6 esperti analizzano come dovremmo approcciare il nostro servizio ai fratelli e alle sorelle bisognosi
Aleteia ha posto due domande ai leader di alcuni ministeri che operano tutti i giorni con i bisognosi. La prima era: “Dovremmo dare direttamente del denaro ai senzatetto che vivono in strada – perché o perché no?”. La seconda era un po’ più ampia: “Qual è il modo migliore per aiutare i senzatetto?” Ecco cosa ci hanno detto le persone impegnate in questo servizio:
È una domanda difficile, perché le persone senzatetto non sono definite dal fatto di non avere una dimora; sono persone, e in quanto tali le loro necessità sono uniche. Il modo migliore di aiutarle è quindi rispettarle, conoscerle, e poi aiutarle in modo personale, in quello di cui ciascuna di loro ha bisogno… A volte è il cibo, altre volte un sorriso, spesso è un abbraccio, o vestiti, o un sacco a pelo, o del denaro, o un orecchio disposto ad ascoltare. A mio avviso, il modo migliore per voi potrebbe essere pregare per loro, mentre per me è nutrirli e parlare con loro – servono entrambe le cose! E allora fate ciò che Dio vi dà la possibilità di fare, ma fatelo per quella persona reale e specifica.
Steve Sarnecki, fondatore di SALT, un ministero a base parrocchiale che aiuta gli affamati, i senzatetto, chi è perso e solo a Baltimora, Maryland, incontrandoli “sul campo”, direttamente per strada.
*****
Finanziate un’organizzazione che aiuta i senzatetto. Prima di farlo, controllate e assicuratevi che sia lecita. E non vi vergognate di chiedere esattamente quali servizi offre.
Suggerisco anche che chiunque voglia aiutare i senzatetto sia disposto a offrire il proprio tempo e a impegnarsi a costruire un rapporto di amicizia, se possibile. Per una persona senzatetto, essere trattata come qualsiasi altro essere umano non ha prezzo. Offrite del tempo, dei consigli, e siate semplicemente un amico. Chiedetevi sempre se ciò che fate aiuta le persone o le impoverisce.