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Contro la famiglia ci sono anche gli spot maschilisti…

Lucandrea Massaro - Aleteia - pubblicato il 28/01/16

Ancora in Italia non ci sono norme contro la mercificazione del corpo femminile e contro gli stereotipi maschilisti nel settore pubblicitario

Mentre mezza Italia – da una parte e dall’altra della barricata rappresentata dal Family Day – si riempie la bocca di “famiglia”, ben poco viene fatto per rendere più facile metterle su e ancora meno per far uscire le donne da certi stereotipi maschilisti della televisione e della pubblicità. In Italia manca ancora – tanto per dirne una – un codice deontologico che eviti di rendere le donne (ma anche gli stranieri o i bambini) caricature grottesche di se stesse. A differenza di Francia, Spagna e Olanda.

In un paese cattolico, pro famiglia, facciamo gli spot con la biondona che si fa mantenere, il sottotesto è chiaro, in un paese laico, libertario che spesso critichiamo, l’Olanda, le compagnie telefoniche fanno spot simpatici in cui mostrano uomini (di tutte le etnie) alle prese con alcuni dei problemi della famiglia: pannolini e ninne nanne, risolti con umorismo.

Il problema non è servire

Come è possibile che la figura femminile sia mercificata a tal punto da renderla oggetto non di attenzioni e galanterie – scusate ma qui siamo ancora per la cavalleria – ma di sguardi rapaci e subordinazione nei ruoli? Non parliamo dell’idea – cara alla Presidente della Camera Boldrini – di veder scomparire l’immagine della donna che serve il pasto alla propria famiglia. Qui siamo fatti male, ci rendiamo conto, ma pensiamo che chi “serve” è Re. Il Papa è “servus servorum dei“, servo dei servi di Dio. Dio  stesso serve l’uomo…

Il problema non sono le donne…

Qui parliamo dell’idea che per vendere un prodotto la donna debba ammiccare, mostrarsi e dunque farsi oggetto del desiderio maschile. Ed è buffo che neppure il cattolico più retrivo pensi più alla donna come “Eva tentatrice”, punto e basta…

La donna è persona, non un oggetto

Anzi sempre di più si parla di dignità, del genio femminile nella Chiesa, neppure l’idea dell’emancipazione femminile è più vista come un danno, un frutto della secolarizzazione…

Insomma mentre la Chiesa parla alle donne e mette in guardia dal maschilismo, l‘industria e media producono questo:

o questo:

Tocca ai maschi ribellarsi…

Ma contro questo, come cattolici, come uomini, quand’è che ci ribelliamo?

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