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C’erano una volta gli orchi cattivi…oggi c’è il buonismo di Shrek

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 27/01/16

Perché il contrasto tra il bene e il male era educativo per i piccoli lettori

C’erano una volta il bene e il male rappresentati in fiabe con cui sono cresciuti intere generazioni. Oggi non è più così. Nelle fiabe moderne è scomparso il male, o meglio, i personaggi che si associano al male sono diventati buoni. E’ il caso dell’orco Shrek per non parlare dei tanti draghi bonari ora in circolazione.

LETTERATURA EDUCATIVA

L’Azione, settimanale di informazione della Diocesi di Vittorio Veneto, fa notare giustamente che la fiaba non è epica, ma pratica. «La tradizione orale, quella raccolta dai Grimm, da Perrault, da Basile e da altri, non è letteratura fantastica, ma letteratura educativa, prettamente attinente alla realtà, anche se utilizza talvolta risorse fantastiche». Cappuccetto Rosso per esempio «ti insegna ad essere obbediente, a seguire il percorso indicato. Hai disubbidito? Allora non fare anche la sciocchezza di fidarti degli sconosciuti! Il cattivo fa finta di essere buono? Osservalo attentamente e, se vedi spuntargli i denti, scappa a gambe levate!».

LA LEZIONE DI BIANCANEVE

Altri racconti, prosegue l’Azione «insegnano invece che l’invidia è terribile e che i nostri doni o virtù possono scatenare l’odio altrui. Attenta Biancaneve, qualcuno che non immagini può tentare di distruggerti, mentre invece un sicario incapace di farti del male, può salvarti. Non temere se ti troverai da sola nel bosco; anche in un luogo sperduto puoi trovare accoglienza tra sconosciuti buoni e operosi. Non dare però retta ad approfittatori che ti vogliono vendere chissà cosa: potrebbe essere una mela avvelenata».

VALORI IMPORTANTI

L’Osservatore Romano (18 aprie 2014) in un articolo dal titolo “Quelle radici profonde nascoste nelle fiabe”, intervistava Claudio Villa, che firma da anni le copertine di Tex: «Se diventa piacevole leggere Tex – ragionava l’illustratore – forse è anche perché chi lo legge si ritrova a casa in un posto dove quelli che consideriamo valori importanti sono portati a spasso per le praterie dell’Arizona».

BUONI CONSIGLI

Basterebbe leggere le versioni originali di fiabe e racconti fantastici, per trovare un vasto ricettario di consigli pieni di buon senso che insegnano, non solo a riconoscere e a proteggersi dal male, ma anche a fare del bene.

LA SPARIZIONE DEL MALE

Ma negli ultimi anni del Novecento, come ricorda l’Azione, è avvenuta «una trasformazione decisiva» dovuta ai nuovi maestri dell’illustrazione. Luzzati, Lionni, Zavrel e i loro discepoli «crearono libri dove la cattiveria non esisteva più. I paesaggi erano luminosi, la vita era bella e l’amicizia il sentimento predominante, e così accade ancor oggi».

LA SAGGEZZA DELLE VECCHIE FIABE

Qual è il risultato? «Una visione ovattata della realtà», sottraendo ai piccoli lettori delle fiabe loro «gli strumenti per riconoscere il pericolo, tipici della vecchia tradizione orale. Certamente ogni imitazione va evitata, ma è doveroso da parte nostra riconoscere in quei racconti la loro immortale saggezza».

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