Una riflessione sul ruolo e l’importanza di Maria per il cattolicesimo in un libro edito da “Fede e Cultura”La devozione alla Vergine Maria è una delle vie privilegiate per risvegliare ed esprimere la fede Cristiana, anche in questi tempi di secolarizzazione, come dimostrano i pellegrinaggi di Lourdes, Fatima, Medjugorje e Guadalupe. Luoghi pieni di vita perché attestano la presenza tuttora operante della Madonna che si esprime in guarigioni fisiche ma soprattutto spirituali. L’Autrice racconta la propria personale esperienza di quest’amore liberante e presenta spunti di riflessione sui temi mariani, per spiegare come Maria operi concretamente nel nostro cuore per aprirlo verso l’alto, attraverso il suo amore materno, e interceda presso il Padre per ottenere tutte quelle grazie di guarigione di cui abbiamo bisogno.
Io credo che noi cattolici, anche oggi e nonostante tutto, siamo immersi nell’atmosfera mariana, come pesci nell’acqua.
Nonostante il tentativo, spesso riuscito, di relegare la fede – e Dio con essa – in un angolino della vita o addirittura di eliminarla completamente, in realtà, non possiamo, prima o poi, non imbatterci almeno in Maria e fare i conti con lei.
Le tracce della presenza di questa donna, che il credo cristiano afferma essere stata addirittura il tramite della incarnazione del Verbo di Dio nella persona di Gesù di Nazaret, sono infatti sparse dappertutto.
Non c’è città italiana che non abbia almeno un santuario o una chiesa dedicati alla Madre di Gesù. Non c’è alcun paese, per quanto piccolo, di questa nostra nazione che non possegga almeno un’edicola che ricordi la Madonna.
Solo in Italia, ci siano circa 1.500 i santuari mariani, ai quali vanno aggiunte le cappelle e le cappelline, praticamente incalcolabili. Sono invece ben 2.133 le località abitate (comuni, frazioni, contrade, ecc.) che hanno un toponimo mariano. Un passato di fede, dunque, nei confronti di Maria che ha lasciato ovunque numerosissimi segni, nei quali inevitabilmente prima o poi incappa anche la nostra vita.
Si tratta di folklore sopravvissuto al tempo, come qualcuno vorrebbe sostenere? Resti di un passato superato a cui guardare con la simpatia di antropologi dilettanti? No, e che non sia così basterebbero a dimostrarlo i dati di quel fenomeno davvero interessante che sono i pellegrinaggi i quali, lungi dal ridursi per la crisi di fede in atto, in questi ultimi decenni sono andati addirittura aumentando di numero.
Gente cioè che, organizzata in gruppi, si sposta per recarsi soprattutto in quelli che sono i più importanti luoghi mariani, resi tali da apparizioni riconosciute, come Lourdes e Fatima, o ancora sotto osservazione da parte della Chiesa, come Medjugorie.
Non quattro gatti sopravvissuti a quello che papa Ratzinger ha chiamato “ateismo pratico”, ma vere e proprie fiumane di persone: sei milioni circa all’anno per Lourdes, ora quasi sette per Medjugorie, otto milioni addirittura per Guadalupe. Dati che, tra l’altro, esprimono solo la punta di un iceberg perché non tengono conto dell’afflusso a tutti gli altri santuari mariani sparsi nel mondo intero.
Numeri che impressionano davvero e che fanno pensare che la fede cristiana, solo apparentemente spenta, in realtà sopravviva in fondo al cuore di molti. E che la devozione a Maria sia uno dei modi privilegiati per risvegliarla ed esprimerla. Anche perché, in realtà, i luoghi di cui abbiamo detto, pure quando gli eventi che li hanno originati risalgono indietro nel tempo, non sono affatto mausolei in cui si rende omaggio soltanto alla memoria.
Al contrario, sono luoghi pieni di vita perché, di fatto, in essi è possibile ritrovare la presenza tuttora operante di Maria che si esprime in guarigioni di ogni tipo: fisiche, qualche volta, ma soprattutto spirituali. Guarigioni che chi torna, avendo toccato con mano la potenza di Maria, racconta a parenti e amici come esperienza indimenticabile; mentre quelle più eclatanti trovano grande eco su tutti i massa media, suscitando sempre molto interesse e stupore.
L’impressione è dunque che Maria, in questo nostro mondo postmoderno dal quale la fede rischia di essere sempre più bandita, non solo non si sia lasciata eclissare, ma che, anzi, ella appaia sempre più spesso come l’ultimo legame che gli uomini di questo nostro tempo, spesso così disorientati ed esposti a mille tentazioni, mantengono con il divino; che si mostri come il sostegno che contribuisce molto a reggere in piedi il tutto, il cordone ombelicale che permette alla vita spirituale di non spegnersi completamente. Anche se non sempre ne siamo coscienti.
Ebbene l’Autrice, moglie del grande apologeta Vittorio Messori, ha fatto vera fatto esperienza in prima persona di tutto questo. Ha cioè toccato con mano che Maria è davvero la via maestra per giungere a suo figlio Gesù. E questo perché, anche quando noi non ne abbiamo piena consapevolezza, ella lavora in due direzioni: nel nostro cuore per aprirlo verso l’alto, attraverso il suo amore materno. E presso Dio, per impetrare tutte quelle grazie di guarigione di cui abbiamo bisogno.
Ed è proprio da tutto questo, da un’esperienza lontana nel tempo, ma ancora bruciante e indimenticabile, che le pagine di questo libro traggono origine. Un libro che oggi a partire dalla Festa dell’Immacolata è disponibile a un prezzo molto ribassato.