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La Chiesa aiuta i poveri per il Giubileo: arriva il “condono” delle bollette

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Gelsomino Del Guercio - Aleteia - pubblicato il 02/11/15
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Importante iniziativa in vista del Giubileo della Misericordia per sostenere le famiglie in difficoltàCosa fa la Chiesa per i poveri in vista del Giubileo della Misericordia? Di certo non si può dire che resta immobile. Basti pensare alla mobilitazione lanciata dalla Conferenza episcopale italiana (Cei) per aiutare i cittadini più in difficoltà a pagare le bollette (La Repubblica, 29 ottobre).

“IL CONDONO DEL DEBITO”
«Sta partendo un progetto per il Giubileo che vede la misericordia come il condono del debito», ha spiegato il direttore dell’Ufficio nazionale per la Pastorale della famiglia della Conferenza episcopale italiana, don Paolo Gentili. Il direttore ha lanciato l’iniziativa alla trasmissione “Bel tempo si spera” su Tv2000 (29 ottobre).

FAMIGLIE IN AFFANNO
Gentili ha spiegato che la Cei è preoccupata per il gran numero di famiglie italiane che fa molta fatica ad arrivare a fine mese schiacciata dalla crisi economica degli ultimi anni: anche le spese quotidiane, necessarie per vivere diventano un problema. «L’ultima bolletta diventa lacerante, una lacrima che si trasforma in fiume», sostiene don Gentili.

AIUTO CONCRETO
«Stiamo cercando soprattutto nelle grandi città, a partire da Roma che vivrà un momento particolare con il Giubileo – spiega Gentili – di entrare in contatto con i gestori di luce, gas e telefono e verificare se si riesce a dare sollievo alle famiglie attraverso degli aiuti, che la Chiesa ha sempre dato ma che oggi è chiamata a dare in maniera ancora più concreta» (Corriere della Sera, 29 ottobre).

OSPITALITA’ PER I POVERI
Un’altra importante iniziativa è rivolta ai profughi e meno abbienti. «Per l’Anno giubilare – continua – si chiede alle strutture ricettive un’ospitalità contenuta nei costi ma anche gratuita per chi non può permettersela. Si tratta di ospitalità di vario genere, che mostra un’attenzione, ad esempio, al mondo dei disabili e alle famiglie numerose», dichiara monsignor Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport della Cei.

I PORTALI A CUI RIVOLGERSI
«Ci saranno in contemporanea – spiega don Mario – tre portali che indicano nelle strutture ricettive della Chiesa un’accoglienza a tutto campo: hospites.it, ospitalitareligiosa.it e un terzo è in fase di progettazione. Attraverso questi portali si vuole caratterizzare questa offerta di ospitalità, nel periodo giubilare, con il termine di misericordioso, che significa attenzione a categorie di persone che altrimenti potrebbero essere tagliate fuori dai flussi dei pellegrini».

PORTE APERTE AI PROFUGHI
Nello stesso tempo, avverte il direttore dell’Ufficio Cei, gli appelli del Papa offrono «l’occasione di allargare l’orizzonte dell’iniziativa non solo ai pellegrini che giungono a Roma per l’Anno Santo, ma anche nei confronti dei profughi che si stanno riversando nelle nostre terre e in tutta Europa» (Papaboys.org, 15 settembre).