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10 momenti della nostra vita in cui la misericordia di Dio ci sorprende

imposible

© Mary Anne Morgan/Flickr

Catholic Link - pubblicato il 03/03/16

di Nory Camargo

Per approfittare di questo anno di grazia, abbiamo preparato 10 esempi della misericordia di Dio nella nostra vita quotidiana. Se dovessimo menzionare tutte le volte in cui sono presenti la tenerezza e l’azione di Dio, la lista sarebbe troppo lunga, anche in base all’esperienza di ciascuno, ma speriamo che vi identificherete in qualcuna delle cose che diremo.

1. Quando ci sentiamo abbattuti dalla tristezza

tristeza© Sara Björk/Flickr

La tristezza può arrivare in qualsiasi momento della vita. I modi in cui si reagisce variano in base all’età e alla situazione in cui ci si trova. Sicuramente ciascuno si sentirà triste in qualche momento della sua vita, ma ciò che è certo è che Dio non è indifferente al nostro dolore. Come un padre o una madre, si preccupa per i suoi figli, e si manifesta attraverso altre persone per farci sentire meglio. A volte il dolore ci trasforma in ciechi rinnegatori di Dio e non ci permette di vedere che nella nostra vita ci sono molte situazioni piene della misericordia e della consolazione di Dio. Ci sono volte in cui ci sentiamo prosciugati e tendiamo a perdere la speranza, crediamo che i problemi non abbiano soluzione o che semplicemente nulla sarà sufficiente a farci recuperare la serenità. In questi momenti è importante tener conto del fatto che Dio non ci volta le spalle, non ci abbandona, ma è fedele alle sue promesse. “Beati gli afflitti, perché saranno consolati” (Matteo 5, 4).

2. Quando commettiamo un peccato

pecado©Send me adrift./Flickr

Immaginiamo di essere un bicchiere d’acqua pura. Man mano che pecchiamo l’acqua si intorbidisce e diventa scura, non siamo più noi, è il peccato che abita nel nostro cuore. La misericordia di Dio ci dà l’opportunità di tornare ad essere quell’acqua pura e trasparente, tutti i giorni e quasi a qualsiasi ora. La confessione è il sacramento divino che Dio ci ha donato per redimere i nostri peccati, per scaricare tutto il peso che ci portiamo sulle spalle. È l’opportunità perfetta per ricominciare. Ricorrere a questo sacramento non è un segno di debolezza, come molti pensano. Al contrario, ci rende più forti perché abbiamo il coraggio di riconoscerci deboli e peccatori, con sete e fame di Dio. A nessuno piace fare una lista di debolezze ed errori, per nessuno è facile dirli a voce alta, ma è il mezzo più efficace per essere veramente in pace con Dio e con noi stessi, è quasi come farci una bella doccia – entriamo nel confessionale sporchi e ne usciamo puliti e splendenti. Affrontare i nostri peccati non è facile, ma è l’unico modo per accettare l’aiuto di Dio. È nella nostra miseria che si manifesta maggiormente la misericordia di Dio attraverso il pentimento e la necessità di tornare alla casa del Padre.

3. Quando Dio ci offre l’opportunità di riprenderci da qualche malattia

recuperar© stocksnap.io

Può essere che in questo momento abbiamo una grave malattia, o può essere che ne soffrano familiari o amici. È un tema molto difficile e doloroso, di fronte al quale è importante ricordare che Dio, nella sua insondabile misericordia, ci offre due opportunità. La prima è quella di essere testimoni di fede e coraggio affrontando la nostra malattia come mezzo di purificazione e non rendendola un peso ma un esempio di vita. Molti santi offrivano i propri dolori a Dio e cercavano di fare della loro vita un’autentica testimonianza di donazione e amore. L’altra opportunità è la guarigione. La guarigione per la quale tutti preghiamo, quando miracolosamente Dio posa la sua misericordia su di noi e ci sussurra all’orecchio “Alzati e va’” (cfr. Giovanni 11, 1-43). La malattia può accompagnarci fin dalla nascita, comparire durante la giovinezza o visitarci quando non ci restano più tante forze, e la misericordia di Dio si può manifestare in qualsiasi tappa – il miracolo può verificarsi in un neonato, in un bambino malato di leucemia, in un giovane o in un anziano. A nessuno viene dato un manuale su come affrontare la malattia, ma a tutti viene data la possibilità di ricorrere alla misericordia di Dio. Accettarla è un’altra sfida, penseranno alcuni, ma chi non vuole la misericordia divina? Come esseri umani ci costa accettare la nostra fragilità e la necessità di essere aiutati, arrivare a uno stato di negazione e assumere l’atteggiamento errato di sentire che Dio gioca con i nostri sentimenti in circostanze come queste che mettono davvero alla prova la nostra fede. La malattia può essere la spinta di cui avevamo bisogno per diventare più forti e per renderci conto di quello che siamo capaci di raggiungere.

4. Quando ci viene spezzato il cuore

corazon© Nomaan Ahgharian/Flickr

Il nostro cuore potrà essere spezzato in moltissime occasioni, e non mi riferisco solo a quello che accade in un fidanzamento – ci può spezzare il cuore un figlio, un genitore, un fratello, un amico. Ogni volta che mi sento distrutta, penso a quanto dev’essere distrutto il cuore del nostro Dio, che ha dato tutto per noi e che inchiodiamo nuovamente sulla croce ogni volta che pecchiamo. È un ottimo esercizio: sentiremo che il nostro cuore spezzato è niente in confronto a quello di nostro Signore. Ma indovinate una cosa. Egli ci ama tanto che anche di fronte al nostro cuore spezzato prova compassione, ci consola in silenzio, ci offre la calma e ci mette sul cammino persone che possono “rammendarci” il cuore. Quello che ci serve è stare in contatto con chi ci è vicino, con i più bisognosi, per renderci conto di quale può essere la vera sofferenza. È vero che il nostro dolore è reale e non possiamo minimizzare la sua portata nella nostra vita, ma quando ci sentiamo a terra tendiamo a prendere tutto molto sul personale – lo sguardo delle persone, i commenti o gli atteggiamenti -, e speriamo che tutti provino compassione per il nostro dolore, che tutti siano al nostro fianco. Dio sarà ovviamente accanto a noi nel dolore che sperimentiamo, ma grazie alla sua misericordia possiamo scoprire che non siamo gli unici. L’errore che commettiamo consiste nel pensare che la misericordia di Dio si possa manifestare magicamente solo con risultati positivi. La verità è che di fronte a un cuore spezzato Dio potrà porre accanto a noi un cuore spezzato davvero dal dolore e dalla sofferenza, e sarà allora che capiremo che siamo stati fortunati e che abbiamo anche la capacità di aiutare altri il cui dolore non riusciamo neanche a immaginare.

5. Quando riusciamo a perdonare

perdonar© Ian Fearing/Flickr

Quanto è difficile, quando costa perdonare l’“imperdonabile”. Io sono ben lungi dal perdonare del tutto, e forse capita anche a voi. È normale, siamo esseri umani e alcune cose ci costano troppo, ma sono arrivata a capire che il vero perdono viene solo da Dio, dalla sua misericordia. Con le nostre forze siamo incapaci di perdonere alcune cose: abbandono, infedeltà, assassinio, violenza, aborto… Quando vi sentite incapaci di perdonare qualcuno (come capita a me), lasciate tutto nelle mani di Dio, ditegli: “Signore, tu sai bene quanto dolore mi ha provocato questa persona, sai anche che sono incapace di perdonare pur provandoci, per questo ricorro a te. Signore, riempi il mio cuore della tua misericordia perché da solo/a non ce la faccio”. Vedrete che con il tempo sentirete che il rancore si allontana e il perdono si avvicina. Ognuno è un caso a sé, ma quando una persona non ha perdonato si può identificare con questi sintomi: rabbia, risentimento, desiderio di vendetta, pensieri negativi nei confronti delle altre persone, depressione, incomprensione, ansia e perfino odio. Se vi è venuta in mente una persona leggendo questi sintomi, è perché ancora non l’avete perdonata. Quando non si è stati nei panni dell’altro, è molto difficile comprendere le barriere che impediscono a una persona di arrivare al perdono. Per questo quando si parla con una persona a cui costa molto perdonare non bisogna fare i saputelli e non bisogna criticare né giudicare, perché solo Dio sa quali passi deve compiere quella persona per arrivare al perdono, se lo vuole davvero.

6. Quando ci sentiamo amati di nuovo

sentimos© clappstar/Flickr

La solitudine si insedia in milioni di cuori, e a volte non siamo capaci di renderci conto del fatto che le persone che ci sono più vicine hanno bisogno d’amore. Dio è l’unico che si rende conto di ogni sentimento che nutriamo dentro di noi, e si incarica di porre sul nostro cammino le persone adatte che possono farci sentire amati di nuovo, ma tutto a suo tempo. Abbiamo un Dio che può tutto, che vede tutto e che ascolta le nostre preghiere. Quello che dobbiamo capire è che come la sua misericordia è infinita, lo è anche la sua pazienza, anche se alcuni di noi (me compresa) sono frettolosi e impazienti. Tutti vogliamo sentirci amati, assolutamente tutti, ma spesso dimentichiamo che lo siamo già. Cosa succederebbe se ogni essere umano sulla faccia della terra si sentisse veramente amato da Dio? Non dimentichiamo che siamo stati chiamati e che la nostra esistenza è preziosa. La cosa bella di tutto questo è che grazie alla misericordia di Dio ogni giorno può essere un’avventura, ogni giorno può trasformarsi in quello in cui credevamo che non sarebbe successo niente e invece è successo tutto. Grazie alla misericordia di Dio troviamo l’amore, e grazie alla sua misericordia imploriamo anche di essere amati nel silenzio della nostra interiorità.

7. Quando riusciamo a raggiungere una meta

meta© Pixabay.com

Tutti gli obiettivi che abbiamo raggiunto si realizzano solo grazie alla misericordia di Dio, che ci dà la forza di lottare, di perseverare, di sacrificarci, di cadere e rialzarci. Ricordiamo che siamo figli di Dio, non una cosa qualsiasi lanciata a caso in questo mondo. Non dimentichiamoci di Dio quando siamo arrivati alla vetta, perché Egli è l’unico che rende possibili le cose. Quando l’emozione per un successo ci invade, raramente il nostro primo pensiero è per Dio. Se gli permettessimo di guidare la nostra vita sarebbe tutto diverso. Non abituiamoci a stare nella nostra zona di comfort in cui tutto va e viene ma a modo nostro, non alla maniera di Dio. Non dimentichiamo di fare i nostri progetti con Dio, di raccontargli i nostri sogni e di sussurrargli i nostri desideri. Egli ascolta, ma non sempre agisce in base ai nostri piani o al nostro orologio, ma secondo la sua volontà e il suo tempo, perché il tempo di Dio è perfetto, come la dose di misericordia che riceviamo per poter raggiungere le nostre mete.

8. Quando accade l’impossibile

imposible© Mary Anne Morgan/Flickr

Le nostre preghiere sono state ascoltate: quella persona cara partita da molto tempo torna, avviene la conversione di un familiare o di un amico, c’è la notizia di una gravidanza che sembrava irraggiungibile. Ogni giorno avvengono migliaia e migliaia di miracoli, e alcuni sono così piccoli e insignificanti che non diamo loro importanza: la pioggia che torna dopo un’intensa siccità, il raccolto, l’albero che ci dà l’ombra, l’acqua e la luce che arrivano. L’impossibile avviene ogni minuto grazie alla misericordia di Dio nei confronti del suo popolo. Tutto è opera di Dio, che non dimentica niente; del Dio che irriga la terra come il proprio giardino, del Dio che permette che quell’acqua dia da bere ai campi o agli animali. L’aria che respiriamo, il cibo che arriva sulla nostra tavola, le comodità di casa e la compagnia dei nostri amici e dei nostri cari… Il segreto sta nello scoprire che anche il bruco che si trasforma in farfalla o la donna “sterile” che concepisce un figlio sono un miracolo, che grazie alla misericordia di Dio si verifica ogni giorno.

9. Quando siamo capaci di aiutare gli altri

ayuda© Pixabay.com

Non c’è soddisfazione più grande di quella di dare, perché sentirci utili è molto importante. Non importa l’età, aiutare gli altri ci rende esseri umani migliori e ci permette di guardare il mondo con altri occhi. So che molto spesso vi chiederete “Ma se non ho denaro come posso aiutare?” Potete farlo in un’infinità di modi – offrendovi come volontari in una fondazione, insegnando a leggere a comunità che non hanno accesso all’istruzione, portando la spesa alla vecchietta scontrosa, insegnando agli anziani a ballare, unendovi a una campagna pro-vita o essendo il portavoce che permette di raccogliere fondi per offrire la colazione o il pranzo alle persone che vivono in strada. Quella sensazione inspiegabile che ci invade quando doniamo è come una bomba d’amore, gratitudine e compassione che scoppia dentro di noi e trasforma la nostra vita per sempre. È la misericordia di Dio, insondabile, infinita e trasformatrice.

10. Quando ci scopriamo figli di Maria

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Chi può essere più fortunato? Grazie alla misericordia di Dio, abbiamo la migliore delle madri, la più bella, la donna scelta da Dio Padre per mettere al mondo la salvezza. La nostra Madre amata non distoglie gli occhi dalle sue pecore, ci consola, ci ascolta, ci abbraccia, intercede per noi presso il Padre e ci tira anche fuori dal Purgatorio. Che meraviglia! Che misericordia infinita! Dio avrebbe potuto inviare suo Figlio da solo, ma ha voluto dimostrarci che Maria era l’esempio perfetto di figlia, sposa, madre e amica. Dio ci ha amati tanto da renderci meritevoli di una madre così grandiosa, dell’unica che ha vissuto sulla propria carne il dolore più inimmaginabile del mondo. Se pensiamo a qualsiasi dolore, ci renderemo conto del fatto che anche nostra madre, Maria Santissima, lo ha sofferto: Maria ha concepito prima del matrimonio e ha affrontato l’angoscia di doverlo dire a Giuseppe, è stata rifiutata ed espulsa dal suo territorio, si è vista negata l’accoglienza la notte in cui ha partorito, è rimasta vedova, perché Giuseppe è morto prima della crocifissione di Gesù, ha visto morire suo figlio nel modo più lacerante che possa esistere nella storia. Conosce il nostro dolore più di chiunque altro. Siamo stati chiamati ad essere suoi figli solo per misericordia, perché quale amore migliore di quello di Maria?

QUI IL LINK ALL’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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