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Lo psichiatra Paolo Crepet: «la gestazione per altri? Nazismo puro»

Roma, Paolo Crepet, psicologo, pscichiatra e scrittore nella sua casa

Public Domain

Unione Cristiani Cattolici Razionali - pubblicato il 18/01/16

E’ abbastanza surreale il fatto che nel grande dibattito che è emerso sull’utero in affitto e sulla gestazione per altri da parte di fantomatiche “donne generose”, sia i favorevoli che gli oppositori concentrino le loro attenzioni soltanto sulla donna, sul suo diritto o non diritto di trasformarsi -dietro pagamento di denaro o in modo gratuito- in una incubatrice per produrre bambini da dare ad altri.

Davvero pochi coloro che, come nel grande dibattito sull’aborto, spostano l’attenzione sui bambini. Ne abbiamo già parlato in un altro articolo: nessuno si accorge che i bambini non possono essere trattati come “pacchetti regalo”? Il problema più evidente, scrivevamo, è il “regalo di neonati” operato dalle “mamme generose occidentali”, pratica altrettanto indegna quanto l’affitto degli uteri delle povere donne indiane. Ricordavamo la profonda relazione che si instaura tra la mamma e il bambino nei nove mesi di vita prenatale (il bondingmadre bambino), tanto determinate da condizionare il futuro di questo essere umano, una volta nato. Un’intima conoscenza che viene improvvisamentelacerata quando il figlio, una volta nato, viene strappato dalla madre per essere “regalato” con un fiocchetto in testa alle coppie, gay o etero, più bisognose. Sempre ammesso che il “prodotto” non abbia difetti, altrimenti verrà scartato.

Siamo grati per questo al noto psichiatra Paolo Crepet che, durante la puntata televisiva del 12/01/16 di Tagadà, ha voluto ribadirlo in modo molto chiaro: «c’è un problema psicologico, non giuridico: voi siete mamme e non ve lo devo dire io che quei nove mesi non sono solo una questione di crescita biologica. Ci sono migliaia di studi che testimoniano che tra la mamma e il bambino che ha in pancia si stabilisce una relazione affettiva». Alle repliche scandalizzate dell’imbarazzante Wladimiro Guadagno, in arte Luxuria (opinionista di punta dei programmi trash come l’Isola di Adamo ed Eva), Crepet ha replicato: «le donne che chiedono ad altre di portare avanti, per loro, la gravidanza? Orribile, nazismo, nazismo puro. Voi parlate dei diritti degli adulti e non dei diritti dei bambini».

Invitiamo ad osservare l’evidente disagio di Monica Cirinnà, madrina del ddl che introdurrà proprio la possibilità dell’utero in affitto e della maternità surrogata in Italia, e della conduttrice Tiziana Panella, che voleva chiaramente impostare la puntata a favore delle istanze Lgbt ed invece il tutto si è trasformato in un clamoroso autogol. Grazie all’intervento dello psichiatra Paolo Crepet.

QUI L’ARTICOLO ORIGINALE

Tags:
ddl cirinnàutero in affitto
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