Si è chiusa dopo circa 15 minuti, stamane, l’udienza in Vaticano del processo per divulgazione di documenti riservati della Santa Sede (vatileaks), per l’acquisizione delle nuove accuse portate in aula, ieri, da un esponente della Gendarmeria vaticana. Aggiornamento a martedì 24 maggio, data inizialmente ipotizzata come conclusione del processo.
Il presidente del tribunale vaticano, Giuseppe Dalla Torre, ha letto in apertura un’ordinanza con cui, considerando che nella testimonianza di ieri del vice-commissario della Gendarmeria Gianluca Gauzzi Broccoletti, ieri pomeriggio, «sono emersi esiti presenti negli strumenti informatici che non erano a conoscenza né del promotore di giustizia né degli imputati», ha disposto l’acquisizione agli atti della documentazione presentata ed ha dato termine all’accusa e alle parti difensive di presentare eventuali osservazioni, rilievi e richieste entro la prossima udienza, che è stata fissata per martedì 24 maggio alle 15,30. L’ordinanza è stata adottata sulla base dell’art. 400 del Codice di Procedura penale vigente in Vaticano, relativo al caso in cui «nel corso del dibattimento si acquista conoscenza di nuovi mezzi di prova manifestamente influenti». Il vice-commissario dei gendarmi ha illustrato i contenuti emersi dai due telefonini e dal computer portatile sequestrati a monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, principale imputato. L’avvocato di Francesca Chaouqui, principale coimputata, Laura Sgrò, già ieri sera aveva protestato perché queste nuove evidenza non sono presenti nel suo fascicolo. «Perché hanno aspettato ora a tirare fuori queste mail? Le avevano già da almeno sei mesi», ha commentato oggi la stessa Chaoqui a margine dell’udienza, «Se si continua così dovrò venire in aula col bambino in braccio», ha aggiunto la donna, incinta all’ottavo mese. Il Tribunale vaticano si è anche riservato il proseguimento dell’audizione di Gauzzi Broccoletti, oltre all’ascolto dell’altro testimone previsto, anch’egli membro della Gendarmeria, Stefano de Santis. Oggi erano invece assenti i due periti convocati in aula, Paolo Atzeni e Stefano de Nardis.
Oggi erano presenti all’udienza tre imputati su cinque (monsignor Vallejo Balda, tuttora in stato di detenzione, Chaouqui e Nicola Maio), mentre erano assenti, come anche ieri pomeriggio, i giornalisti Gianluigi Nuzzi ed Emiliano Fittipaldi. Nelle ultime udienze era stata avanzata dalle difese l’ipotesi di tenere le ultime udienze (per le ultime testimonianze, la richiesta della pubblica accusa e le arringhe delle difese) sabato, lunedì e martedì prossimo, il che faceva prevedere che la sentenza sarebbe potuta essere pronunciata lo stesso martedì 24. Che ora, invece, verrà dedicato, dopo una settimana di pausa, alla prosecuzione della testimonianza del gendarme.