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7 modi per prestare il primo soccorso emotivo

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Tudo sobre minha mãe - pubblicato il 05/04/16

I dolori emotivi possono far male tanto o perfino molto di più di quelli fisici

Se una persona si taglia si mette un cerotto, se ha un dolore forte prende un analgesico. Nessuno lo mette in discussione.

Curare i nostri mali fisici è normale, ma tutti sanno che i dolori emotivi, come un senso di insuccesso o di rifiuto, possono far male tanto o perfino molto di più di quelli fisici.

E visto che fanno male, dobbiamo curarci per smettere di soffrire. Ecco 7 modi per curare l’anima nel momento della difficoltà:

1. Riconosci il dolore emotivo e lavora per alleviarlo prima che diventi troppo dominante e invasivo. Il corpo umano amplifica il dolore fisico perché la gente veda cosa non va e prenda precauzioni. Lo stesso vale per i dolori emotivi. Se capisci di provare un dolore emotivo che non sta migliorando, significa che sei davvero “ferito” e che hai bisogno di curarti. La solitudine, ad esempio, è un sentimento che può essere devastante per la salute mentale e fisica delle persone. Se provi un senso di isolamento sociale, è necessario agire!

2. Quando i pensieri negativi iniziano a dominare, intercettali con distrazioni positive. Ricordare in continuazione qualcosa di brutto che è accaduto solo per torturarsi, senza cercare necessariamente una soluzione o anche solo un’intuizione, non porta da nessuna parte e provoca solo un dolore maggiore. Blocca i pensieri negativi. Un buon modo per porre fine alla “ruminazione” negativa è distrarsi con qualcosa che richieda concentrazione. Va bene tutto ciò che ti fa concentrare su un’altra cosa: sudoku, parole crociate, ricordare il nome degli amichetti di quinta elementare, aprire un libro. Studi scientifici suggeriscono anche anche due minuti di distrazione possono ridurre i pensieri negativi ossessivi.

3. Monitora e proteggi la tua autostima. Nel momento in cui inizi a buttarti giù, prenditi un momento per avere compassione di te stesso. L’autostima è un tipo di sistema immunologico che ci protegge da molti dolori emotivi e rafforza la resilienza. È importante tenere d’occhio l’autostima ed evitare di scavare ancora, soprattutto quando il cuore già soffre. Un esercizio mentale utile per i momenti di autocritica eccessiva è pensare a un amico molto caro e immaginare che stia passando quello che stai passando tu in quel momento. Scrivi una lettera a quell’amico esprimendo compassione e sostegno, e vedrai che molti dei messaggi contenuti nella lettera servono a te stesso!

4. Reindirizza le tue reazioni post-sconfitta. Dopo un fallimento è molto comune concentrarsi su ciò che non è andato bene, su quello che non riusciamo a fare anziché su quello che ci riesce. Fa parte della natura delle ferite emotive. Un dolore ne chiama un altro, e se non spezzi il circolo vizioso non riuscirai a ristabilirti per agire nel modo migliore. Continuare a sentirti inutile e demoralizzato provocherà solo altre sconfitte. Prova a elencare i fattori che puoi controllare al prossimo tentativo. Pensa a pianificare e a preparare, concentrandoti ad esempio su come puoi migliorare le cose per avere successo in quello che desideri. Questo tipo di esercizio mentale ridurrà la sensazione di impotenza e migliorerà le tue possibilità in futuro.

5. Trova significato nelle perdite. Sconfitte, insuccessi – tutto questo fa parte della vita, e fa male. Quello che non deve accadere è smettere di curare le ferite aperte. Se pensi che il dolore ci stia mettendo molto a passare, prova a cercare un senso nella perdita e a vedere ciò che è derivato di positivo da quella situazione. Chiaramente non è sempre facile, ma tieni conto del fatto che la tua esperienza può aiutare te stesso e anche altre persone ad acquisire una nuova prospettiva di vita. Pensa ai cambiamenti che puoi fare per allineare la tua vita con i tuoi valori e i tuoi obiettivi.

6. Non incolparti in modo ossessivo. La colpa può essere anche positiva, perché ci avverte del fatto che dobbiamo cambiare qualcosa in un rapporto, ma la colpa eccessiva può essere tossica: fa sprecare molta energia emotiva e intellettuale, ci distrae dai nostri compiti e ci impedisce di goderci la vita. Hai sbagliato con qualcuno? Chiedi scusa, ma attenzione: ci sono modi e modi per chiedere scusa. L’ingrediente fondamentale di una richiesta di scuse efficace è l’empatia. In altre parole, chiedendo scusa devi concentrarti non tanto sulla spiegazione del perché hai fatto quello che hai fatto quanto sul modo in cui le tue azioni hanno influito sull’altra persona. È molto più facile perdonare qualcuno quando abbiamo la sensazione che l’altro capisca davvero come ci sentiamo. Vuoi liberarti dal senso di colpa? Chiedi scusa, anche se è necessario farlo più di una volta. Se senti di essere stato perdonato di cuore, sarà più facile dissolvere il sentimento negativo che ti porti dentro.

7. Impara quello che funziona per te quando sei ferito a livello emotivo. Presta attenzione a te stesso e capisci come affronti personalmente le ferite emotive più comuni. Ti chiudi? Hai un attacco d’ira ma ti riprendi rapidamente? Rinneghi i tuoi sentimenti? Non smettere di osservarti in quei momenti e di capire quello che funziona per te. È fondamentalmente la stessa cosa di sapere che tra una serie di analgesici presenti in farmacia ce n’è uno che funziona meglio per te quando hai mal di testa. Lo stesso raziocinio serve al momento di rafforzare la tua resilienza emotiva. Prova modi diversi e scopri a cosa reagisci meglio, ma soprattutto sviluppa l’abitudine di prendere regolarmente nota del tuo stato emotivo – soprattutto dopo essere passato per situazioni stressanti, dolorose o difficili.

Sì, tutta questa “igiene” emotiva richiede tempo e lavoro, ma migliorerà davvero la qualità della tua vita.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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