«Al rientro dalla mia visita in Grecia, dove ho incontrato le sofferenze e le speranze di tanta gente che ha diritto ad un futuro di serenità e di pace, esprimo a lei signor Presidente il mio cordiale saluto, invocando la benedizione divina sull’intera Nazione italiana, affinché si affermi ovunque un sempre più vivo interesse per il bene comune». Lo afferma papa Francesco, di ritorno a Roma dalla visita all’isola di Lesbo, nel telegramma di saluto inviato al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
«Santità, a nome mio personale e del popolo italiano, desidero porgerle il più cordiale bentornato al rientro dalla sua visita a Lesbo. Sono certo che il significato pastorale, politico ed ecumenico della sua visita, espressione di vicinanza e solidarietà ai migranti, avrà larga eco in Europa e nel mondo intero. La sua visita sull’isola di Lesbo ha costituito un forte richiamo alle responsabilità che incombono su tutta l’Europa, alla necessità di trovare risposte univoche e durature al fenomeno delle migrazioni, facendo leva sui valori e principi che sono alla base della convivenza umana e della costruzione europea. Con profonda considerazione, le rivolgo il mio affettuoso pensiero». Lo ha scritto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato a papa Francesco al suo rientro in Italia dalla visita all’isola di Lesbo.