6. Esperta diplomatica
È possibile negoziare con tutti e nello stesso tempo con ognuno singolarmente? L’ONU, la grande famiglia delle nazioni, potrebbe trarre grandi vantaggi se assumesse come segretaria la madre di una famiglia numerosa. Non fa favoritismi, davanti ai suoi occhi ognuno ha necessità uguali e, allo stesso tempo, radicalmente diverse. Deve saper unire richieste e ricompense, obiettivi a lungo termine con altri a breve termine, essere giusta senza essere egalitaria… Deve capire quando dietro un atteggiamento ostile si nasconde la voglia di essere abbracciati. E riuscire ad abbracciare sette figli insieme, ma far sentire ognuno di loro unico e speciale, è una vera sfida!
7. Super-flessibilità
Potrebbe sembrare qualcosa di poco conto, ma non poter fare sempre tutto ciò che si vuole è un limite quotidiano che offre una grande lezione di vita. So che a mio maggiore non piace condividere il proprio tablet, e che alla mia quinta figlia dà fastidio quando qualcuno bussa alla porta del bagno mentre si fa la doccia… ma sanno trovare dei compromessi, ed è giusto così! La realtà mi costringe a cambiare i miei piani per il bene degli altri; e loro hanno già imparato questa importante lezione…
8. Saper infrangere i canoni
Un piccolino va a vedere l’incontro di wrestling del fratello maggiore con gli stivali da pioggia dei My Little Pony? In qualsiasi altra famiglia sarebbe farsi deliberatamente beffa delle etichette eteronormative che la società insiste a incollare sui nostri bambini ancora “fluidi”, ma in una famiglia numerosa si dice: “Dammi il cinque per essere riuscito ad appaiare le scarpe, ragazzo!”
La piccolina dice che da grande vuole diventare astrofisica-ingegnere meccanico-presidente-operaia di una piattaforma petrolifera-difensore di una squadra di football-CEO di qualsiasi cosa? Il figlio del tuo vicino potrebbe dire che è così perché è stata incoraggiata a ignorare i ruoli di genere tradizionali, mentre il figlio di una famiglia numerosa probabilmente ha solo dato un’occhiata alla lista delle cose da fare della mamma e spera di avere una vita un po’ più facile.
9. Una definizione infinitamente elastica della prudenza
Hai qualcosa di ridicolo e irragionevole che dev’essere fatto – hai bisogno che qualcuno adotti cinque gemelli o si prenda cura di un grosso cane con problemi intestinali o prepari il cibo per un matrimonio che è… domani? A chi chiedere?
Vorrei prendermi a calci per il fatto di dirlo, ma chiedi alla madre di una famiglia numerosa. Darà un’occhiata prudente al suo budget, al suo programma, ai suoi obiettivi a lungo termine e alla sua vita in generale e concluderà che le esigenze della vita quotidiana sono già andate talmente oltre ciò che è umanamente possibile che non c’è motivo per non fare anche quello. Anzi, dì al cane problematico di portare con sé anche il coniglio senza pelo di cui è amico – può aiutarmi sgusciare le uova per il pranzo di nozze.
10. Il “tocco dei pani e dei pesci”
Ok, è meno un miracolo e più un atteggiamento. Sai perfettamente come sia un pasto dignitoso e bilanciato, ma hai comunque la capacità di servire crackers integrali, cipolline e un barattolo di zuppa e definirla “cena” con una gran faccia tosta.
Puoi prendere una minima quantità di pollo e farne una zuppa o farlo in casseruola – ok, probabilmente non trabocca di pollo, ma c’è una presenza scientificamente dimostrabile di fibre animali in ogni centimetro quadrato.
E ovviamente ci sono volte in cui dici: “Ok, Signore, mi hai dato tutti questi figli, e ora come diavolo dovrei nutrirli?”, e qualche minuto dopo un nuovo vicino bussa alla porta, ti spiega che il suo panificio e la sua industria alimentare hanno spesso dei surplus e ti chiede se conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno.

A mia figlia di sei anni e ai suoi compagni di classe fu chiesto cosa volessero fare da grande: le risposte oscillavano tra il medico e la parrucchiera, con qualche calciatore qua e là. Lei sorprese tutti quanti dicendo che voleva essere madre. La sua maestra mi disse che si trattava di una caso straordinario, in molti anni di insegnamento nessun bambino di quell’età aveva mai dato una risposta del genere.
Se mia figlia sapesse che ciò che lei ammira in me è dovuto a lei e ai suoi fratelli…!
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti e Valerio Evangelista]