Cosa succederebbe se dedicaste appena l’1% della vostra vita ogni giorno a Dio?In The 15-Minute Prayer Solution, l’autore e senior editor della Penguin Random House Gary Jansen mostra come un impegno di 15 minuti di preghiera quotidiana possa risvegliare un desiderio travolgente di mettere Dio al centro di tutto. Come non vi esercitate un solo giorno a settimana aspettandovi di vedere dei risultati, lo stesso vale per la preghiera. Creare un’abitudine di preghiera quotidiana può trasformare la nostra vita, ma molti di noi hanno bisogno di aiuto per sviluppare o approfondire questa abitudine. Leggete il libro di Jansen.
Di recente, Aleteia ha intervistato Jansen sull’approccio distintivo ignaziano o gesuita che adotta per progredire nella vita interiore.
Come possono quindici minuti di preghiera quotidiana fare la differenza nella vita di qualcuno?
Alla base del libro c’è una semplice premessa: in un giorno ci sono 1.440 minuti. L’1% di questo tempo sono 14 minuti e 24 secondi, quindi quasi 15 minuti. Cosa succederebbe se dedicaste solo l’1% della vostra vita ogni giorno a Dio? Mi sono posto questa domanda qualche anno fa, e le risposte hanno rivoluzionato la mia vita. Pur trascorrendo molto tempo in chiesa, ho avuto sempre difficoltà a concentrarmi sulla preghiera, ma una volta che ho preso l’impegno di pregare 15 minuti al giorno, quello che definisco un microcambiamento di prospettiva, mi sono sentito quasi istantaneamente più in pace, più paziente, più consapevole. Mi sono ritrovato a pregare durante la giornata. E più tempo dedicavo a Dio, più sentivo che Dio mi restituiva tempo. Sembrava che avessi più tempo per fare le cose che dovevo fare nella mia vita, non meno.
Perché ha deciso di concentrarsi sugli Esercizi Spirituali di Sant’Ignazio di Loyola?
Quello che mi piace di più dell’insegnamento di Sant’Ignazio è la semplice idea della ricerca di Dio in tutte le cose. Come posso trovare Dio nella natura? Nella mia famiglia? Nelle avversità? Al lavoro? Per strada? Amavo l’idea che Dio fosse molto vicino, che potessi entrare in una cattedrale di vita quotidiana ed essere alla presenza di Dio in ogni momento. Mi sono concentrato sugli Esercizi perché amo davvero l’idea di trovare Dio ovunque… in un’altra persona, nella scienza, perfino in un tatuaggio.
Pensa che ci sia un aumento di interesse nei confronti dell’approccio gesuita alla preghiera per via di papa Francesco, primo gesuita mai eletto al soglio di Pietro?
Sì. In papa Francesco c’è molto di Sant’Ignazio – il modo in cui sottolinea il discernimento e la ricerca di Gesù negli occhi dei poveri e di chi lotta. Negli Stati Uniti molte persone sono già state introdotte alla spiritualità gesuita per via di padre James Martin e dei suoi libri, come The Jesuit’s Guide to Almost Everything e My Life with the Saints.
Quanto attinge il suo libro alla sua vita di preghiera personale?
La risposta breve è “molto”. Anche se ho frequentato una scuola cattolica per 12 anni, non penso di aver mai imparato a pregare molto di più del Padre Nostro e dell’Ave Maria, ma qualche anno fa ho deciso di provare una serie di tecniche di preghiera diverse, incluse la lectio divina e la preghiera con l’immaginazione (una delle preferite di Sant’Ignazio). Il modo in cui pregavo e le cose per cui pregavo si riflettono nel libro per via del profondo effetto che queste preghiere hanno avuto sulla mia vita. Ho anche guidato alcuni workshop su una serie di questi tipi di preghiera, ricevendo un feedback molto positivo.
Come senior editor di Crown Publishing presso la Penguin Random House ha pubblicato libri di papa Francesco, papa Benedetto XVI, Scott Hahn, Robert Barron e Christopher West. Come hanno influito sul suo stile di scrittura?
Mi sento benedetto per il fatto di aver lavorato con tanti scrittori grandi, profondi e intelligenti, e imparo qualcosa di nuovo da ogni libro che pubblico. Un editore è una guida, un pastore che aiuta a far avanzare il libro nella selva della pubblicazione, mostrando la strada da percorrere quando uno scrittore potrebbe perdersi, è il suo sostenitore e il suo coach. Il mio stile si è sviluppato attraverso varie influenze, dalla semplicità della prosa di papa Francesco alla poesia degli scritti di Colleen Carroll Campbell e alla logica delle argomentazioni del vescovo Robert Barron. Sono grato per il fatto di essere stato una guida per tutti questi autori.
Il suo libro è rivolto soprattutto a chi è ai primi passi nella preghiera o può aiutare anche chi cerca di approfondire la propria vita spirituale?
È per entrambi. Desideravo scrivere un libro moderno su un argomento tradizionale. Avevo due lettori in mente mentre lo scrivevo: la persona che sta compiendo i primi passi e quella che prega da tutta una vita. Ho cercato di scrivere in modo semplice ma significativo. La mia speranza è che tutti, indipendentemente dallo stadio in cui si trovano nella via spirituale, troveranno qualcosa su cui riflettere.
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Karee Santos è coautrice, insieme al marito Manuel P. Santos, MD, di un libro di consigli sul matrimonio che verrà pubblicato da Ave Maria Press nel 2016. Insieme al marito, ha iniziato a impartire corsi di preparazione al matrimonio a New York City nel 2003. Ha scritto numerosi articoli sul matrimonio e la famiglia per il National Catholic Register, per la rivista Faith & Family e per vari siti web cattolici. Ha anche fondato la comunità di sostegno al matrimonio cattolico on-line Can We Cana?
[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]