ora è stato inviato a governare la Custodia di Terra Santa. 

LEGGI L’INTERVISTA al nuovo Custode di Terra Santa: “Vengo con umiltà e trepidazione”

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