Sui quotidiani si parla di sacerdoti soltanto in chiave negativa, «”ho letto su un giornale che un vescovo ha fatto tal cosa o che un prete ha fatto tal cosa!”», ha dettoPapa Francesco simulando un ipotetico dialogo con un interlocutore. «”Sì, anche io l’ho letto, ma, dimmi, sui giornali vengono le notizie di quello che fanno tanti sacerdoti, tanti preti in tante parrocchie di città e di campagna, tanta carità che fanno, tanto lavoro che fanno per portare avanti il loro popolo?”. Ah, no! Questa non è notizia. Fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce. Ci farà bene pensare ai nostri vescovi e ai nostri preti coraggiosi, santi, buoni, fedeli e pregare per loro».
Non si può certo dare torto al Papa, i media sono abili ad indicare la mela marcia dimenticandosi dell’intero cesto. O della foresta che cresce, per usare la similitudine di Francesco. Per questo ci teniamo a rendere nota una recente e inedita indagine dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr), coordinata dal dott. Antonio Cerasa, neuroscienziato e docente di Psicologia delle comunicazioni presso l’Università degli Studi “Magna Graecia”. E’ stata pubblicata sulla rivista“Personality and Individual Differences”.
L’obiettivo è stato quello di valutare se anche nei sacerdoti cattolici si rispecchiano i positivi risultati rilevati dagli studi più recenti sulle persone di fede, ovvero il benefico ruolo della religiosità sul benessere psicofisico (come dimostra anche un nostro apposito dossier). Sono stati quindi presi in esame 200 sacerdoti ordinati nella Chiesa Cattolica (in particolare 70% diocesani e 27% francescani, in attività nel centro-sud Italia), confrontandoli con oltre 301 credenti praticanti e con 212 persone non credenti o agnostiche e, impiegando il “Neo Personality Inventory” -uno dei test più accreditati per la valutazione della personalità-, sono stati studiati i loro profili psicologici attraverso cinque grandi fattori: stabilità emotiva, estroversione, amicalità, apertura mentale e coscienziosità. Dopo essersi accertati del’l’affidabilità statistica hanno valutato i risultati raggiunti.