Un'azienda americana produce confezioni mono-uso acquistabili da chiunque
La comunione acquistata al supermercato e portata in borsetta? Un’americanata targata Celebrate Communion, un’azienda situata ad un centinaio di km da Seattle che propone un servizio innovativo per i parroci che non hanno voglia di preparare la comunione, oppure temono implicazioni igieniche o intolleranze al glutine (Blasting News, 20 febbraio).
L’innovativa ditta statunitense offre una serie di vaschette contenenti una piccola quantità di vino (anche nella versione succo d’uva per gli astemi) ed una piccola ostia, ovviamente disponibile anche nella variante senza glutine.
Ma è giusto che la comunione sia portata in borsetta e consumata, magari, quando lo si ritiene più opportuno? In realtà la prassi che vuol promuovere Celebrate Communion è distante anni luce da quella che segue la Chiesa Cattolica. E ovviamente non si concilia con la realtà.
Il liturgista Don Enrico Finotti spiega, invece, ad Aleteia la prassi che si dovrebbe seguire per una “corretta” Eucaristia.
LA COMUNIONE NELLA MESSA
La comunione sacramentale al Corpo (e Sangue) di Cristo è parte integrante della celebrazione del Sacrificio eucaristico. Infatti, essa costituisce il terzo dei gesti compiuti dal Signore nella istituzione della santissima Eucaristia:
– prese il pane (i riti della presentazione delle offerte);
– disse la preghiera di benedizione (la prece eucaristica);
– lo diede ai suoi discepoli (i riti di comunione).
Perciò: “Poiché la celebrazione eucaristica è un convito pasquale, conviene che, secondo il comando del Signore, i fedeli ben disposti ricevano il suo Corpo e il suo Sangue come cibo spirituale. A questo mirano la frazione del pane e gli altri riti preparatori, che dispongono immediatamente i fedeli alla Comunione” (OGMR n. 80).
L’Ordinamento Generale del Messale Romano (2000) mette in luce due elementi:
– la comunione sacramentale nella Messa é quanto mai conveniente per la piena partecipazione al Sacrificio divino, tuttavia non è assolutamente necessaria;
– i fedeli devono essere ben disposti, ossia in stato di grazia santificante e in atteggiamento interiore ed esteriore cosciente, retto e devoto.
Quindi il modo ordinario di ricevere la santa Comunione è all’interno della celebrazione eucaristica.
LA COMUNIONE FUORI DALLA MESSA IN CHIESA
Nel caso di impossibilità a partecipare alla S. Messa i fedeli possono chiedere di ricevere il Corpo di Cristo fuori di essa, secondo il Rito della comunione fuori della Messa e culto eucaristico (1979). I sacerdoti devono assicurare che questo servizio avvenga nel dovuto equilibrio e in modo conforme alle norme liturgiche, valutandone l’opportunità e in tal caso assecondando con generosità il legittimo desiderio dei fedeli.