Dicono che quanto più ci ritiriamo nella preghiera e nella solitudine più il demonio ci tenta. Lì dove dovremmo essere più forti per condurre una vita di digiuno e preghiera, proprio lì ascoltiamo con maggior chiarezza la voce del demonio.
Il demonio aspetta sempre un’occasione per tentarci. Quando siamo più vulnerabili alla sua azione? Agisce con ciascuno in modo diverso. Ci tenta lì dove siamo più fragili, dove siamo più feriti.
Nel film “L’avvocato del diavolo”, il diavolo dice di aver alimentato tutte le sensazioni che l’uomo ha voluto sperimentare. “Mi sono sempre occupato di ciò che voleva. E non l’ho mai giudicato, perché? Perché non l’ho mai respinto, nonostante tutte le sue imperfezioni”.
Il demonio prende i nostri desideri e ci dà la possibilità di realizzarli rapidamente. Ci fa credere che quando otterremo tutto ciò che desideriamo saremo più felici. Ci adula. Non ci rifiuta nulla. Ci esorta ad essere come Dio. Ci fa pensare che tutto accada grazie a noi. Ci tenta alla vanità.
Quali sono le mie più grandi tentazioni? Dove sono tentato con maggior frequenza? Ciascuno conosce le proprie tentazioni.
A volte mi tenta con l’attrazione dei beni. Con quei progetti che sogno e desidero. Con l’anelito ad avere sempre di più. Dove pongo il limite? Gesù mi chiede di domandarmi se vivo con libertà tutto ciò che possiedo.
Mi tenta con il mio desiderio di piacere. Di soddisfare ciò che desidero. In altre occasioni con la gioia che ci dà il fatto di avere il potere.
A volte non è facile discernere se quello che mi tenta viene o meno da Dio. Gesù è stato tentato, ha vinto e ci ha mostrato che essere tentati fa parte della nostra vita. So che ci sono tentazioni. Ma so anche che posso essere fedele. A volte cadrò. Chiederò perdono e ricomincerò.
Posso sempre ricominciare. Dalle ceneri. A volte le tentazioni saranno sottili. Mi costerà sapere da dove vengono. Ma Dio andrà sempre con me. Egli compie con me una storia santa, e in questa conto sulla tentazione del demonio e sulla forza di Dio.
Papa Francesco dice che “Cristo sa quanto siamo fragili e peccatori, conosce la debolezza del nostro cuore; lo vede ferito dal male che abbiamo commesso e subìto; sa quanto bisogno abbiamo di perdono, sa che ci occorre sentirci amati per compiere il bene”.
Mi rendo conto delle tentazioni dalle quali in genere mi faccio trascinare. Il potere è così tentatore che mi riempie di orgoglio. Mi concentro su me stesso.
La risposta di fronte alla tentazione è sempre l’umiltà. So di essere sostenuto da Dio in mezzo al deserto. Nel deserto dello Spirito il mio cuore lavora. Lì sono provato e tentato. Lì mi rendo più docile al volere di Dio. Più bambino. Gesù mi salva nella tentazione, mi toglie dal deserto. Se confido in Lui. Non sono deluso se confido nell’amore di Dio e mi abbandono.
Gesù ci mostra oggi che il suo amore è più forte della magia. Il diavolo lo tenta con i miracoli, con le cose che più gli appartengono: “Se tu sei Figlio di Dio, dì a questa pietra che diventi pane (…). Se ti prostri dinanzi a me tutto sarà tuo (…) Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordine per te, perché essi ti custodiscano”.
Lo tenta con il potere di essere Dio. E non creatura. Lo tenta nel deserto come Pietro in seguito lo tenterà quando gli dirà che non deve morire.