Da Gomer a Betsabea fino a a Dalila…
Donne belle e seduttrici. Donne intriganti, bugiarde, adultere, che con l’inganno fanno cadere in tentazione gli uomini. Un turbine di passionalità e sesso che si consuma….nella Bibbia!
A raccontarlo sono Antonella Anghinoni ed Elide Sivieri in “Donne di Dio. Scorci biblici” (edizioni San Paolo).
LA MOGLIE DI PUTIFAR
Normalmente, nelle Sacre Scritture, la donna, considerata nel suo aspetto negativo, è una straniera che cerca di corrompere gli ebrei. E’ il caso della moglie di Putifar, ricco signore d’Egitto. La donna si invaghisce, cercando di sedurlo, del giovane schiavo Giuseppe (uno dei figli minori di Giacobbe), acquistato dal marito e, per le sue capacità, posto a capo dell’amministrazione della casa.
Offesa dal rifiuto del giovane, la donna si vendica accusandolo di fronte al marito di aver tentato di farle violenza, mostrando come prova la veste dello schiavo, della quale Giuseppe si sarebbe liberato pur di fuggire dalle mani della moglie del padrone. Giuseppe, esempio di Misericordia, alla fine riesce a dimostrare la sua buona fede ed esce dal carcere a cui è stato ingiustamente costretto per le accuse della donna malvagia (Genesi 39,6-20).
IL PERDONO DI GOMER
La moglie del profeta Osea, Gomer, è invece ricordata meno per il suo adulterino abbandono del marito, che per il fatto di essere stata riscattata da lui. Il simbolismo della vicenda di Gomer ha il suo apice quando Dio ordina a Osea di riprendersi la sposa infedele. Dopo una prova, la donna ritorna con lui per iniziare una nuova vita fatta di fedeltà e amore e diventare un nuovo emblema: quello di Dio che recupera il suo popolo infedele.
LE ADULTERE
Anche l’Antico Testamento contiene occasionali caratteri positivi delle adultere. Gli esempi includono Tamar, la quale inganna il suo dissoluto parente presentandosi come una prostituta (Gen 38), e Raab, la prostituta che aiutò gli Israeliti a entrare in Gerico (Gs 2).