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David Bowie e quel suo rapporto tormentato con Dio

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 11/01/16

La rockstar scomparsa ieri, ha avuto una clamorosa evoluzione della sua spiritualità. Da avverso al cristianesimo ha poi riabbracciato il Signore

Un tweet della sua famiglia ha annunciato la scomparsa di David Bowie, una delle icone del rock mondiale più amate e innovative. L’artista londinese, spentosi ieri, combatteva con un cancro da 18 mesi e appena due giorni fa, in coincidenza con il suo 69.mo compleanno, aveva pubblicato il suo ultimo lavoro “Blackstar”.

LA ROTTURA COL CRISTIANESIMO

Una vita tormentata e ricca di eccessi quella della rockstar, che da un punto di vista spirituale ha subito un’evoluzione. Bowie, come ricorda Giuliano Guzzo sul suo blog (www.giulianoguzzo.com), in un’intervista a Epok (2003) si esprimeva così sul suo allontanamento dal Cristianesimo: «Quello che trovo difficile, è ciò in cui sono cresciuto, il cristianesimo che curva la spina dorsale e esegue degli ordini. Sono un cristiano così cattivo. Non sono più un cristiano». Ma cosa ha spinto David Bowie a pensare che il Cristianesimo sia una sorta di imposizione «che curva la spina dorsale e esegue degli ordini»?

PAROLE DURO CONTRO CRISTO E VANGELI

E’ lui stesso, nel corso della medesima intervista, dice Guzzo, ad esporre meglio il proprio punto di vista: «Non posso fare a meno di pensare che gli inizi del cristianesimo non avessero nulla a che vedere con ciò che conosciamo oggi. Era una serie di consigli umanisti sulla vita e sulla sopravvivenza quotidiana. Il Nuovo Testamento è un libro censurato, con dei brani scelti, e si è lasciato da parte tutto ciò che si è ritrovato oggi nei manoscritti del Mar Morto, o il Vangelo di Tommaso. Penso che la parola di Cristo fosse più vicina a quella degli Gnostici. L’istituzione del Vangeli è stati un atto politico. I Cristiani avevano in qualche modo bisogno di una Chiesa, di un canone, di una comunità per difendersi e a loro interessava demonizzare gli Ebrei».

IL RIAVVICINAMENTO A DIO

Quella spirituale è una dimensione che evolve nel tempo in David Bowie, secondo una sensibilità che lo porterà ad affermare di attribuire a Dio «un ruolo molto importante» nella sua vita: «Mi rivolgo più spesso a Lui e più invecchio e più Lui diventa un punto di riferimento» (Radio Vaticana, 11 gennaio).

L’EVOLUZIONE DELLA SESSUALITA’

Completamente diverso il Bowie della maturità anche sotto l’aspetto della sessualità. Lui che da giovane si era dichiarato bisessuale poi riscopre una nuova dimensione: «Stare con una sola donna è una incredibile fonte di conforto. La monogamia è molto, molto piacevole. La adoro. Sono passato dall’estrema promiscuita’ anni ’70 all’armonia degli anni ’90»(Il Giornale, 11 gennaio).

IL TWEET DI RAVASI

Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, ha voluto ricordare la scomparsa della rockstar twittando un verso di una sua celeberrima canzone, “Space Oddity”: “Torre di controllo a Maggiore Tom, comincia il conto alla rovescia, accendi i motori, controlla l’accensione e che Dio ti assista” (Avvenire, 11 gennaio).

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testimonianze di vita e di fede
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