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Vatileaks, arrestati monsignor Vallejo e Francesca Chaouqui

Francesca Chaouqui

Andrea Tornielli - Vatican Insider - pubblicato il 02/11/15

Entrambi sono accusati di aver divulgato i documenti riservati della commissione COSEA che sono alla base di due nuovi libri sulle finanze vaticane

Il monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda, 54 anni, segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, e la Pr italiana Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, sono agli arresti in Vaticano.Gli arresti sono stati convalidati ma la donna oggi è stata rimessa in libertà perché ha collaborato alle indagini. L’inchiesta condotta dalla Gendarmeria e dalla magistratura d’Oltretevere li avrebbe individuati come i presunti «corvi» all’origine della nuova fuga di documenti che sono alla base di due nuovi libri non ancora pubblicati: «Avarizia» del cronista dell’Espresso Emiliano Fittipaldi, e «Via Crucis» del giornalista Mediaset Gianluigi Nuzzi.
Sia Vallejo Balda che Chaouqui facevano parte – il primo come segretario e la seconda come membro – della commissione di studio e indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede(COSEA), istituita nel luglio 2013 per vagliare carte e conti di tutti i dicasteri, e per suggerire riforme per la razionalizzazione delle spese e una migliore gestione complessiva.
Era stato proprio Vallejo, numero due della Prefettura destinata a scomparire con la riforma della Curia, a proporre e far inserire Chaouqui nella commissione. Su di lei, nelle settimane successive alla nomina pontificia, erano stati sollevati dubbi e polemiche: si ricordavano dei tweet nei quali parlava di un’inesistente «leucemia» di Papa Benedetto, e altri messaggi ancora più pesanti contro l’allora Segretario di Stato Tarcisio Bertone e sull’ex ministro Tremonti. Chaouqui si era difesa dicendo di essere vittima di false accuse a motivo delle invidie suscitate dal suo nuovo ruolo e aveva denunciato l’intromissione di estranei nel suo account twitter.
Particolarmente significativo, alla luce della clamorosa svolta di oggi, appare il colloquio della Pr con la giornalista Denise Pardo, pubblicato sul sito dell’«Espresso» il 17 settembre 2013. Chaouqui faceva sapere di aver accesso «ai documenti più riservati» e raccontava in quella intervista anche del legame di amicizia con il giornalista Gianluigi Nuzzi.
Al termine del lavoro della COSEA sono stati creati due nuovi organismi per centralizzare, rendere più trasparente e razionale la gestione economico-finanziaria della Santa Sede: la Segreteria per l’Economia e il Consiglio per l’Economia. Alla guida della Segreteria, Francesco ha nominato il cardinale australiano George Pell, fino a quel momento arcivescovo di Sidney, membro del C9, il consiglio dei porporati che aiuta il Papa nella riforma della Curia, chiamandolo in Vaticano. Come numero due del nuovo dicastero economico veniva data per scontata la nomina di Vallejo Balda. Il monsignore ne aveva persino parlato in un’intervista radiofonica con un’emittente spagnola. E lo stesso Pell aveva accreditato la notizia nel corso di un’intervista con il Sole 24Ore.
Ma a sorpresa il 3 marzo 2014, invece di Vallejo, Francesco aveva nominato come numero due della Segreteria per l’Economia il suo secondo segretario particolare, il maltese Alfred Xuereb, che il nuovo Papa aveva «ereditato» dal predecessore e che aveva servito Ratzinger a fianco di monsignor Georg Gänswein nell’ultimo periodo del pontificato. Inoltre, nel nuovo Consiglio per l’Economia, composto per metà di laici e per l’altra metà di cardinali,erano confluiti ben cinque dei membri della commissione COSEA – il maltese Joseph F.X. Zahra, il francese Jean-Baptiste de Franssu (poi diventato presidente dello Ior); lo spagnolo Enrique Llano Cueto; il tedesco Jochen Messemer e l’ex ministro degli esteri di Singapore George Yeo. Ne era rimasta invece esclusa Francesca Immacolata Chaouqui.

Vallejo Balda, definito da Chaouqui come il «miglior economo» della Chiesa, dopo la chiusura dei battenti di COSEA aveva continuato a mantenere il posto di segretario della Prefettura degli Affari economici, all’epoca guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi, poi nominato Prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica. Vallejo e Chaouqui erano tornati insieme alla ribalta delle cronache nell’aprile 2014. Avevano organizzato un ricevimento sulla terrazza della Prefettura degli affari economici della Santa Sede per 150 vip, invitati a seguire dall’alto la cerimonia di canonizzazione di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, con il conforto di un buffet.

QUI L’ARTICOLO ORIGINALE

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