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6 dritte per propositi realistici in vista del nuovo anno

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Catholic Link - pubblicato il 31/12/15

di Ruth Baker

Sta per cominciare un nuovo anno, ed è quindi giunto il momento per riflettere su quello che se ne sta per andare e su come iniziare bene quello successivo. Siete una persona che fa molti propositi o preferite evitarli del tutto?

Ad essere onesti, il 2016 sarà simile al 2015, con le stesse gioie, le stesse lotte, le stesse frustrazioni e le stesse cose da festeggiare che la vita ci presenta ogni anno, ma è comunque bello fermarsi e pensare a come poter fare qualcosa riguardo a ciò con cui lottiamo nella nostra vita. Se avete l’abitudine di fare propositi – o anche se li detestate! -, ecco sei suggerimenti per aiutarvi in questo compito.

1. Scegliete qualcosa che dovreste fare comunque

Anziché scegliere qualcosa di completamente estraneo e nuovo quest’anno, perché non concentrarsi su qualcosa che dovreste fare comunque, e farlo bene? Inserire una cosa del tutto nuova può essere un grande cambiamento nella vostra vita, e a volte scoraggia troppo. Sforzarsi di far bene qualcosa che fa già parte della vostra routine è un obiettivo molto più raggiungibile. Riflettete sulla vostra giornate e vedete se c’è qualcosa che fate malvolentieri, e cercate di farlo mettendoci più sforzo o più gioia.

2. Non lottate da soli. Trovatevi un compagno

Sapete quali sono le due cose più potenti della forza di volontà? La grazia di Dio e l’aiuto degli amici. Cercate di trovare sostegno nei vostri propositi. Se state cercando di migliorare una situazione spirituale, questo potrebbe significare trovare l’aiuto di una guida spirituale o cercare di trovare più tempo per il sacramento della Riconciliazione. Finché le nostre lotte e le nostre tentazioni restano nel buio, non riusciamo mai a “risolverle” da soli. Potreste anche chiedere a un amico aiuto e sostegno, o essere semplicemente una persona che ascolta. Chiedere aiuto è positivo, permettere agli altri di aiutarci è anche meglio! Ricordate che Gesù ha detto “Senza di me non potete far nulla” (Giovanni 15, 5) e “A Dio tutto è possibile” (Matteo 19, 26).

3. O… diventate voi quel compagno

Un modo alternativo di approcciare i propositi per l’anno nuovo è vedere se si può aiutare qualcun altro in qualcosa di nuovo che vuole iniziare quest’anno. Forse avete un amico che vorrebbe da tempo iniziare un nuovo sport o una nuova attività ma non ha avuto la forza di farlo da solo. Forse c’è un parrocchiano costretto a casa che vorrebbe vedere un po’ più del mondo, o forse potete pensare a chi ha dovuto lasciare la propria casa, il lavoro o gli studi a causa della guerra. Attraverso il potere della preghiera potete sostenerli, e decidere di offrire le cose a volte monotone della vostra vita per loro.

4. Fate una cosa per volta

Se può attirare l’idea di iniziare l’anno nuovo da persona del tutto diversa e fare una lista della miriade di cose che pensiamo non vadano in noi per cercare di risolverle, parlando in generale non riusciremo ad alzarci prima, ad essere pazienti nel tragitto verso la scuola, a trascorrere meno tempo al cellulare, a cucinare pasti più sani, a pregare di più e ad essere una persona più gentile… tutte queste cose in una volta sola sarebbero fin troppo schiaccianti. Anche solo due o tre potrebbero essere troppe. Sceglietene quindi solo una, e cercate di farla bene. “Perché ti affretti tanto? Dedicati al tuo lavoro in modo lento e pacifico, facendo una cosa alla volta. Farai buoni progressi” (San Francesco di Sales).

5. Accettate di poter fallire. Ma agite comunque

Il problema con il fatto di fare dei propositi e mantenerli è che non vogliamo assolutamente fallire. Ci buttiamo con enorme energia in un compito, temendo anche solo l’idea del fallimento, e allora falliamo inevitabilmente, ci sentiamo delusi e non proviamo più.

L’altro estremo è pensare “Fallirò comunque, per cui a che serve provare?” Se la pensiamo così non iniziamo nemmeno. Dobbiamo imparare a camminare tra i due estremi. Immaginate di pensare “Potrei fallire, e sarà una delusione, ma mi rialzerò e continuerò a camminare ogni volta che devo farlo”. È questo il modo di pensare che ci aiuta a migliorare e compie cambiamenti positivi nella nostra vita.

6. O non fate propositi per niente!

So che sembrerà una contraddizione di tutto ciò che ho appena detto, ma questo punto è un invito a riflettere sull’Anno della Misericordia. La vita non è una competizione per chi può essere la persona migliore. È positivo volerci migliorare, ma molto di ciò che riguarda i propositi per l’anno nuovo è relativo a farli, infrangerli e sentirsi male, cercando di conquistare l’irraggiungibile standard di perfezione che il mondo, i media e i nostri social media si aspettano. Quest’anno, perché non riflettere sulla storia di Marta e Maria (Luca 10, 38-42)? Marta trascorreva il tempo che aveva con Gesù indaffarata a cucinare, mentre Maria sedeva ai Suoi piedi e Lo ascoltava. “Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta” (Luca 10, 42). Quest’anno, anziché sforzarvi di migliorare il vostro fisico o le vostre abitudini alimentari o di coltivare un’idea vaga di diventare una persona migliore, permettetevi di affondare nell’incommensurabile misericordia del Padre, che ci rialza ogni volta che cadiamo. Aspirate ad affrontare un giorno alla volta e vivete in modo calmo, riflettendo sulle parole di papa Francesco:

È mio desiderio che il Giubileo sia esperienza viva della vicinanza del Padre, quasi a voler toccare con mano la sua tenerezza”.

La santità non consiste nel non aver mai sbagliato, peccato. La santità cresce nella capacità di conversione, di pentimento, di disponibilità a ricominciare, e soprattutto nella capacità di riconciliazione e di perdono” – papa Benedetto XVI

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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