Quello che si potrebbe prefigurare è un ufficio di consulenza laico. Ma nessuna possibilità di ordinazione è all'orizzonte
Si riaccende il dibattito sulla ordinazione delle donne cardinali? La Stampa (8 marzo) e il blog cattolico thewanderpress,com rilanciano la notizia.
Il quotidiano torinese, in particolare, spiega che lo spunto proviene dalla Germania, e addirittura dal sito ufficiale della Conferenza Episcopale tedesca, una fonte continua di prese di posizione e iniziative spesso sorprendenti, e dall’autorevole portale cattolico tedesco katholisch.de. Entrambi pubblicano un’intervista della giornalista austriaca di Radio Vaticana Gudrun Sailer.
Sailer elogia dapprima il pontefice per avere incoraggiato la discussione sul tema delle donne in Vaticano. Quando poi le viene ricordato che, anche a giudiziose del papa attuale, non saranno ammesse né donne prete né donne cardinale, risponde: «Il problema risiede nella Legge canonica. Solo i preti hanno la possibilità di prendere decisioni che siano impegnative da un punto di vista legale per altri preti. Ma ci sono proposte di specialisti di diritto canonico, maschi e femmine, per trovare più spazio ai laici».
Fra questi la proposta di creare un ruolo nuovo per le donne nella Chiesa. Secondo Sailer l’allargamento alle donne del cardinalato, che si è sviluppato solo nell’undicesimo secolo come ufficio ecclesiastico, e che non è stato stabilito da Gesù. «Sarebbe possibile creare un tale nuovo ufficio di consulenza per le donne. Credo che sarebbe una buona idea creare questo tipo di ufficio e vedere come si sviluppa».
NESSUN PRECEDENTE STORICO
Il professore Johannes Grohe, docente di Storia della Chiesa alla Pontificia Università della Santa Croce, e vicedirettore del Römisches Institut der Görres-Gesellschaft, uno dei maggiori istituti internazionali che si occupa di storia della Chiesa e del patrimonio culturale cristiano, premette che non ci sono precedenti storici di donne cardinali.
I TRE GRUPPI DI CHIERICI
«Il collegio cardinalizio – spiega Grohe ad Aleteia – nasce da tre gruppi di chierici che aiutavano il Romano Pontefice nello svolgimento del suo ministero di vescovo di Roma e capo della Chiesa universale».