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4 modi per portare Maria e Giuseppe nel tuo Avvento

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Matthew Green - pubblicato il 01/12/15

Siamo tutti in viaggio verso Betlemme...

Mentre iniziamo questo periodo di preparazione, contemplazione e blande pratiche penitenziali, è bene prendere in considerazione Maria e Giuseppe, che stanno per così dire viaggiando con noi sulla via che porta a Betlemme. Ecco quattro modi per invitare la Madre di Dio e il suo sposo silenzioso ma forte nell’intimità dell’Avvento.

1. Prendere una risoluzione d’Avvento
Possiamo pensare alla nostra anima come alla mangiatoia che viene preparata durante l’Avvento per accogliere Cristo la notte di Natale. Sicuramente Giuseppe ha fatto quello che poteva per pulire la stalla e renderla confortevole per Maria e il bambino Gesù. Dovremmo fare lo stesso con la nostra anima: cercare di ripulirla dal peccato, e renderla un luogo accogliente amando Dio nel nostro fratello. Potremmo decidere di essere più generosi con chi ci circonda ed è bisognoso, di contattare qualcuno che altrimenti passerebbe le feste da solo o di essere pazienti e di capire i nostri parenti e parenti acquisiti nelle celebrazioni natalizie di famiglia. Sarebbe importante anche accostarsi al sacramento della riconciliazione almeno una volta durante l’Avvento per riparare e rafforzare il nostro rapporto con Dio.

2. Almeno una volta durante l’Avvento, recitare una parte della Liturgia delle Ore
Durante questo periodo, la Liturgia delle Ore ci presenta salmi e testi che parlano della promessa del Messia. Questi testi dell’Antico Testamento sono tratti da fonti ebraiche; è possibile che Maria e Giuseppe abbiano riflettuto su alcuni di questi stessi testi mentre aspettavano la nascita di loro Figlio, la cui missione è predetta in un linguaggio splendido, spesso misterioso e simbolico. Pregando con questi testi, ci uniamo a Maria e a Giuseppe, e alla Chiesa intera, aspettando la venuta del Signore.

Prendere in mano una copia stampata della Liturgia delle Ore per la prima volta può intimidire, ma molte chiese offrono la preghiera comunitaria guidata della preghiera del mattino o dei vespri. Se non è fattibile, potete pregare da soli avvalendovi dell’aiuto di appositi siti web. Non serve molto tempo. Alcune delle “ore” più brevi, come la preghiera di mezzogiorno, non richiedono più di cinque minuti quando viene recitata privatamente.

3. Ravvivate una tradizione familiare, o iniziatene una nuova
Le tradizioni sono mezzi per festeggiare, insegnare e tenere vivi i valori. Ricordo ancora i calendari dell’Avvento che mia madre faceva per me e mio fratello quando eravamo piccoli. Ogni mattina aggiungeva qualcosa al calendario per la giornata – una nota con delle istruzioni, un piccolo dono, un’immagine natalizia. Quegli appunti potrebbero dirci di leggere un passo specifico della Scrittura, di fare una buona azione… Era un’attività divertente che ci insegnava anche qualcosa sulla nostra fede e sull’importanza di donare agli altri.

Maria e Giuseppe, ebrei devoti, hanno osservato delle tradizioni ogni giorno della loro vita. L’Avvento è un ottimo periodo per ravvivare una tradizione – o per crearne di nuove – che aiuterà tutti a crescere nella fede e nell’amore in questo periodo e oltre.

4. Non esaurite tutto il vostro spirito natalizio prima di Natale
Per la cultura secolare, il Natale inizia ogni anno prima e finisce verso la mezzanotte del 25 dicembre. Per i cattolici, il Natale inizia nella Messa di mezzanotte del 24 dicembre e va avanti smorzandosi a poco a poco nelle sei settimane successive. Ad esempio, i famosi “12 giorni di Natale” non finiscono fino all’Epifania, tradizionalmente il 6 gennaio. E anche allora non è finita! Il periodo natalizio tecnicamente si estende fino alla prima domenica dopo l’Epifania. Nel 2016 sarà il 10 gennaio.

All’Epifania, i Magi sono andati dalla Sacra Famiglia; è stata una giornata di scoperta, ma ci aspettano altre scoperte. Il 2 febbraio, la Candelora, ricordiamo Maria e Giuseppe che portano Gesù al tempio, e la profezia di Simeone.

In altre parole, l’Avvento inizia un viaggio, che ci guida attraverso l’intero anno liturgico e in cui siamo capaci di invitare la Sacra Famiglia, giorno dopo giorno, a stare con noi.

Tenere vivo il Natale nelle nostre case dopo la fine della frenesia commerciale potrebbe davvero aiutarci a concentrarci di più sul vero significato del Natale e a onorarlo nel nostro cuore cercando di mantenerlo tutto l’anno, come nel caso del “nuovo” Ebenezer Scrooge. Pensate a tenere una scena della natività in mostra in un luogo di spicco della vostra casa, o di recitare l’Angelus ogni giorno – due cose che ci ricordano sempre il mistero dell’Incarnazione.

[Traduzione dall’inglese a cura di Roberta Sciamplicotti]

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