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Come imparare a calmarci e dire ‘no’ quando siamo in preda all’ansia

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wavebreakmedia/Shutterstock

William McKenna, MS - pubblicato il 20/04/16

I suggerimenti di questo esperto di psicologia coniugano la fede cattolica alla moderna psicologia

Domanda: Sono costantemente sommerso dalle tante responsabilità e attività in corso nella mia vita. Sento come se la mia ansia stia peggiorando sempre di più, e non riesco a rilassarmi né a rallentare il passo. Come faccio a tenere testa al dinamismo della vita quando è così difficile dire di no?

Questo dell’essere troppo impegnati, che tu mi creda o meno, è uno dei problemi più comuni. Avevo lo stesso problema quando ho frequentato l’università, ed era diventato quasi insopportabile. Un giorno sono andato dal cappellano del campus e gli ho parlato della mia ansia e del mio essere eccessivamente impegnato. “Perché hai scelto di diventare così indaffarato?” Non sono riuscito a credere alla sua risposta! Prima non mi era sembrato che essere così impegnato fosse stata una mia scelta! Ma poi ci ho pensato su, e mi sono reso conto che lui aveva ragione. Avevo scelto io di diventare impegnato.


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Ogni attività extracurricolare, ogni invito che accettavo, tutto quello che stavo facendo, era una mia scelta. Mi ero accorto che la mia vocazione dell’epoca era di essere uno studente universitario, e non era necessario essere coinvolto in un milione di altre attività extracurricolari. Queste attività extra mi stavano infatti causando ansia e aggiungevano rumore alla mia vita, impedendomi di avere quel tempo di silenzio indispensabile per riflettere e per prendermi cura di me stesso.

Non sto certo dicendo che non dobbiamo avere delle attività all’infuori del nostro lavoro. Il tempo libero è di incredibile importanza per la salute mentale e per il benessere sociale. Le attività che fungono da sbocco sociale e da tempo in cui “ricaricarsi” sono di grande aiuto e possono anche essere delle meravigliose opportunità per diventare più virtuosi. Il problema sorge quando queste cose sono fonti di ansia piuttosto che di gioia e relax.

Il cuore della situazione difficile che tu stai passando in questo momento non è soltanto connesso con la scelta di essere impegnati, ma anche con l’idea che dire ‘no’ agli altri avrà delle conseguenze negativa sulla tua relazione con loro, sull’immagine che hai di te stesso, o su entrambe le cose. Al centro del bisogno di essere impegnati risiede l’idea che senza delle attività con cui occupare il tempo perdiamo valore sia verso gli altri che verso noi stessi. Quando crediamo a questo, la nostra autostima diventa direttamente legata a quanto riusciamo a compiere e a quanto bene facciamo ciò che facciamo.

Una possibile soluzione a questo approccio è di ricordarti che la tua dignità e il tuo valore non sono basati su quante cose tu fai. Se senti una certa attività o un certo impegno ti stia causando stress eccessivo ed ansia, lascia perdere! Probabilmente sarà difficile. Nessuno vuole apparire inaffidabile, ma è molto meglio piuttosto che essere governati dall’ansia o che farsi venire un’ulcera allo stomaco. Se questi cambiamenti non ti danno il sollievo che cerchi, allora ti raccomando di andare da un terapeuta per lavorare sulle ragioni più profonde e personali che ti spingono a essere sempre così occupato. E poi ricordati che Cristo ti dà dignità e rispettabilità, e non importa cosa tu faccia o cosa pensino di te le altre persone: il Suo amore per te non cambierà mai.


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William McKenna, MSè un volontario presso l’IPS Center for Psychological Services. L’Institute for the Psychological Sciences offre dei corsi in psicologia, sia online che in diverse strutture nell’area metropolitana di Washington DC. Visita www.ipsciences.edu per ulteriori informazioni.

[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]

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