“Porre particolare attenzione alle nuove forme di povertà e al tempo stesso presentare alcune tra le più significative realtà di best practice, ispirate all’idea di imprenditorialità per un’economia dell’inclusione”. Questo è l’obiettivo del convegno annuale della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice che si svolge dal 12 al 14 maggio 2016 nell’Aula Nuova del Sinodo in Vaticano e che vivrà il suo momento più importante venerdì 13 maggio in occasione dell’incontro con Papa Francesco.
“Il convegno è l’occasione per promuovere sul tema di come l’imprenditore può contribuire a contrastare la povertà e l’emergenza profughi in un dialogo tra scienziati e persone concretamente impegnate nella vita professionale e nella gestione d’impresa” spiega Domingo Sugranyes Bickel, presidente della Fondazione Centesimus Annus – Pro Pontifice. “Crediamo che dal confronto possano nascere idee innovative e motivazioni per superare la rigidità ideologica e la pigra resistenza al cambiamento”.
“Per questo – prosegue il presidente – abbiamo chiamato dei testimoni portatori d’interessanti esperienze. Ci saranno infatti, fra gli altri, un grande banchiere internazionale che lavora per la finanza inclusiva; il presidente – di confessione protestante – di un’impresa leader mondiale nel settore delle assicurazioni che parlerà di come prendere decisioni ispirandosi al pensiero cristiano; un creatore d’impresa spagnolo che ha sviluppato un impero cooperativo nel settore turistico impiegando solo ex detenuti”.
Queste testimonianze, come altre, saranno poste in dialogo con esperti di questioni migratorie e dell’accoglienza profughi, insieme con alti funzionari dell’OCSE, del Comitato internazionale della Croce Rossa e con il Cardinal Ruiz Tagle, presidente di Caritas Internationalis. Ci sarà anche un panel che si concentrerà sulle ‘alleanze per cambiamento’, ovvero su come la Chiesa cattolica può trovare alleati tra credenti di altre confessioni e religioni, o anche tra non credenti per camminare sulla strada che porta verso un’economia più umana. Il Convegno farà anche spazio a presentazioni sull’attività della Santa Sede con interventi del Cardinal Pell e di Monsignor Paul Gallagher, Segretario per le relazioni con gli Stati.
“Il dialogo contribuisce a far crescere comunità attive capaci di formare reti di prossimità in grado di ri-costruire legami sociali ponendo come riferimento la partecipazione e la corresponsabilità” fa notare il presidente. “Con il dialogo si sperimentano relazioni buone che rendono più umano l’uomo”.
“Nel mondo finanziario, come in quello delle imprese e delle amministrazioni pubbliche c’è una grande ‘fame di etica” sottolinea Sugranyes Bickel, il quale conclude affermando che “guidati dalla potente ‘leadership’ morale di Papa Francesco pensiamo che sia necessario un impegno molto piú deciso dei cristani di tutto il mondo per far passare l’etica dei comportamenti dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti e alla prassi concreta. Questo è il nostro obiettivo, anche se sappiamo di essere solo una goccia d’acqua in un mare di necessità”.