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I 7 vestiti da non indossare assolutamente a Messa

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Catholic Link - pubblicato il 19/02/16

Certe mode sono inopportune in base al luogo, all'ambiente e alle persone. Un'attenzione ancor maggiore va posta in un contesto cristiano

Con questo articolo vorrei far conoscere i 7 indumenti più inadeguati per partecipare alla Santa Messa. Se ne potrebbero elencare altri, ma vorrei che questi sette ci rimanessero impressi per evitarli in futuro.

Si tratta fondamentalmente di formare un criterio generale per aiutare soprattutto chi deve catechizzare altri sul rispetto e sull’amore che abbiamo noi cattolici per l’Eucaristia.

Prima di menzionarli, è importante dire che sono criteri di base, e che spetta a ciascuno compiere un discernimento maturo su ciò che è più adeguato in base alle circostanze che si vivono.

Cosa dobbiamo evitare di indossare quando andiamo a Messa?

1. Magliette sportive (di squadre di calcio)

camiseta

Se voglio andare allo stadio a vedere una partita sono permesse. Se voglio andare a passeggio nel parco sono permesse. Ma per andare a incontrare il Signore?

Immaginate un’esibizione di magliette sportive in chiesa, con colori e squadre ovunque, vedendo “Messi” o “Vidal” decine di volte quando si guarda verso l’altare perché i fratelli sono di spalle.

Può provocare rivalità, dispiacere, distrazione o fastidio nell’assemblea. È risaputo, poi, che un indumento sportivo si usa in un ambiente sportivo, per cui dobbiamo evitare di indossarlo a Messa.

2. Pantaloncini molto corti o minigonna

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In spiaggia va bene. Il sole può essere insopportabile, ma in chiesa? Il caldo non è una scusa per vestirci come vogliamo, e se abbiamo caldo possiamo offrirlo al Signore come dimostrazione del nostro amore per Lui.

Un pantaloncino o una minigonna è un indumento che richiama l’attenzione in un gruppo umano, e ancor più in chiesa.

3. Ciabattine da spiaggia

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Anche se molti non ci credono succede, soprattutto nei luoghi di vacanza, in cui andare a Messa è un’occupazione da svolgere andando da casa propria alla spiaggia. Sempre degni! Non dimentichiamolo. Anche se ci vuole più tempo per cambiarsi abito e scarpe, lo farò per amore del Signore. Le ciabattine vanno bene in spiaggia, non in chiesa. Per andare a Messa si indossano scarpe più discrete e poi si tolgono per andare in spiaggia, qual è il problema? La pigrizia o la scomodità non prevalgano sulla dignità e la sobrietà che devono prevalere in un tempio cattolico.

4. Cappelli o berretti

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Mia madre diceva sempre “In casa non si mette il cappello”, e allora tanto più nella casa di Dio! Oltre a evitare di ostacolare la vista agli altri, è un grande segno di rispetto. Quando si sta con una persona importante, ci si toglie il cappello o il berretto e si saluta. I cappelli servono a difendersi dal sole, ma non in una chiesa. Da cosa vorremmo proteggerci? È meglio evitare. Si possono togliere e lasciare al lato del proprio posto. Portarli in chiesa va bene, usarli al suo interno è inappropriato.

5. Scollature o camicie aperte

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Fanno parte della moda di questo secolo. A quanto pare, la premessa è “Più mostri il tuo corpo, meglio è”. Tra i cristiani non è così. Sappiamo che il corpo è un dono di Dio, è il tempio dello Spirito Santo, e quindi lo difendiamo con cura. Non ci mostriamo a tutti, perché potrebbe distrarre e provocare gli altri. Sinceramente dispiace un po’ vedere per strada defilé di giovani vestiti in questo modo, e allora tanto più in chiesa. Bisogna andare ben sistemati e vestiti in modo degno. È meglio lasciare a casa indumenti aperti e mezzo trasparenti. La nostra premessa è “Più degni si è, meglio è”.

6. Gioielli, monili e anelli vistosi

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Non ci sarebbe quasi bisogno di spiegarlo. Sappiamo tutti che in chiesa non andiamo a mostrare ciò che possediamo o a sfoggiare un certo status sociale. Andiamo a incontrare Gesù, e quindi tutti i gioielli e i monili vistosi a Messa sono superflui.

Qualcuno mi dirà: “Per Dio solo il meglio”. È ovvio, ma a Dio non interessa che si sfoggi ciò che si possiede. Avere denaro o meno non porterà in cielo, la carità nei confronti dei fratelli e l’amore per Dio sì. Bisogna quindi lasciare i gioielli vistosi a casa.

Oltre a evitare possibili furti, si diventa un membro come gli altri nell’assemblea di Dio, in cui nessuno ha preferenze e tutti siamo figli di Dio. San Giacomo, nella sua lettera, ci dà qualche spunto al riguardo:

“Supponiamo che entri in una vostra adunanza qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito splendidamente, ed entri anche un povero con un vestito logoro. Se voi guardate a colui che è vestito splendidamente e gli dite: ‘Tu siediti qui comodamente’, e al povero dite: ‘Tu mettiti in piedi lì’, oppure: ‘Siediti qui ai piedi del mio sgabello’, non fate in voi stessi preferenze e non siete giudici dai giudizi perversi?” (Gc 2, 2-4).

7. Scarpe per fare sport

zapatos

Conosciamo tutti il concetto di scarpe sportive. Lo dice il nome stesso – si usano in un contesto sportivo, quindi perché indossarle a Messa? Quando organizziamo una partita di calcio parrocchiale sono permesse, ma per la Santa Messa sono inadeguate. Meglio usare scarpe formali e discrete. Com’è inutile andare a giocare a calcio con gli scarponi da montagna, così è altrettanto andare a Messa con scarpe sportive.


Queste misure non servono per “inserirsi in un ambiente sociale”, come molti potranno pensare, ma per fare della Santa Messa un vero incontro con il Signore, un luogo degno di riceverlo, un luogo santo. Come cristiani e cattolici, siamo chiamati a cercare la perfezione, e quindi l’abito non dovrebbe costituire un’occasione per abdicare dalla virtù e dall’identificazione con Cristo.

La pulizia, il decoro e la distinzione sono abitudini fondamentali che dobbiamo instillare nelle generazioni future, soprattutto in un mondo spesso molto permissivo.

Ogni Santa Messa ha un valore infinito, immenso, che non possiamo comprendere pienamente: rallegra tutta la corte celeste, allevia le povere anime del Purgatorio, attira sulla terra ogni sorta di benedizioni e dà più gloria a Dio di tutte le sofferenze dei martiri insieme, delle penitenze di tutti i santi, di tutte le lacrime da loro versate dal principio del mondo e di tutto ciò che faranno fino alla fine dei secoli” (Santo Curato d’Ars).

Andiamo degnamente incontro al Signore!

di H. Edgar Henríquez Carrasco, LC

QUI L’ARTICOLO ORIGINALE

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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