Hai una mappa con tutte le rotte tracciate, hai in mente mete chiare e il coraggio di andare avanti. Cosa potrebbe andare storto se non tutto?
Hai una mappa con tutte le rotte tracciate, hai in mente mete chiare e il coraggio per proseguire il viaggio. Sembra la ricetta che tutte le persone di successo amano offrire. Cosa potrebbe andare storto se non tutto?
La programmazione non serve a niente se la vita decide di giocare con te come i gatti giocano con i topi. Il tuo coraggio non è molto utile quando sei tra le grinfie del mostro.
Puntiamo tutto sul rischio, pur non avendo garanzie del fatto che il piano avrà successo. È evidente che tutte le persone che sono arrivate in cima alla montagna hanno puntato in alto, ma è anche vero che in questa roulette russa molte scommesse vengono perdute. Ha senso quando si dice che il successo di qualcosa è stato raggiunto solo perché nel caso precedente si è fallito.
Non abbiamo alternative al fatto di continuare a provare, provare e provare. Con i pugni chiusi, il sudore sul volto, qualche ferita e molta stanchezza. Continuiamo a scalare, intravedendo la terra promessa. Cercando un posto al sole.
Alla fine dei conti, la tua capacità di sopportare vale molto più della tua mappa consumata e sporca di terra. La verità è che non sai più dove stai andando. Devi vincere la sete, la fame, il dolore, per qualcosa che ha il 99% di possibilità di fallire. E anche così andiamo avanti, perché quell’1%… non è straordinario? È la tua unica chance di far sì che tutta questa follia abbia un senso.
La possibilità di cambiare lo status quo esistenziale è già sufficiente a mobilitare tutti gli alchimisti. Tutti vogliamo l’elisir di lunga vita, ma quanti lavorano sodo per ottenerlo? Il grande imbroglio è questo: nel mondo dei viventi non abbiamo garanzia di niente. Questo piccolo grande dettaglio divide l’umanità in due classi di persone: quelle che scalano le montagne e quelle che testimoniano la grande impresa.
Tu da che parte stai?
[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]