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La mano del demonio su una donna incinta che stava per partorire

mano demonio

Aleteia - pubblicato il 17/12/15

Il racconto straordinario di un esorcista di San Paolo sull'influenza dello spiritismo e delle superstizioni su una giovane futura madre

dal blogAlmas Castelos

Molti anni fa, un amico mi raccontò che nel quartiere della Mooca, a San Paolo (Brasile), c’era un famoso esorcista: padre Miguel Pedroso. Decisi di conoscerlo.

Trovai la piccola cappella, oggi parrocchia, e vi assistetti alla Santa Messa. Confesso che la figura del sacerdote mi colpì: sembrava calmo, tranquillo, le sue parole apostoliche avevano una mansuetudine fuori dal comune. Tutta la sua omelia era stata incentrata sui messaggi di Fatima e l’invito alla conversione.

Dopo la Santa Messa, le persone facevano la fila per essere benedette da lui, che pazientemente impartiva la benedizione a ciascuno. Mi misi in fila anch’io.

Vidi poi due signore che sistemavano la cappella e andai a parlare con una di loro, che mi invitò ad assistere al “discorsetto” che padre Miguel stava rivolgendo a un gruppo di giovani in una casa a ridosso della chiesa. Riuscii a cogliere la fine della conversazione, che voglio riassumere ora.

Diceva il sacerdote:

Ero nella mia parrocchia quando alcune persone vennero a cercarmi per esorcizzare una donna incinta, che era in ospedale e spaventava perfino i medici. Mi preparai subito e andai con i suoi familiari.

Nel tragitto, mi raccontarono che la donna aveva frequentato un centro spiritista, e dopo di ciò non aveva più avuto pace: litigi in famiglia, disaccordi con i figli, il marito aveva perso il lavoro…

Arrivato in ospedale andai senza indugio nella stanza in cui si trovava la donna incinta, che stava già quasi per partorire. Quando mi vide iniziò a contorcersi ululando ed emettendo grida e pianto.

Mi misi la stola, e con la croce tra le mani iniziai le preghiere di esorcismo. Quando misi la mano sulla sua testa, gridò con voce gutturale:

– Togli la mano, perché lei è mia…

– Lascia in pace questa creatura di Dio – risposi.

La donna si contorceva nel letto, con il volto pallidissimo e gli occhi pieni di odio:

– Io, legione, la voglio! Se non potrò prenderla, prenderò quello che ha nel ventre.

La mia unica risposta poteva essere solo questa:

– Non puoi prenderti il bambino. È una creatura di Dio e appartiene a Dio.

E continuai le mie preghiere, ordinando che lo spirito maligno abbandonasse la donna, quando sputandomi in faccia il demonio fece una risata tremenda e ululò:

– Non uscirò da lei fin quando la mia mano sarà dentro di lei!

Un’affermazione strana. Allora ordinai:

– In nome di Nostro Signore Gesù Cristo, abbandona questa creatura! Sei uno spirito e non hai mani.

Il demonio rideva e si contorceva da ogni lato.

Contorcendosi, la camicia della donna si aprì un po’, e vidi che portava al collo una catenina. Attaccato alla catenina c’era un pendente a forma di mano.

Chiesi che lo togliessero immediatamente. Non appena lo tolsero, il demonio la abbandonò.

Era la mano del demonio.

Amare Dio al di sopra di tutte le cose significa anche rifiutare ogni tipo di superstizione.

Tutti furono alleviati e la donna poté partorire normalmente.

[Traduzione dal portoghese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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