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Come liberarsi dell’invidia altrui

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© Florencia Cárcamo

Radio Maria - pubblicato il 23/04/16

Ecco i 3 segreti per affrontare le persone invidiose

Dio vuole sicuramente che riposiamo in Lui. Spera che confidiamo in Lui, per poterci così prendere in braccio. Possiamo affidare al potere di Dio tutto ciò che ci preoccupa, tutto quello che non vogliamo venga pregiudicato dagli invidiosi: i nostri progetti, la salute, la famiglia, l’impiego. L’invidia porta a provare tristezza di fronte alla felicità o al successo altrui.

È importante chiedere al Signore di proteggerci dall’invidia. Il danno peggiore che gli invidiosi ci possono provocare è riempirci di paura e di rancore. Se non avessimo paura e non fossimo tanto preoccupati degli invidiosi, ci sentiremmo più forti e potremmo difenderci da queste circostanze senza soffrire tanto. Il timore ci indebolisce e ci turba, arrivando anche a farci ammalare.

I 3 segreti per resistere all’invidia altrui

Man mano che cresciamo e costruiamo la nostra felicità, iniziano anche a emergere le forze del male. Per poter stare in pace e riposare in Dio bisogna liberarsi da ciò che ci priva della fiducia. Come difenderci allora dall’invidia, perché la fiducia non sia pregiudicata? Secondo monsignor Victor Manuel Fernández, autore del libro “Per liberarsi dalle paure”, dobbiamo compiere 3 passi: perdonare, lodare e benedire.

Perdonare

La prima cosa da fare è perdonare, perché se alimentiamo il rancore e desideriamo il male agli invidiosi questo complica le cose e genera una spirale di violenza. La Parola di Dio ci chiede di non nutrirci di questo veleno.

È importante cercare, nella misura del possibile e di quello che dipende da noi, di vivere in pace con tutti. Se cerchiamo di comprendere la debolezza dell’altro, se cerchiamo di chiedere tutti i giorni al Signore la grazia di perdonare e offriamo il nostro dolore a Dio, il perdono finirà per sciogliere i nodi della convivenza.

Al momento di perdonare qualcuno, è importante sapere quante volte Dio ci ha perdonati per i tanti a cui abbiamo fatto del male e che erano anch’essi suoi figli.

Possiamo anche ricordare le mancanze di perdono che provocano in noi grande angoscia. Riposare in Dio è possibile solo quando ci liberiamo di quei sentimenti con la grazia di Dio.

È importante cercare di comprendere che chi ci invidia vive cose molto dolorose, e per questo fa di noi un capro espiatorio. Chiediamo a Dio che ci dia la possibilità di andare oltre, di guardare un po’ più in alto, di perdonare e di ampliare la nostra anima.

Lodare

La lode è una preghiera meravigliosa, che eleva il cuore a Dio e ci libera dall’angoscia interiore, dalla tristezza, dalle minacce e dai timori. Possiamo lodare Dio in mezzo alle tempeste della vita.

Ma possiamo anche lodare Dio per qualcosa di bello che ha fatto a quella persona che ci sta pregiudicando. È un tentativo di vedere il lato buono dell’altra persona. È uscire dalla tempesta e volare in alto, partendo dalla preghiera e dalla lode.

La lode produce nel cuore un grande effetto di liberazione. Ci aiuta a indebolire la nostra angoscia e il nostro timore, ci rende forti perché gli altri non possano indebolirci con il loro atteggiamento malizioso. Quando lodiamo Dio, siamo più protetti che mai dall’invidia.

La lode ha un potere misterioso di disarmare i malvagi e impedire che i loro desideri invidiosi diventino realtà. Per questo vale la pena di lodare Dio, finché non sorga la gioia di lodare nel più profondo del nostro cuore.

Benedire

Benedire una persona che ci tratta male, che ci invidia o ci pregiudica, è augurarle il bene, chiedere al Signore che effonda le sue benedizioni su di lei; e se il Signore benedice quella persona, questa non avrà più bisogno di invidiarci.

Quando odiamo, alimentiamo il fuoco della violenza e siamo sempre più danneggiati. Quando benediciamo qualcuno, stiamo desiderando che la persona risolva le difficoltà del suo cuore, che curi le sue tristezze. Se il Signore la benedice e le dona la gioia interiore, la santità, il vero amore, allora sorgeranno tutte le grazie che Dio aveva riservato a quella persona.

La grande testimonianza del cristiano è il martirio, amare quelli che non ci amano, benedire chi ci maledice, amare tutti come il Padre, che fa sorgere il sole sui giusti e sugli ingiusti. Siamo figli di Dio, e questo presuppone l’invito e la chiamata ad essere come Lui.

A volte non capiamo che queste situazioni di invidia sono presenti dentro di noi, altre volte si manifestano esternamente. Restiamo tranquilli in Dio, perdonando, lodando e benedicendo.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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