Attenzione a non cadere in queste trappole quotidiane In genere scrivo di relazioni tossiche, malate e abusive, nelle quali è quasi sempre presente qualche disturbo della personalità.
Quando si tratta di questi rapporti, non c’è nulla da evitare se non il rapporto stesso. L’ordine è correre via lontano e non guardarsi mai indietro.
Dall’altro lato, è un errore pensare che avere un rapporto sano significhi averne uno senza problemi. A volte ci troviamo di fronte a qualcuno che non ha alcun disturbo mentale e con cui la relazione è positiva e scorre bene, ma si inciampa davanti a questioni che si possono risolvere facilmente con amore ed empatia nei confronti dell’altro.
Ecco alcune delle cose che NON DOVETE FARE per evitare di distruggere un rapporto sano.
- MINACCIARE DI FARLA FINITA SENZA AVERNE DAVVERO L’INTENZIONE
Una discussione qualsiasi ed ecco la frase “Allora facciamola finita”. Per una persona che ama davvero, la minaccia della fine di un rapporto è molto dolorosa. Se siete la persona che ha l’abitudine di dire una cosa del genere in qualsiasi discussione, osservate la reazione dell’altra persona. Avete capito che fa male? Ma attenzione! Se dopo agite come se non lo aveste mai detto, a un certo punto la paura della fine smetterà di esistere e vi troverete di fronte a questa risposta: “Vuoi farla finita? Era ora!”, correndo il rischio di non vedere più la persona che avete davanti.
- ESIGERE ATTENZIONE O DISCIPLINA IN MODO ESAGERATO
Ovviamente desideriamo essere partner attenti, ma non bisogna trasformare questa necessità in un martirio per l’altro. L’eccesso di richieste (non hai chiamato quando hai detto che lo avresti fatto, non hai risposto subito al messaggio, non hai fatto esattamente quello che avevamo stabilito ecc.) può finire per soffocare e farvi vedere come una persona egoista, che si comporta come se l’altro ruotasse intorno a sé.
- ASPETTARE SEMPRE CHE SIA L’ALTRO A CHIEDERE SCUSA
In un rapporto sano, non importa chi ha sbagliato. È proprio nel momento in cui sbagliamo che abbiamo bisogno di comprensione. Dimostratela, senza far sì che l’altro si umili davanti a voi. Se l’errore non è stato vostro e non pensate di dover chiedere scusa, sappiate che anche così la maggior parte delle volte un po’ di buonumore risolve le cose.
- CATTIVO UMORE
Ci sono persone che diventano di cattivo umore per qualsiasi motivo, e questo fa sì che il partner abbia la sensazione di camminare sulle uova, arrivando all’esaurimento.
Se avete problemi d’umore, cercate un aiuto professionale. Il vostro partner non è obbligato ad adeguarsi continuamente ai cambiamenti ingiustificati del vostro umore.
- NON AIUTARE MAI NEI COMPITI DOMESTICI
In un mondo moderno, in cui entrambi i coniugi lavorano, non c’è nulla che sfinisca di più del fatto di doversi occupare della casa, della biancheria, dei figli, della macchina e dei pasti da soli.
Ci sono partner che si rifiutano di aiutare perché a casa dei genitori non hanno mai dovuto farlo, o semplicemente perché non amano quei compiti. Bisogna comunque ricordare che anche l’altro può non amare quelle attività ma svolgerle comunque per il benessere familiare, e allora perché non ricambiare?
- CHIUDERSI NELLA ROUTINE
Il lavoro, i doveri, gli impegni, il traffico… tutto cospira per farci vivere nell’armonia più perfetta con la routine. Aspettate. Non c’è niente di male nella routine, anzi, quasi sempre apporta quella sensazione di stabilità di cui hanno bisogno i rapporti solidi. Spezzarla, tuttavia, è un ingrediente obbligatorio per non uccidere la relazione per noia. Inventate un breve viaggio, una notte fuori, una gita in macchina, un gelato al bar dell’angolo, un biglietto nella tasca, una foto di entrambi sul parasole della macchina con un una frase affettuosa…
Tutto questo risveglia il rapporto e scalda il cuore. La mancanza di questo “movimento” può portare l’altro a trovare emozioni in cui voi non siete presenti.
- NON LODARE MAI LA BELLEZZA FISICA DELL’ALTRO
Alcune persone non hanno l’abitudine di dire che trovano il partner bello, attraente, seduttore, forte ecc. Lo pensano ma non lo dicono mai.
Sappiate che dire apertamente che trovate bello il vostro partner lo fa sentire amato, e credetemi, non c’è niente di più stimolante.
Se la vostra metà si sente amata, la sua autostima e la sua sicurezza aumentano, non dimenticatelo.
- PERMETTERE CHE FAMILIARI O AMICI OFFENDANO IL PROPRIO PARTNER
A vostra sorella non piace il vostro nuovo partner, vostra madre pensa che non sia adatto a voi, vostro padre dice che ha la faccia di uno che non vale niente,un vostro amico ci scherza su.
Spesso, senza fondamento reale, familiari e amici si sentono nelle condizioni di dire cose offensive sul vostro partner senza alcun riguardo per il fatto che questo possa farvi soffrire, solo perché sentono che la vostra attenzione nei loro confronti è minacciata dalla presenza della persona che avete scelto.
Questo tipo di condotta dev’essere bloccata fin dal primo episodio. Chiarite che è quella la persona che avete scelto ed esigete rispetto per lei. Evitate che si debba difendere davanti a perfetti sconosciuti.
Se non sapete prendere posizione per preservare il vostro partner di fronte alla vostra famiglia e ai vostri amici, correte il rischio che l’altro si senta non rispettato, esposto e abbandonato da voi. Se questo accade e il vostro partner è una persona dotata di amor proprio, opterà per l’uscita d’emergenza più vicina.
- MANCANZA DI SOSTEGNO MORALE
Non c’è cosa peggiore che cercare l’aiuto del partner di fronte a una frustrazione e non trovarlo, o vedere il proprio problema minimizzato.
A volte il vostro partner può aver avuto una pessima giornata, può aver perso il cellulare, una riunione importante, l’impiego, può aver avuto un incidente con la macchina o avere solo una giornata di malinconia. In giorni di questo tipo, non dovete inventare niente di strano. Vi assicuro che l’unica cosa che l’altro si aspetta davvero da voi è sentirvi dire: “So che hai avuto una brutta giornata, ma sono qui al tuo fianco e supereremo la cosa o troveremo insieme una soluzione”. Può essere che questo risolva già il 90% del problema.
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]