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Conosci la tua missione? E la tua tentazione principale?

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Carlos Padilla - pubblicato il 18/02/16
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Fai deserto!Tante volte ho guardato Gesù nel deserto e mi sono concentrato solo sul fatto che è stato tentato, ma per Lui è stato un tempo di Dio, un tempo di incontro con l’amore di Dio. Ha potuto toccare suo Padre nella solitudine. In quel cielo che non finisce. Nel deserto infinito, in cui non si vede l’orizzonte.

Gesù si è ripiegato su se stesso per toccare il più profondo del suo essere. Per interiorizzare quella voce del Giordano che gli aveva detto che era il Figlio amato. Solo così è stato possibile poi dare la propria vita.

Penso che la nostra vita debba essere piena di questo movimento caratterizzato dall’andare in profondità e dall’uscire fuori. Dallo scavare nel profondo dell’anima e uscire ad amare gli uomini. Deserto e cammino. Annunciazione e visita alla cugina Elisabetta come ha fatto Maria.

Penso che nella vita dobbiamo avere un lungo periodo di deserto ogni anno, ogni mese, anche ogni giorno. Sono momenti per guardare a fondo. Chi sono io? Qual è la voce personale e unica di Dio nella mia vita? Qual è la mia missione? Qual è la mia tentazione principale? La conosco.

Il deserto è quel luogo dell’anima in cui all’improvviso sono quello che sono davvero, senza maschere carnevalesche. Con quel tesoro che mi rende prezioso, con la mia fragilità e le mie ferite che mi rendono riconoscibile. A volte nella vita le copro e continuo a camminare. Senza chiedermi cosa sento, dove vado, dove sono.

>[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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