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Come scegliere un anello di fidanzamento? Che valore ha?

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寅乔 胡 / Flickr

Orfa Astorga - pubblicato il 18/05/16

Una bella storia affidata a Despacho Pro familia

Mio figlio si sposa. Mi chiede di accompagnarlo a comprare l’anello di fidanzamento. Gli interessa la mia opinione immaginando che sarà la stessa della sua fidanzata. Vuole vedere sul mio viso e nelle mie espressioni l’anticipazione della gioia della sua promessa sposa, che orgogliosa del suo amore lo sfoggerà ascoltando esclamazioni di approvazione con frasi come “Che bello!”, “Discreto ed elegante!”, “Che buon gusto!”… Investiamo un bel po’ di tempo per decidere. È un bell’anello che abbiamo osservato fino all’ultimo istante prima che lo mettessero nel suo astuccio e lo impacchettassero.

Mio figlio è un professionista e compie un nobile sforzo per spendere più che può per comprare l’anello. Penso che faccia bene, sempre che distingua tra il prezzo e il vero valore che lui e la sua futura sposa danno a quel dono. So molto bene che quello che unisce davvero non risiede nel vincolo che si acquisisce grazie al mero consenso, ma nella qualità del vincolo che deriva dall’impegno reso vita.

Di ritorno a casa, conservo in silenzio i miei ricordi mentre trovo le parole per un dialogo intimo con lui, raccontandogli così la storia di un anello di fidanzamento che ha coperto lui e i suoi fratelli con la sua ombra protettrice d’amore. Ci fermiamo un po’ in un bar. È un pomeriggio splendido.

Quando suo padre mi ha chiesto di sposarlo era un impiegato, e quindi aveva entrate modeste, come modesto è stato il nostro matrimonio. Abbiamo deciso di scegliere insieme l’anello. Ai nostri occhi era il più bello che ci potesse essere, e il prezzo non ci ha preoccupati, visto che lo abbiamo scelto tra i più economici che avevamo visto dopo aver visitato varie gioiellerie.

Sono stata la donna più felice del mondo quando me l’ha messo al dito dicendomi: “Amo solo te con tutte le forze del mio essere e per sempre”. Io ho risposto con le stesse parole, ben consapevole che ci offrivamo e ci accoglievamo a vicenda come il dono più prezioso. Da quel momento l’anello è diventato il simbolo dell’unione intima dei nostri esseri, ben lontana da ciò che è caduco, triviale e passeggero.

Il tempo ci ha dato ragione. Era ed è tuttora un anello meraviglioso, non di diamanti, ma di impegno vero e reale. È l’anello più prezioso di tutti.

Abbiamo iniziato così la nostra storia d’amore, con pochi mezzi economici e un impegno illimitato, perché l’amore dipende dalla volontà, e questa generosità se la può permettere anche l’ultimo dei poveri. Per nostra volontà, il nostro è stato un amore pieno e totaleche ha coniugato le qualità della nostra natura personale come uomo e donna in un’armonia le cui note di esclusività e indissolubilità sono nate dalla donazione più fedele.

Un amore pieno, perché davanti agli inevitabili chiaroscuri della nostra vita ci siamo amati e sostenuti in ogni aspetto delle nostre differenze spirituali, psicologiche e biologiche.

Soprattutto, non ci siamo mai sottratti alle conseguenze della natura della femminilità e mascolinità per procreare responsabilmente i nostri figli, vedendo in loro l’estensione del nostro amore.

Un amore totale, perché il nostro amore personale como uomo e come donna deve abbracciare tutta la nostra vita, fino alla vecchiaia se Dio lo permette, perché senza i tratti della passione naturale della giovinezza, la virilità e la femminilità nella vecchiaia si sviluppano e si espandono in altri aspetti di delicatezza speciale, come la tenerezza e l’affettività rilassata che danno le sfumature più belle all’aiuto reciproco dell’amore profondo, nell’amarsi e rispettarsi tutti i giorni della propria vita.

Il mio anello ha acquisito e continuerà ad acquisire grande valore con il tempo, perché è il simbolo della donazione a un amore che dovrà continuare a crescere finché la morte non ci separerà e ci incontreremo di nuovo in cielo, perché l’amore coniugale autentico ha il sapore dell’eternità.

Mio figlio mi ha ascoltato molto attentamente, con gli occhi umidi.

Io invece ho terminato il mio discorso senza cercare di trattenere lacrime di emozione, avendo ripensato a quanto sia stata fortunata in amore. Mio figliomi ha abbracciata stretta e ha baciato il mio anello. Il mio cuore mi dice con certezza che lo ha sempre saputo.

Scrivici a consultorio@aleteia.org

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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