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La favola del fornaio e del senzatetto…

Michel Flamant e Jérôme Aucant

The Telepraph/Twitter

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 12/04/16

...una storia di gratitudine e riscatto

Detta così sembra una favola, e in effetti ne ha quasi tutti gli elementi, ma la storia che andiamo a raccontarvi è tutta vera e si è svolta poche settimane fa. In Italia l’ha raccontata per prima l’Huffington Post, ma in realtà a svelarla a tutti è stato il The Telepraph. E’ la storia di una amicizia tra un fornaio di Dole, nelle montagne del Giura, a est della Francia e un senza tetto.

Michel Flamant ha 62 anni e fa il fornaio da quando ne aveva 14. Spesso Jérôme Aucant si metteva proprio davanti al suo forno a chiedere qualche spiccio ai passanti; e Michel, invece di cacciarlo via, lo invitava a entrare per offrirgli un caffè e un croissant. È stata proprio la sua gentilezza a salvare Michel da un’intossicazione da monossido di carbonio che poteva costargli la vita.

Un giorno Michel stava infornando le sue specialità come suo solito, ma ebbe un malore a causa di una perdita di anidride carbonica del suo forno. Il fornaio perse e i sensi e solo l’intervento di Jerome, preoccupato per l’amico, ha permesso ai medici di salvarlo.

https://twitter.com/AustFiction/status/716179850277441536

Dopo due settimane Michel è uscito dall’ospedale, deciso a fare qualcosa per ringraziare Jérôme e sdebitarsi.

Così gli ha offerto un lavoro nel forno. In pochi giorni Jérôme ha conquistato la fiducia di Michel, al punto da spingerlo a un gesto ancora più estremo: ‘vendergli’ per la cifra simbolica di un euro l’intera attività a Dole. Negli anni Michel, definito da tutti un gran lavoratore, ha aperto diverse panetterie in Francia e persino a Chicago. D’ora in poi quella di Dole non apparterrà più a lui, ma a monsieur Aucant, che nel mentre si è tagliato barba e capelli e rimboccato le maniche per imparare a fare baguette e dolci buoni almeno quanto quelli di Michel. “Cos’è più importante: i soldi o la vita?”, chiede ironicamente Michel. “Non sono ricco, ma non m’importa nulla dei soldi. Voglio essere libero, stare in pace con me stesso. E se posso fare felice un’altra persona, tanto meglio”.

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