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Allenatore sospeso perché prega sul campo di football

Coach pray with his players

Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 21/12/15

Un episodio di intolleranza religiosa avvenuta negli Stati Uniti. La colpa di Joe Kennedy era l'invocare il Signore dopo le partite della sua squadra

Sospeso dalla sua squadra di calcio perché si è rifiutato di interrompere la prassi di pregare nel post partita sulla linea delle 50 yard (il centrocampo). Il fatto è accaduto il 16 ottobre come denunciato dalla Cnn, ma è in queste settimane che sta facendo il giro del mondo.

Il protagonista della vicenda è Joe Kennedy, veterano, ex marine, aiuto allenatore alla Bremerton High School di Bremerton, cittadina dello stato di Washington (Usa).

BUDDISTA NON PUNITO

Nei giorni scorsi ha presentato denuncia contro il distretto scolastico, affermando che il distretto non ha punito il coordinatore dell’attacco della squadra, che in modo analogo al suo e sulla stessa linea guidava canti buddisti. Liberty Institute, uno degli istituti legali a difesa delle libertà religiose della nazione, rappresenta Kennedy in questa causa, e sta cercando di ottenere una risposta alla Commissione per le eguali opportunità di impiego (La Stampa, 21 dicembre).

VIOLAZIONE DI DIRITTI

«Bremerton School District ha violato i miei diritti al libero esercizio della religione e alla libertà di parola proibendomi l’espressione privata della fede, e agendo in maniera ostile dal punto di vista dell’impiego sulla base della mia religione», ha scritto Kennedy, che è stato assunto nel 2008. Da allora ha cominciato le sue preghiere dopo partita, ispirato da un film, “Facing the giants”. Dopo un pò gli studenti notarono quello che faceva l’allenatore, e cominciarono a unirsi a lui spontaneamente.

I DIVIETI DELLA SCUOLA

La scuola ha però iniziato ad imporre divieti a Joe. Divieto di pregare, di unirsi a preghiere condotte da studenti, di inginocchiarsi o di chinare il capo nel corso di attività religiose studentesche. Kennedy si rifiutò di obbedire: «Dipende dal fatto di essere un veterano e un marine – ha spiegato – Credo ancora che l’America sia la terra dei liberi e la casa dei coraggiosi. Ma di recente non ho visto molto di questo. Indietreggiamo continuamente perché qualcuno potrebbe offendersi».

INTOLLERANZA RELIGIOSA

Denuncia ancora l’allenatore: «Parliamo di praticare tolleranza e accettazione e diversità ma non lo viviamo». Mentre i suoi legali hanno provato ad incontrare, invano, i dirigenti della scuola. «Non hanno risposto a nessuna delle domande che gli abbiamo posto», ha fatto sapere il responsabile del team di consulenti legali Hiram Sasser.

LA PREGHIERA

Il Times ha rivelato anche il testo di una delle preghiere che Joe recita, e che sono finite nell’occhio del ciclone. Il testo recita così: «Signore, ti ringrazio per questi ragazzi e la benedizione che mi hai dato per essere qui con loro. Crediamo nel gioco, crediamo nella competizione e possiamo essere anche rivali durante le partite ma alla fine ci lasceremo sempre come fratelli».

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