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I quattro papi a “lezione” da Padre Mario Luigi Ciappi

cardinale Mario Luigi Ciappi

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 21/04/16

Padre Ciappi ha fatto lezione a Wojtyla, scritto documenti per Pio XII e Giovanni XXIII, mentre Paolo VI lo creò cardinale

Un teologo dei record. Un punto di riferimento per ben quattro papi del novecento. E’ la parabola del domenicano fiorentino, il cardinale Mario Luigi Ciappi, scomparso ad 87 anni nel 1995.

Prima studente e poi teologo del Pontificio Ateneo Angelicum di Roma, Padre Ciappi, come racconta Avvenire (20 aprile), incrocia tra quei banchi il futuro Giovanni Paolo II.

MAESTRO DI WOJTYLA

Ciappi insegna all’Angelicum a Roma fino al 1955 assicurando l’insegnamento di diverse discipline teologiche, a cominciare dalla teologia morale fino alla teologia sacramentaria. E sarà proprio in quegli anni che tra gli allievi prediletti dei suoi corsi verrà annoverato il giovane polacco Karol Wojtyla, che non dimenticherà mai le lezioni apprese del suo antico maestro di teologia.

LA NOMINA DI PIO XII

L’8 maggio 1955 giunge l’incontro con il secondo papa, ovvero la nomina inaspettata da parte di Pio XII a maestro del Sacro Palazzo (quello che dopo la riforma di Paolo VI del 1968 diventerà il teologo della Casa Pontificia). Da quella data il ruolo del domenicano fiorentino (a cui Pio XII, ricorrerà nelle ore più inaspettate delle sue impegnative giornate solo per avere una consultazione su come citare o meno sant’Agostino in un discorso) diventerà fondamentale per la stesura di importanti documenti pontifici come l’enciclica del 1956 dedicata alla devozione del Sacro Cuore di Gesù, la Hauretis aquas.

IL RITIRO CON GIOVANNI XXIII

Padre Ciappi nel settembre 1962 (con lui ci saranno anche i monsignori Alfredo Cavagna e Loris Francesco Capovilla) partecipera’ al ritiro spirituale, guidato da Giovanni XXIII, nella torre di San Giovanni nei giardini vaticani «per preparare la sua anima» alla celebrazione del Vaticano II. Il teologo fiorentino offrirà soprattutto, nell’ambito di quell’assise, un contributo originale per la stesura definitiva della costituzione dogmatica Lumen gentium e per lo schema De Ecclesia.

“SPALLA” DI PAOLO VI

Nel 1967 Paolo VI vorrà accanto a sé Ciappi per il pellegrinaggio al santuario di Fatima. «A molti la mia presenza è parsa misteriosa. Da parte mia – confidò in quel frangente padre Ciappi – la ritengo un dono, oltre che del Santo Padre, della Madonna del Rosario, che ha forse ispirato il bianco vicario di Cristo ad associarsi un figlio di san Domenico, nell’atto di omaggio alla mistica Corona, tanto interamente connessa con il messaggio di Fatima».

Dieci anni dopo, il 27 giugno del 1977, per i servigi prestati alla Sede Apostolica riceverà la berretta cardinalizia da parte di Paolo VI .

“SOSTITUTO” DI GIOVANNI PAOLO II

Da allora soprattutto per Giovanni Paolo II (sostituendolo addirittura a causa della convalescenza per l’attentato del 1981 per la recita del Rosario nella Cappella Paolina in Vaticano il 4 luglio di quell’anno) continuerà a offrire il suo sapere e la sua competenza come teologo della Casa Pontificia.

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