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L’Ordine Rosacroce è compatibile con la fede cristiana?

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Juan Escobar Soriano - pubblicato il 15/11/15
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Dice di credere in Dio e in Gesù Cristo, e allora dov’è il problema?L’Ordine Rosacroce si colloca tra i gruppi che definiamo “esoterici”, termine che viene utilizzato in senso ristretto e in senso generale. Nel primo senso si applica soprattutto ad alcune delle filosofie e delle scuole greche [1].

In un senso generale, e per come lo intendiamo nell’ambito delle sette e dei nuovi movimenti religiosi, il termine “esoterico” ha il significato di “segreto”, “occulto”, “adatto solo agli iniziati”. Si stabilisce una distinzione tra un sapere volgare, popolare, superficiale e poco addentro alla vera natura del reale e un sapere autentico, unico, riservato all’eletto, al saggio, al profeta [2].

Quest’ultimo aspetto si scontra con il cristianesimo. Gesù non ha fatto nulla in segreto, e contrariamente al pensiero degli esoterici ha privilegiato i più poveri, ignoranti e deboli della società.

1. L’autodefinizione dell’Ordine Rosacroce

Secondo uno dei suoi rami, l’Ordine Rosacroce:

“è un’organizzazione fraterna, non settaria, di uomini e donne dedita alla ricerca, allo studio e all’applicazione pratica delle leggi naturali e spirituali. Il proposito dell’organizzazione è permettere a tutti di procedere in armonia con le forze cosmiche creatrici e costruttive, per raggiungere la salute, la felicità e la pace” [3].

Come possiamo vedere nell’autodefinizione, troviamo quello che la maggior parte dei gruppi attuali offre alle persone.

2. Il problema delle origini dell’Ordine Rosacroce

Esistono varie organizzazioni che pretendono di proclamarsi gli autentici Rosacroce, ad esempio l’“Ordine dei Rosacroce (Antico e Mistico Ordine Rosae Crucis, AMORC)”, la “Società dei Rosacroce” e “Christian Rosenkreuz” [4].

L’AMORC è il più noto in America Latina. Si ritiene continuatore di una società che avrebbe le proprie origini in una scuola di mistero e di saggezza segreta sorta nell’antico Egitto durante la XVIII dinastia, composta dai faraoni che governarono l’Egitto tra il 1550 e il 1295 a. C. Quell’epoca è considerata quella del massimo splendore della civiltà faraonica [5].

Secondo questo gruppo, il filosofo Francis Bacon sarebbe l’autore di Fama Fraternitatis Rosae Crucis (1610) e Confessio Crucis Fraternitatis (1615), che sarebbero le prime pubblicazioni Rosacroce apparse con la diffusione della stampa [6].

Per F. Sampedro e J. Elizaga [7], l’AMORC sarebbe stata fondata o troverebbe il suo ideologo principale in Spencer Lewis (1915). La sua sede centrale è a San José, in California [8]. Secondo questi autori, Lewis ricevette i segreti de “I Fratelli Maggiori della Rosacroce di Parigi”.

La “Società Rosacroce” sarebbe stata fondata da Max Heindel (1865-1919), occultista ed esoterista danese nazionalizzato statunitense. Heidel parlava di una Rosacroce cristiana [9] e del fatto che da giovane aveva studiato l’occultismo e aveva ricevuto in forma mistica l’autorità di un maestro per mettere per iscritto i suoi pensieri sugli insegnamenti di Rudolf Steiner (1861-1921), filosofo e occultista austriaco [10] che era stato suo professore in Europa.

Nel 1911 Heindel fondò una piccola casa editrice nel sud della California e pubblicò una serie di libri con opinioni personali sui Rosacroce. La sua attività rimase limitata agli scritti. Dopo la sua morte, la vedova portò avanti la sua opera, inviando pubblicazioni in varie parti del mondo, ma altre organizzazioni non riconobbero le opere di Heindel [11].

C’è poi Christian Rosenkreuz, con vari elementi leggendari e profonde differenze a livello di date e avvenimenti da parte delle fonti che ne parlano [12]. Nel 1623 venne pubblicato il libro Riforma Generale del Mondo, che includeva un opuscolo intitolato Fama Fraternitatis, che avrebbe fatto conoscere la storia dell’Ordine Rosacroce. [13].

Secondo questo libro, un nobile tedesco del XIV secolo sarebbe stato inviato in un monastero nel 1378 allo scopo di studiare greco e latino. Il suo nome era Christian Rosenkreuz. In seguito venne condotto a Cipro da un monaco che morì durante il viaggio. Rimasto solo, all’età di 16 anni, il giovane Rosenkreuz decise di percorrere l’Arabia e di studiare in Egitto. Si sarebbe recato anche in Spagna per far conoscere quello che aveva imparato, ma non avendo avuto successo tornò in Germania, dove si guadagnò alcuni seguaci.

Diceva di aver ricevuto una dottrina che avrebbe salvato l’umanità e che sarebbe morto a 150 anni. Uno dei suoi seguaci nel 1604 avrebbe trovato la sua tomba, nella quale individuò cose sorprendenti e strane. In ciò che si dice di Christian Rosenkrust ci sono senza dubbio molte leggende e vari elementi che non si possono provare [14].

La Rosa e la Croce

Fin da tempi molto antichi, ben prima della morte di Cristo, la croce è stata utilizzata come un simbolo solare. L’uomo primitivo, nelle sue prime manifestazioni al sole, lo guardava con le braccia aperte, essendo questa la prima nota spirituale della croce. Ha anche rappresentato i quattro punti cardinali e l’unione che forma l’ellittica con l’Ecuador. È un simbolo positivo, attivo e rappresentativo delle forze maschili della natura. Equivale allo “yang” della filosofia cinese [15].

La rosa simboleggia l’ideale di bellezza, delicatezza e bellezza. Rappresenta la donna e il principio della fecondità, la madre natura. La rosa che inizia ad aprirsi è la personalità che inizia a sbocciare per illuminare e dare realtà alla croce. La congiunzione dei due simboli è l’incontro di due forze generatrici, opposte, della natura. È la somma dei contrari che originano la creazione, l’unione dei poli maschile e femminile. La rosa equivale allo “ying” della filosofia cinese [16].

Credenze principali

Dio

È l’“Anima” universale che ha mente, intelligenza e potere. È la coscienza. L’anima di un essere animato non è qualcosa di indipendente, ma parte dell’anima universale. L’anima personale è manifestazione di quella universale che è nel corpo fisico e raggiunge la sua liberazione spezzando il vincolo che la unisce. Con la morte, si raggiunge una liberazione dall’elemento fisico [17].

Il Dio dei Rosacroce è la “meta universale” che troviamo nel pensiero di Pitagora. Dio viene identificato con la natura e l’universo, per cui si cade in un panteismo.

Si parla anche del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ma vengono interpretati in modo diverso rispetto al cristianesimo. Il Padre è l’iniziato più elevato tra l’umanità del periodo saturnino. L’umanità comune di questo ciclo sono “i signori delle menti”. Il Figlio è l’iniziato più elevato del periodo solare. L’umanità di quel tempo sono ora “gli arcangeli”. Lo Spirito Santo è l’iniziato più elevato del periodo lunare. L’umanità di quel ciclo sono ora “gli angeli” [18].

Per comprendere queste idee, bisogna tener presente che per i Rosacroce esisterebbero sette mondi collegati, per i quali passano le persone. Sono periodi di rinascita: 1) Saturno, 2) Solare, 3) Lunare, 4) Terrestre, 5) Giove, 6) Venere e 7) Vulcano. Non si tratta di pianeti, ma di periodi di rinascite, di accesso alla divinità, per diventare uguali a Dio, onnipotenti e onniscienti [19].

Gesù

Secondo i rosacrociani, Gesù ha avuto varie incarnazioni ed è uno spirito che è appartenuto all’evoluzione umana. Lo spirito di Cristo era un raggio cosmico che è entrato nel suo corpo. Gesù è il più grande ciclo di evoluzione dell’uomo, è la luce e la guida che conduce al regno. Non solo ha scelto e ha formato i discepoli, ma ha anche preparato un gruppo segreto di 120 persone, indottrinate in conoscenze esoteriche che Gesù avrebbe imparato in Egitto e con gli esseni [20].

La persona umana

La persona è divina come il Padre dei Cieli, per cui non può avere limitazioni. Attraverso incarnazioni superiori e successive, passa a livelli più alti e si libera totalmente. L’“Ego” che entra nel corpo attraverso i coniugi è quello che fa sì che esista la prole. Perché possano verificarsi dei frutti bisogna pregare l’arcangelo Gabriele, perché è il reggente della luna sulla terra ed è il fattore primordiale della generazione nel corpo [21].

Questo gruppo crede nella reincarnazione, in cui ogni anima è una parte dell’essenza universale cosmica o divina che è in ogni essere durante un’incarnazione. Dopo la morte, l’anima si trasferisce sul piano cosmico, e così si verificano reincarnazioni successive fino alla liberazione totale [22].

Organizzazione

L’organizzazione è molto simile a quella della massoneria, visto che c’è un giuramento di segretezza e dopo che una persona viene iniziata si raggiungono progressivamente i gradi dell’Ordine.

L’AMORC ha cerimonie segrete per i vari gradi, con le seguenti caratteristiche:

  • Giuramento di non rivelare nulla.
  • Rigorosa fiscalizzazione al momento dell’ingresso nell’Ordine.
  • Utilizzo di termini come loggia, maestro, gran maestro, sovrano maestro, supremo consiglio e grande loggia.
  • Ci sono segni, targhe di affiliazione, parole chiave, ecc. [23].

In altri Ordini Rosacroce troviamo questa organizzazione:

  1. L’Imperatore: è il responsabile di ogni giurisdizione.
  2. Supremo Consiglio: è un Consiglio dell’Imperatore che tra le altre cose autorizza la costituzione di nuove logge.
  3. Consiglio Internazionale Rosacroce: è la più grande organizzazione a livello mondiale [24].

Valutazione

I rosacroce hanno templi in circa 150 Paesi, qualunque sia la loro denominazione e la loro radice. I loro insegnamenti per corrispondenza sono in più di 10 lingue. È chiaro che in quest’Ordinie troviamo segreti, sincretismi ed esoterismo impossibili da conciliare con la fede cristiana.

Affermano di non essere un gruppo religioso, ma nella loro dottrina e nei manuali e nelle riviste per i loro membri si ritrovano aspetti religiosi, come riti, preghiere, benedizioni, altari, templi…

Per i cristiani, molti dei loro insegnamenti si scontrano con la rivelazione biblica e con i principali postulati cristiani, come l’idea di Dio, di Cristo, la persona umana e il suo mondo, la reincarnazione, il panteismo e molto altro.

Non c’è nulla che questo gruppo non sappia e spieghi, utilizzando anche in modo scorretto la Bibbia cristiana per provare le proprie convinzioni.

Ad ogni modo, quelle che entrano in quest’Ordine sono persone inquiete a livello spirituale e cercano di seguire una vita morale irreprensibile, ed è molto probabile che non abbiano trovato risposta nella nostra Chiesa.

 

[1] Cf. Cicerone, De fin, IV, 12.

[2] Cf. J. Escobar, Sectas, cristianismo y catolicismo. Análisis eclesiológico, in Medellín 87, XXII, (1996), 29.

[3] El Rosacruz, 5, X (1957), 99.

[4] Cf. J. Cabral, Religiones, sectas y herejías (Florida 1995), 77. J. Ganuza, Las sectas nos invaden (Santiago de Chile 1990), 75. F. Sampedro – J. Escobar., Las Sectas: Análisis desde América Latina (Bogotá 2003), 471-472.

[5] Cf. J. Cabral, Religiones,…(n.4), 79.

[6] Cf. Ibid., 79.

[7] Cf. F. Sampedro, Sectas y otras doctrinas en la actualidad (Bogotá 1993), 148. J. Elizaga, Las sectas y las nuevas religiones a la conquista del Uruguay (Montevideo 1988), 168.

[8] Quest’ultimo aspetto è confermato dalla Rivista ufficiale dell’AMORC: El Rosacruz.

[9] Cf. www.fraternidadrosacruz.com (15.10.2015).

[10] Cf. www.rudolfsteinerarchive.net (15.10.2015).

[11] Cf. F. Sampedro, Sectas y…(n.7), 147. J. Cabral, Religiones…(n.4), 79.

[12] Cf. F. Sampedro – J. Escobar, Las Sectas…(n.4), 473. A. Yáñez, La Fraternidad Rosa-Cruz, in J. García (dir), Pluralismo Religioso II (Salamanca 1983) ,441.

[13] Cf. F. Sampedro – J. Escobar, Las Sectas…(n.4), 472.

[14] Cf. Ibid., 473.

[15] Cf. P. Damian, Francmasones y Rosacruces (Madrid 1981), 15-35. F. Sampedro – J. Escobar, Las sectas…(n.4), 478.

[16] Cf. A. Yáñez, La Fraternidad…(n.12), 443-444. F. Sampedro – J. Escobar, Las sectas…(n.4), 478.

[17] Cf. F. Sampedro – J. Escobar, Las sectas…(n.4), 475.

[18] Cf. Ibid., 476.

[19] Cf. Ibid., 476.

[20] Cf. J. Cabral, Religiones…(n.4), 79-81.

[21] Cf. F. Sampedro – J. Escobar, Las sectas (n.4), 477.

[22] Cf. Ibid., 477.

[23] Cf. B. Kloppenbrug, Sectas en América Latina (Bogotá 1981), 196-197.

[24] Cf. J. Ganuza, Las sectas…(n.4), 74.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]