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Come semplificare l’Anno della Misericordia

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Getty Images/Andrey Artykov

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Maria Garbis Davis - pubblicato il 16/12/15

Tenere qualche snack in macchina da condividere con i bisognosi? Posso riuscirci!

Da mesi leggo e sento parlare della decisione del papa di designare il 2016 Anno della Misericordia. Visto che vivo ancora con il senso di colpa per aver fatto volare via il Grande Giubileo del 2000 di San Giovanni Paolo II, questa volta ero decisa a fare attenzione e a rispettarlo. Visto che ho la tendenza ad essere troppo impaziente, a pianificare troppo, a sentirmi sopraffatta, e nella mia ansia abbandono tutte le idee e non faccio niente (pensiamo alla Quaresima, ogni anno), sapevo che se volevo avvalermi delle grazie del Giubileo dovevo semplificare le cose.

In una lettera scritta il 1° settembre di quest’anno, papa Franncesco afferma: “Ho chiesto che la Chiesa riscopra in questo tempo giubilare la ricchezza contenuta nelle opere di misericordia corporale e spirituale”. Il papa promette anche che “ogni volta che un fedele vivrà una o più di queste opere in prima persona otterrà certamente l’indulgenza giubilare”.

Ma cos’è un’indulgenza, e ne voglio una? Secondo la Indulgentiarum doctrina, diffusa da papa Paolo VI nel 1967, “l’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa”. In poche parole: se vai a confessarti per i tuoi peccati e ottieni un’indulgenza, il periodo che avresti dovuto trascorrere in Purgatorio per espiare quei peccati viene eliminato.

Meno tempo in Purgatorio? E chi non lo vorrebbe?

Come realizzare allora le opere di misericordia spirituale e temporale? Le opere di misericordia corporale (corporale significa a livello fisico) includono azioni che possiamo fare fisicamente per gli altri, come nutrire gli affamati, vestire chi è nudo e visitare i malati e i carcerati. Si tratta di modi basici di vivere la nostra fede cristiana e sono relativamente facili da implementare.

Devo essere sincera: ho dovuto cercare su Internet le opere di misericordia spirituale. La lista include istruire gli ignoranti, consigliare i dubbiosi, ammonire i peccatori, confortare chi soffre, dimenticare tutte le offese, pregare per i viventi e per i defunti e sopportare i torti con pazienza.

Per fortuna non ho dovuto guardare molto lontano per sviluppare una strategia da Anno Giubilare per la mia famiglia. In risposta alla proclamazione dell’Anno Giubilare da parte del papa, e in segno di ringraziamento per i tanti modi in cui hanno sperimentato la misericordia di Dio nella loro vita, due mie care amiche del college hanno iniziato a sviluppare una guida e uno studio di gruppo (o personale) per questo Anno. Nel corso della stesura del libro, si sono rivolte a centinaia di mamme per raccogliere idee su come vivere le opere di misericordia nelle loro attività quotidiane. Il risultato, Divine Mercy for Moms (Misericordia Divina per Mamme), scritto da Michele Faehnle ed Emily Jaminet, è una guida su come inserire a livello pratico le opere di misericordia nella propria vita familiare. Le idee presentate sono semplici e fanno sì che ottenere l’indulgenza plenaria sia un obiettivo accessibile.

Come parte del loro testo, Faehnle e Jaminet hanno creato una Lista di Opere di Misericordia Spirituale e Corporale per Mamme Impegnate. Ecco una parte delle loro raccomandazioni (la lista completa si può scaricare gratuitamente all’indirizzo www.divinemercyformoms.com).

Le Opere di Misericordia Corporale

Nutrire gli affamati

– Portare un pasto a una famiglia che sta attraversando un momento difficile – soprattutto la perdita dell’impiego

– Tenere in macchina degli snack da condividere con i bisognosi

– Ricordare che cucinare per la propria famiglia è un atto d’amore

Dar da bere agli assetati

– Trovare dei modi per sostenere l’accesso all’acqua pulita in tutto il mondo

– Incoraggiare la propria famiglia a non sprecare acqua

– Ricordare che ogni volta che il proprio figlio chiede da bere può essere un atto d’amore!

Visitare gli ammalati

– Pensare di inviare a qualcuno che è malato un biglietto in cui si dice che è stata organizzata una Messa per la sua guarigione

– Lasciare una zuppa calda o del cibo a una famiglia che sta combattendo con l’influenza

– Portare i propri figli a visitare una casa di riposo

– Trattare i propri figli con amore e comprensione quando sono malati

Le Opere Spirituali di Misericordia

Confortare gli afflitti

– Confortare i propri figli quando sono tristi. Mostrare empatia con la loro sofferenza

– Considerare di recitare i misteri dolorosi del Rosario per i sofferenti nel mondo

– Andare da chi soffre per la perdita di una persona cara, ha vissuto un aborto, sta combattendo con il cancro o sta affrontando altri problemi familiari. Inviare un biglietto, cucinare un pasto o condividere una parola di incoraggiamento per il suo dolore

Istruire gli ignoranti

– Insegnare ai propri figli la fede

– Incoraggiare qualcuno a leggere un libro cattolico

– Considerare di offrirsi come volontario in una scuola biblica estiva, un ritiro cattolico o un evento in parrocchia

Dimenticare tutte le offese

– Ricordare di scusarsi quando si è in torto

– Partecipare al sacramento della Riconciliazione

– Lavorare per un ambiente domestico in cui le persone chiedono scusa per i propri difetti

Con consigli di questo tipo, sono sicura di ottenere almeno qualche grazia durante quest’anno.

Maria Garabis Davis ha una laurea in Giurisprudenza e un baccalaureato in Teologia. Già ministro giovanile e ora avvocato praticante, risiede a Columbus (Ohio, Stati Uniti) con il marito e i quattro figli.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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