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La storia di Alex e Milada Schirger sembra un romanzo da Guerra Fredda, ma è una storia vera

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THOMAS A. SZYSZKIEWICZ - pubblicato il 28/12/15

Imprigionata come "spia del Vaticano" dietro la Cortina di Ferro è rimasta separata dal futuro marito per 14 anni

“Mio padre era un leader politico cristiano ed è stato imprigionato dai comunisti per 17 anni. I miei genitori erano fidanzati ufficialmente, ma il loro matrimonio è stato celebrato 17 anni dopo. Mia madre lo ha aspettato per tutti quegli anni, anche se non sapeva nemmeno se fosse ancora vivo”. La dottoressa Anca-Maria Cernea, alla guida dell’Associazione dei Medici Cattolici di Bucarest (Romania), lo ha raccontato al Sinodo dei vescovi sulla famiglia il 16 ottobre.

Le sue parole richiamano la storia di un’altra coppia che si voleva sposare ma a causa dei comunisti ha dovuto aspettare 14 anni. Nel caso dei dottori Alexander e Milada Schirger, però, è stata Milada ad essere imprigionata come “spia del Vaticano” per cinque anni, uno e mezzo dei quali trascorso in isolamento e sotto tortura.

La loro storia può sembrare un romanzo, ma è stata molto reale. Alex era nato nel 1925 a Praga. L’attività dei suoi genitori fallì nella Grande Depressione, e quindi si trasferirono a New York. Alex li raggiunse verso il 1931 e ottenne la cittadinanza statunitense. Nel 1935 entrambi i suoi genitori morirono, e lui tornò in Cecoslovacchia per essere allevato da una nonna e uno zio. Alla fine della II Guerra Mondiale aveva vent’anni ed aveva già avuto la sua buona dose di sofferenze e morte, incluse le corse in bicicletta in campagna per cercare patate da mangiare. Ma è sopravvissuto, e alla fine ha frequentato la scuola medica dell’Università Carolina.

Milada Kloubkova è nata nel 1927 in un sobborgo di Praga. Suo padre aveva trascorso due anni in prigione durante la II Guerra Mondiale per la sua attività nella resistenza ceca. Ha studiato Mineralogia durante la guerra per poi passare all’educazione speciale, prendendo un dottorato in quel settore, sempre all’Università Carolina, dopo la fine del conflitto.

I due si sono incontrati in un gruppo giovanile cattolico alla fine degli anni Quaranta e sono entrati nell’orbita del sacerdote gesuita padre Josef Zverina, noto per la sua opposizione al comunismo. Il sacerdote era così influente che quando papa San Giovanni Paolo II ha visitato la Repubblica ceca nel 1985 ha ricordato che padre Zverina si era guadagnato la grata ammirazione di tutta la Nazione.

Con il tempo, l’amicizia tra Alex e Milada è diventata un rapporto affettivo, ma visto che Alex era un cittadino americano il Governo ceco non li avrebbe fatti sposare. Nel 1950 la Guerra Fredda aveva raggiunto il punto per cui i cittadini americani dovevano abbandonare i Paesi comunisti o perdere la loro cittadinanza. Alex è andato in Austria e poi in Italia a cercare aiuto – aiuto che è giunto sotto forma di un’udienza con nientemeno che papa Pio XII. Cosa doveva fare, chiese al pontefice, rimanere in Europa per stare vicino alla donna che amava o andare in America? La risposta del papa fu di andare in America e pregare per lei. Nel lungo periodo, quel consiglio si sarebbe dimostrato provvidenziale.

Nel frattempo, Milada continuava a riunirsi con il gruppo giovanile di padre Zverina. Vennero avvertiti varie volte di smettere di vedersi, ma ignorarono qualsiasi ammonizione. Insieme ad altri membri del gruppo, Milada venne arrestata. Fu tenuta in isolamento, interrogata e torturata per 18 mesi. Alla fine venne processata e giudicata colpevole di essere una nemica dello Stato e una “spia vaticana”. Venne condannata a otto anni di duri lavori, ma suo padre morì dopo quattro anni e lei venne rilasciata.

Alex finì a Lincoln, in Nebraska, a lavorare come assistente ospedaliero visto che i funzionari non si fidavano delle credenziali mediche comuniste. Poi un treno deragliò a Lincoln e gli ospedali della zona iniziarono a ricevere i feriti. Alex si prese cura di loro, e i medici intorno a lui capirono che sapeva davvero ciò che stava facendo. Presto andò alla prestigiosa clinica Mayo del Minnesota, dove studiò Medicina vascolare.

Il Minnesota era anche lo Stato dell’influente senatore Hubert Humphrey. Alex iniziò a lavorare nel suo staff prima per far rilasciare Milada dalla prigione e poi per portarla al di là della Cortina di Ferro, cosa che accadde nel 1965.

Non ci volle molto perché si sposassero, e trascorsero il resto della loro vita a Rochester, nel Minnesota, dove lui lavorava alla clinica e lei allevava i loro due figli – John, oggi anche lui medico alla Mayo, e Anne.

Furono anni fruttuosi anche a livello di opere buone, come quando Alex scoprì che la famiglia di un suo paziente non aveva una casa. Gli Schirger avevano una baita che non utilizzavano e diedero le chiavi a quella famiglia, che vi rimase per un anno senza pagare niente. Quando Alex ci tornò vide che era stata devastata, ma non si lamentò. Il figlio John ha detto che Alex si è limitato a scrollare le spalle e ha iniziato a ripulirla.

Milada vive ancora, mentre Alex è morto il 14 febbraio 2013. La sua morte in quella data spicca per due motivi: il calendario universale della Chiesa celebra in quel giorno i Santi Cirillo e Metodio, i due apostoli dei popoli slavi, e sia lui che Milada erano grati ricettori della fede che questi avevano predicato.

Ma il 14 febbraio è anche il giorno di San Valentino, che da commemorazione di un martire romano è diventato una commemorazione dell’amore romantico. Non ci vuole molto a capire che Alex e Milada hanno incarnato quello che papa Benedetto ha scritto al numero 6 della sua enciclica Deus Caritas Est: “L’amore diventa cura dell’altro e per l’altro. Non cerca più se stesso, l’immersione nell’ebbrezza della felicità; cerca invece il bene dell’amato: diventa rinuncia, è pronto al sacrificio, anzi lo cerca”.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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